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(karaoke) That's amore (karaoke)

O' sarracino

O' sole mio

Torero

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LE ORIGINI TRA MITO E REALTA'


La storia di Napoli, la mia/nostra splendida città, così carica di storia che Stendhal, alla fine del secolo scorso, riteneva essere la sola, con Parigi, a poter ambire di essere la capitale d'Europa, si fonde tra mito e realtà e risale a circa 3000 anni or sono, snodandosi tra i molteplici avvenimenti originati dalle innumerevoli popolazioni che hanno abitato il capoluogo campano. Esiste a Materdei una necropoli preistorica che risale al III millennio a. C., e si parla di un insediamento del IX sec. a. C.. La tesi più accreditata sulle origini di Napoli ritiene che la città sia stata fondata dagli antichi abitanti di Cuma, nel VII sec. a. C.. I cumani la chiamarono Partenope (= vergine), in onore dell'omonima sirena. La leggenda racconta che questa, disperata per non aver saputo incantare Ulisse, si uccise insieme alle sue sorelle; le onde avrebbero poi trascinato il suo corpo proprio dove poi i Cumani fondarono il primo nucleo di Napoli. L'area si estendeva tra l'isolotto di Megaride (l'attuale Castel dell'Ovo) e il Monte Echia, sulla collina di Pizzofalcone. Questo piccolo nucleo subì poi una grande decadenza quando nel 524 a.C. gli Etruschi distrussero Cuma.
Nel 474 a. C. i greci di Siracusa, alleati di Cuma, vinsero sugli Etruschi e crearono un nuovo nucleo, chiamato Neapolis, (nuova città), che, con l'antica Partenope, chiamato Palepoli (città vecchia), formò un'unica "polis". 


 

IV-III sec. a. C./V sec. D. C.: DOMINIO ROMANO

Durante le tre guerre sannitiche, Neapolis e la Campania cedono al dominio dei Romani, che governano fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Napoli viene conquistata nel 326 a. C.. La città diventa federata di Roma, ma non viene mai "romanizzata" del tutto tant'è che conserva la parlata e i tratti greci, ancora oggi riscontrabili nel dialetto napoletano. Sotto il governo di Roma nel 268 a.c. viene fondata Beneventum e, nel I sec a.C. Puteolis, odierna Pozzuoli, che è il porto più importante per i rifornimenti di grano, mentre Napoli, pur rimanendo un po' nell'ombra, ha già una sua vocazione turistica: alcuni imperatori e potenti ricchi romani si fanno edificare le ville a Posillipo, Bacoli, Cuma e Baia. Augusto fonda a Capo Miseno, sul litorale Flegreo, la colonia base della flotta navale nel Tirreno.
Nel I sec. d.C. compaiono a Napoli le prime comunità cristiane, testimoniate dalle Catacombe di S. Gennaro. Il secolo passa alla storia per la terribile eruzione del Vesuvio, che nel 79 d.C. distrugge totalmente le due moderne città di Ercolano e Pompei, coperte da lava, lapilli e ceneri. Nel II sec. d.C. viene edificato l'arco trionfale di Benevento, dedicato all'imperatore Traiano, in seguito al prolungamento della Via Appia fino a Brindisi, da lui voluto.


 

VI - VIII sec. d.C.: LONGOBARDI E BIZANTINI


L'ultimo Imperatore dell'Impero Romano d'occidente Romolo Augustolo, muore proprio nella nostra città e la regione diviene un feudo dei Longobardi, mentre Napoli viene conquistata nel 536 d.c. da Belisario e passa sotto il dominio Bizantino.
Diventa ducato di Bisanzio poi, nel 763 d.C., diventa ducato autonomo. 


 

XI Sec d.C. : I NORMANNI


Nel 1030 il normanno Rainulfo Drengot fonda la Cattedrale di Aversa mettendo le basi per una successiva conquista da parte dei Normanni.
Napoli, infatti, nel 1139, cede a Ruggero d'Altavilla, primo Re della storia partenopea. La città riveste un ruolo di secondo piano, mentre la capitale del Regno delle due Sicilie è Palermo.
Nel 1194, gli Svevi conquistano la città di Napoli. Nel 1224 Federico II di Svevia fonda a Napoli l' Università, che vede tra i docenti, personaggi di grandissimo spicco quali S.Tommaso d'Aquino, e G.B. Vico. 

