CARATTERISTICHE MORFOLOGICO-STRUTTURALI DEL NECK

       Il conetto di Paternò è costituito da una coltre di materiale vulcanico le cui caratteristiche macrostrutturali indicano processi di rapido raffreddamento, autobrecciatura ed attività esplosiva. Questa coltre eterogenea composta da bombe, scorie, lapilli, ceneri vulcaniche e basalto a struttura pomicea, ricopre una porzione lapidea più interna costituita da basalto bituminoso contenente fenocristalli di olivina ed augite di dimensioni apprezzabili. Le scadenti proprietà meccaniche dei prodotti piroclastici di ricoprimento hanno facilitato i processi erosivi permettendo l’emersione discontinua della porzione massiva endogena. In ogni affioramento i basalti sono caratterizzati da sistemi subverticali di fratture parallele che immergono verso l’interno del conetto (foto 3); la suddivisione in blocchi facilita il distacco e lo scorrimento verso valle di consistenti porzioni laviche. La parte superficiale scoriacea che ricopre la massa litoide presenta xenoliti (porzioni di roccia incassante inglobata dal magma) di varia natura e dimensioni (da centimetriche a decimetriche). I più frequenti sono rappresentati da blocchi d’arenaria cotta e da noduli di selce strappati, durante la risalita del magma, dal sottostante substrato argilloso (argille azzurre pleistoceniche).

I terreni che circondano il vulcanetto di Paternò, ad eccezione della parte orientale dove sono presenti le alluvioni attuali, sono rappresentati dalle lave dei centri eruttivi dell’ellittico successive a quelle che hanno dato luogo al neck (lave dei centri eruttivi alcalini antichi). Queste colate più recenti, bypassando l’alto morfologico della collina, hanno infatti ricoperto le lave effuse alla base del vulcanetto, la cui estensione attuale è comunque piuttosto limitata.

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