La Katana

Armi per eccellenza, le katana sono le spade ricurve tipiche del Giappone, usate esclusivamente dalla classe dei Samurai. Entrata in uso nel Giappone del XIV secolo, la katana richiedeva per la sua produzione mesi e mesi di accurato lavoro. I segreti per la produzione di queste armi erano tramandati di generazione in generazione e una grande concorrenza divideva le varie botteghe artigiane. Le katana sono note in tutto il mondo per la loro eccezionale elasticità e durezza. Queste straordinarie qualità venivano ottenute tramite un lungo, sapiente e minuzioso lavoro. Una barra di acciaio veniva incisa con uno scalpello lungo la sua metà, nel senso della lunghezza, e ripiegata a doppio; quindi l'artigiano la forgiava nuovamente nelle dimensioni originali. Questo lavoro di scalpellatura, ripiegatura e riforgiatura veniva ripetuto quindici volte. Quattro delle nuove lame così ottenute venivano poi saldate insieme, dentellate, ripiegate e riforgiate come nella fase precedente per ben cinque volte. La lama, costituita alla fine da migliaia di sottilissime foglie di acciaio, acquistava eccezionale elasticità e resistenza. Il tutto veniva quindi forgiato con il martello nella sua giusta forma e lunghezza e infine curvato. Le lame potevano anche essere costituite da strati alterni di ferro e acciaio. Di fondamentale importanza erano le operazioni che scaldavano la lama sul fuoco e la freddavano dentro l'acqua. La temperatura e il tempo di esposizione erano elementi importantissimi e mantenuti gelosamente dalle varie scuole artigiane. Un'antica storia narra di un fabbro che aveva furtivamente infilato la mano nell'acqua usata da un altro fabbro per il raffreddamento della lama, al fine di carpirne il segreto della temperatura, e si era visto tagliare la mano di netto proprio con quella lama. A dimostrazione della eccezionale forza di queste spade basta ricordare che la crudele prova finale, che doveva valutare se la spada era stata ben forgiata, consisteva in un colpo secco e deciso dato con quest'arma sulla testa di sfortunati prigionieri di guerra: la spada doveva in un sol colpo dividere l'uomo in due dalla testa ai piedi. Le lame venivano solitamente incise con citazioni buddiste, disegni o altro, e recavano spesso la firma del maestro spadaio che le aveva prodotte. Di mirabile fattura erano anche le else di queste spade, decorate spesso con incisioni. L'impugnatura e il fodero venivano prodotti in numerosi materiali, ma le più apprezzate erano quelle in pelli pregiate, decorate con pietre preziose. Oggi queste spade costituiscono pezzi artistici rari e, specialmente quelle di preziosa manifattura, sono ricercate dai collezionisti di tutto il mondo e pagate cifre altissime. Così la fama dei bravi artigiani giapponesi non si è esaurita malgrado il passare dei secoli.




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