 

XII SEC. d.C. : GLI ANGIOINI


Nel 1266 Carlo I d'Angiò sconfigge Manfredi presso Benevento. Due anni dopo, nel 1268, in seguito all'esecuzione di Corradino di Svevia, in Piazza Mercato, Napoli passa sotto il dominio della dinastia francese degli angioini, che riportano Napoli al ruolo di capitale del Regno e governano per circa due secoli. Dal punto di vista architettonico con Carlo I c'è uno sviluppo verso il gotico e il Re celebra, attraverso maestranze francesi, la sua dinastia e le sue vittorie. Ai tempi di Roberto d'Angiò, Napoli diventa un grande centro artistico e culturale anche per la presenza in città di personaggi come Simone Martini, Lello da Orvieto, Giotto, Petrarca e Boccaccio. Risalgono agli ultimi anni della dinastia angioina gli affreschi ed i sepolcri della chiesa di S. Giovanni a Carbonara.

XV SEC. d.C. : GLI ARAGONESI


Nel 1442 ascende al trono di Napoli il Re Alfonso di Aragona.
Napoli assume un ruolo egemonico dal punto di vista artistico e culturale, di cui è un esempio Castel Nuovo, con il suo arco trionfale, opera di scultori veneti, lombardi, romani, catalani. La dinastia aragonese, nel 1494, durante il regno di Carlo VIII, è costretta a cedere la città ai francesi. 


 

XVI SEC. d.C. : GLI SPAGNOLI


Nel 1503, con Consalvo di Cordoba, Napoli diventa viceregno, passando così sotto il controllo degli spagnoli.
Nel 1532, con l'avvento di Pedro da Toledo, Napoli viene ampliata e rinnovata culturalmente e dal punto di vista urbanistico: viene tracciata Via Toledo e nascono i Quartieri Spagnoli.
La città, divenuta centro importante, richiama molti nobili dalle campagne e il numero degli abitanti supera le 200.000 unità.
La scultura di questo periodo è straordinaria e vede protagonisti come Giovanni da Nola, Girolamo Santacroce, Pietro Bernini e molti altri.
Nel 1538 , dopo un susseguirsi di terribili terremoti, nasce nella zona flegrea il Monte Nuovo


 

XVII SEC. d.C. :


In questo secolo è avvenuta la rivolta capeggiata da Masaniello, un pescatore che si pose a capo di una sommossa anti spagnola, immediatamente sedata con la condanna a morte dei rivoltosi e del loro capo, eseguita in Piazza Mercato.
Il secolo è segnato da una terribile epidemia di peste che stermina la metà della popolazione, e nel 1688, da un terribile terremoto che provoca ingenti danni alla città e al grandioso patrimonio artistico ed edilizio.

XVIII SEC. d.C.:

Agli Spagnoli succedono gli Austriaci, che rimangono al governo della città per soli 27 anni, fino al 1734, quando la città diventa capitale del Regno dei Borbone, sotto il re Carlo III.
Tornato questi in Spagna, la corona passa al Re Ferdinando IV, che prosegue la grandiosa costruzione della Reggia di Caserta, e fonda la Real Accademia Militare della Nunziatella e il Real Opificio di San Leucio, dove ancora oggi si possono ammirare le splendide sete, frutto di preziose lavorazioni artigiane.

XIX SEC. d.C.:

L'ANNESSIONE AL REGNO D' ITALIA
Nel 1806 una nuova minaccia al Regno dei Borbone arriva da Giuseppe Bonaparte, che due anni dopo, nel 1808 viene sostituito da Gioacchino Murat, che detiene il potere fino al 1815.
In quell'anno ritornano per la terza volta i Borbone, Re delle due Sicilie.
In questo periodo Ferdinando II di Borbone inaugura la prima ferrovia d'Italia, che collega Napoli e Portici e dal porto salpa la prima nave a vapore. Nel 1860 Garibaldi entra a Napoli annunciandone l'annessione al Regno d'Italia.
Alla fine del secolo Napoli è una delle città europee più popolate, contando circa 450.000 anime. I problemi igienici del centro storico sono drammatici e si cerca di porvi rimedio attraverso uno sventramento e la realizzazione del "Rettifilo", il Corso Umberto I.