CANADA 2006 IN MOTOSLITTA

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Quest'anno, per la prima volta, abbiamo cercato di trovare un'alternativa al  solito viaggio a Yellowstone e,  quello che sarebbe stato il settimo anno, lo abbiamo dedicato al Canada e precisamente al Quebec. In realtà, la storia è andata così: alcuni mesi prima mi telefonarono Gianni, Stefano ed Andrea, chiedendomi se non fosse possibile provare ad organizzare da un'altra parte per provare qualche cosa di nuovo, poiché erano già venuti con me a Yellowstone fino a 4 volte. In effetti in quel momento non avevo ancora avuto numerose adesioni, per cui ritenni che fosse una buona idea sperimentare una novità. Così, " e salto numerose vicissitudini e cambi di corrispondenti ", partimmo per Montreal.

L' itinerario prescelto è  discretamente impegnativo, e comprende teoricamente 6 giorni di motoslitta,  partenza  alle 12 del primo giorno e ritorno alle 14 del sesto, quindi giornate piene 5, chilometri percorsi 1800, circa 360 al giorno.

Il gruppo è formato da 6 persone, due delle quali  Marco e Max alla loro prima esperienza, gli altri Andrea, Gianni, Stefano e il sottoscritto con molte migliaia di chilometri di motoslitta alle spalle. Sicuramente per gli amanti della guida e della velocità, il viaggio in questione è sicuramente appagante, perché percorrere 350 km al giorno vuol dire guidare molto e alcuni tratti dai lunghi rettilinei permettono di insistere col contachilometri fisso su 160 chilometri all'ora; altri tratti, in mezzo alle basse colline, impongono uno stile di guida molto più condotto, con derapate e intraversate all' ingresso in curva.

Le nostre motoslitte sono Skidoo 600 molto performanti, con pattino corto da pista; i lodge nella foresta sono sempre di un buon livello qualitativo e di confort, così pure il cibo abbondante e discretamente cucinato.

Quello che ci deluderà per tutto il viaggio è il costante paragone con Yellowstone, dove normalmente percorrevamo molti meno chilometri al giorno, ma negli ultimi anni eravamo i padroni assoluti dei grandi spazi e del fuoripista, dei panorami mozzafiato ove lo sguardo si perdeva a centinaia di chilometri di distanza, e l' incontro con animali come l'alce era la costante di ogni escursione, e il" gioco" della motoslitta prendeva il sopravvento su un contorno fantastico. Qui l'orografia è formata da basse colline con dislivelli di pochi metri, i boschi sono di betulle fitte che non permettono il minimo taglio in fuoripista, l' incontro con animali si è ridotto all' unico avvistamento di alcuni cerbiatti che venivano a mangiare il sale davanti a un lodge.

In ogni caso è stata un viaggio interessante , e se qualcuno fosse interessato, posso fornire il contatto della nostra guida, che è un ottimo conoscitore dei percorsi e prenota lodge di tutto rispetto, per il resto se non salteranno fuori cose fantasmagoriche, il prossimo anno torneremo a Yellowstone!!

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