Si
è scritto in passato che lItalia e i suoi cittadini
mancavano di unautentica memoria nazionale. I motivi sono
vari e trovano origine nella storia recente, matrice di memorie
divise. Il progetto del Vittoriano a Roma, rappresenta un segnale
importante che il Paese è oramai capace di riconoscersi
per intero nel proprio passato, nelle sue ombre come nelle sue
luci, ed intende fare di questa memoria la premessa di una ritrovata
e rinnovata identità. La creazione del Museo della Patria
risponde al sentimento, molto avvertito oggi nel Paese, di affermare
con maggiore consapevolezza le ragioni, prima di tutto culturali,
della nostra nazione. La parola patria soprattutto negli ultimi
decenni in Italia, ha avuto unaccezione di declino, che
rimandava sì a un forte senso di orgoglio nazionale,
ma tale da isolare rispetto al resto del mondo. Invece viviamo
unepoca in cui dobbiamo convivere con gli altri e quindi
una parola che tende a descrivere un isolamento è diventata
una parola meno condivisa.
Negli
ultimi tempi invece si sta riscoprendo il giusto senso del
termine patria, soprattutto per il grande impulso dato del
Presidente Ciampi. Anche lItalia avrà, dunque,
un luogo dove tutti i cittadini e soprattutto i giovani potranno
misurare le tappe dello sviluppo sociale, economico e politico
che hanno contraddistinto la storia italiana. Il museo sarà
lincrocio dei contributi garantiti dalla rete dei tanti
musei del Risorgimento e della civiltà italiana sparsi
nel territorio nazionale. Si partirà dal museo delle
bandiere del Vittoriano, però andremo, oltre: mostreremo
gonfaloni, stendardi di tutte le realtà autonome dotate
di sovranità nei secoli: comuni, signorie, principati
fino agli Stati pre-unitari. In sostanza, considerando lunificazione
statuale del 1861 come il compimento di processi storici nelle
cento città e sotto le mille bandiere. Abbiamo il diritto
e il dovere di ricordare cosa vuol dire Italia, cioè
una civiltà. Chi è attaccato alle proprie radici
individuerà se stesso come parte di una comune cultura
e di un comune punto di vista.
La
ricerca di forme espressive che trasmettano, in maniera spettacolare
e comprensibile, ad un pubblico universale sentimenti di orgoglio
nazionale e valori fondanti dellUnità dItalia,
ci ha convinto a prevedere nel percorso del Vittoriano la
presenza di unimportante area dedicata al virtuale,
che si aggiunge al Museo del Risorgimento e al Sacrario delle
Bandiere. Abbiamo affidato questo compito al premio oscar
Carlo Rambaldi, che è una figura emblematica perchè
rappresenta un italiano che ha avuto un grande successo allestero
e vuole fare qualcosa per il proprio Paese. Qualcuno storce
il naso perché si corre il rischio di una spettacolarizzazione
della storia e della cultura. Io credo che il virtuale non
uccide il museo, ma, invece, consente di ampliare gli approfondimenti
e di aumentare i pubblici differenziando lofferta. Gli
esperimenti in questo campo si moltiplicheranno e proprio
il museo della patria, con la sua natura, tra laltro,
di polo di coordinamento e valorizzazione delle memorie locali,
rappresenterà il miglior esempio dellapplicazione
di queste tecnologie davanguardia.
Ho
istituito una commissione per i musei e larte virtuale
essenziale a dare un forte impulso allapplicazione della
multimedialità nei nostri musei. Il virtuale è
uno degli strumenti più efficaci per valorizzare il
nostro immenso patrimonio culturale. Certo, si deve ancora
fare molto sotto il profilo dei contenuti e della sintesi
storica, perché il Vittoriano risponda agli obiettivi
enunciati. Non posso però nascondere agli amici di
Ideazione che ho provato veramente una sensazione di orgoglio
e di commozione, quando con il presidente Ciampi abbiamo riaperto
le sale del Vittoriano, iniziando così il lungo cammino
che ci porterà a celebrare nel 2011 i 150 anni dello
Stato italiano. Per quella data sarà pronto il nuovo
museo, che guarderà non solo al Risorgimento, ma anche
al dopo, illustrando ogni aspetto della nostra storia unitaria
come parte dello sviluppo complessivo di un intero popolo.
Giuliano
Urbani
fonte: ideazione.com
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