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Qualche chilometro sulle Alpi prima di I.R.I Dolomiten Tour 2003
Passate Torbole e Riva mi dirigo per la
Val di Ledro, poi per la Val Caffaro e imbocco
il bellissimo Passo di Croce Domini, senza farmi intimorire dal cartello
passo chiuso. In effetti i lavori, verso la cima del passo, ci sono, ma si passa su un semplice sterrato.
Il Gavia, invece, mi respinge. Pur facendo finta di non vedere il
segnale di traffico interrotto, mi trovo la via sbarrata da una frana, una ruspa e, insieme ad
alcune Multistrada inglesi, sono costretto a tornare verso Ponte di Legno. Allora passo il Tonale,
mi porto su Cles e imbocco la nuovissima strada che porta direttamente in
Val D'Ultimo.
Martedì mattina. Colazione con uno splendido piatto di speck appena tagliato solo per noi.
E mi porto a Glorenza evitando per bene autostrade e superstrade.
Prima di giungere a Valchiava imbocco l'Umbrail Pass. Come avevo
già potuto constatare lo scorso settembre (anche se in una giornata meno assolata)
questa salita verso lo Stelvio è vera wilderness mototuristica. Oggi non riesco ad evitare
molte soste per scattare qualche foto. Siamo solo Claudia ed io, una Futura, e la natura: il bosco,
le montagne, il ruscello che scende spumeggiando di sasso in sasso.
E ancora una volta il piccolo sterrato non mi fermerà!
Il Passo dello Stelvio: sempre lui, la banalità dei tanti negozi
di souvenirs e la simpatia dei venditori ambulanti di wurstel e crauti...
eppure l'annuale salita allo Stelvio è una sana prassi che non mi sognerei mai di abbandonare!
Mi telefona il Bonetti: Elena ed io abbiamo un paio di giorni di ferie, perchè non ci
facciamo il Grossglockner prima di raggiungere gli altri di IRI a Moena, venerdì sera?.
Beh, mi sembra una buona idea: ci si vede allo Stalle giovedì!!!
Giù per gli oltre 50 chilometri che portano a Trafoi, poi direzione Bolzano.
A nanna presto e presto in piedi! Claudia ed io ce la giochiamo sempre con i ciclisti sull'essere
i primi a far colazione... ma d'altronde è un peccato perdere tempo a poltrire.
Chiuse le valige si riagganciano in fretta alla Futura e... pronti! Ci sono dei passi da queste parti?
Sì, e alcuni non li ho ancora percorsi.
Il Fedaia è sempre piacevole, scendo fino a Caprile e
imbocco il Colle di Santa Lucia per poi dirigermi al Passo Giau.
Guidabile, immerso nei boschi prima, panoramico poi, il Giau merita di essere inserito
tra i passi più belli da percorrere in moto!
Raggiunta Cortina inizio a scendere verso sud, perchè mi manca anche
il Passo Mauria. Ed è un altro passo che merita. L'altitudine è certamente
meno nobile dei mitici passi dolomitici, ma l'asfalto è perfetto e con un ottimo grip. I tornanti sono pochi e ben guidabili, le curve prevedibili e... godibilissime.
Punto al cuore della Carnia: Forni di Sotto,
Forni di Sopra, Sauris.
Cerco di portarmi verso la Val Pesarina, ma trovo impercorribile la
Forcella di Lavardzè e dirigo la Futura verso nord-ovest.
Ueilà! Siamo già di giovedì!!! Andiamo pure al Passo Stalle a beccare il
buon Bonetti ed Elena. In realtà Claudia ed io siamo in netto anticipo e ci gustiamo il
clima quasi balneare del lago di Anterselva.
A Dollach ritrovo la pensione Khann della fantastica Signora Gertrude,
ma anche la splendida cucina ed i prezzi competitivi del ristorante dell'Hotel Zum Post.
A settembre scorso, durante il mio giro delle Alpi, avevo attraversato la Grossglockner HochAlpenstrasse
in una giornata con un tempo pessimo: oggi, sul Grossglockner c'è un sole fantastico!!!
E poi la strada: in giugno sono ancora pochi i camper. Ancor meno i pullman.
Una stupida foratura ad un chilometro da Lienz azzoppa la Futura, ma un gommista stakanovista
(ma caro, vergognosamente caro) mi rimette in moto per le due del pomeriggio! Entriamo in
Italia per un panino scampa-temporale poi facendoci Falzarego, Valparola
e Sella (non c'è bisogno di commenti, no?) raggiungiamo Moena
e gli altri partecipanti ad IRI Dolomiten Tour.
Poi è solo la storia di uno dei tanti, come sempre bellissimi, raduni di I.R.I., il Dolomiten Tour 2003,
dove non riesci mai a capire se è maggiore il piacere dei chilometri percorsi in gruppo o, molto più probabile,
quello di rivedere vecchie faccie amiche :-)
Il report del D.T. 2003 lo ha già scritto Aldo su IRI-RADUNI... (pigrizia post rientro-al-lavoro...)...
ma, non è che si possa organizzare un DTbis a luglio, un DTtris ad agosto e un DTquater a settembre???????
Ah, un'annotazione: scendere allegri dal Pordoi alle 8 di sera è
stato fantastico: niente traffico, il ritmo dettato dai GS e dalle VFR di Bart e Bruno...
e io che sono riuscito a non farmi distaccare... probabilmente Casadei e Rafagas cominciano a
risentire dell'età :-DDDDDDDDDDDDD
Seconda annotazione: grazie all'Esimio Prof. Zorat, a Gianni e Luciana per avermi
portato ad ammirare i(l) Serrai di Sottoguda (spero di non aver
sbagliato troppi nomi... sto andando a memoria)... un canyon veramente pittoresco e sconosciuto.
Nota per i Futuristi: "Black Magic" è inconfondibile: al Passo Brocon,
mentre ero con tutto il gruppo di IRI, mi si avvicina un ragazzo del posto e
si presenta come un partecipante dl Forum di Motocorse: "ho visto una Futura nera con i cerchi oro... sei Gattostanco, vero?"
Internet è un mezzo fantastico!!!
Lamps (ovviamente è un report riarragiato da quello preparato per IRI-raduni...
scusate se qualche riferimento potrà essere incomprensibile a chi non è nel Club, ma non
potevo mica scriverlo due volte...)
Il dettaglio del "giretto" IRI-DolomitenTour di sabato lo trovate alla pagina
http://spazioinwind.libero.it/stefy_web/Dt2003/Adt.htm
Però c'è da considerare che, arrivati al Passo Valles, ci siamo divisi:
chi aveva voglia di tornare abbastanza presto in albergo ha seguito l'itinerario della piantina,
noi ci siamo "sparati" anche Giau, Falzarego, Pordoi :-)
Il rientro domenicale è stato nettamente più tranquillo: scesi per il San Pellegrino siamo poi risaliti
verso il Fedaia passando dai Serrai di Sottoguda.
Siamo poi tornati indietro facendo Colle di Santa Lucia,
Forcella Staulanza e Cansiglio.
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