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La torre campanaria del DuomoLa torre campanaria il cui primo impianto è di origini medioevali fa parte del complesso ecclesiastico di Santa Maria. Nel 1776 crollò il vano posto alla sommità del campanile in cui erano collocate le campane e in seguito a questo l'ingegnere piemontese Daristo fu incaricato di effettuare le operazioni di ristrutturazione e consolidamento. Il suo lavoro fu realizzato all'insegna della fusione simbiotica del nuovo con il vecchio, superando così i vincoli temporali e stilistici che fra i due periodi si frapponevano. In prima istanza il Daristo consolidò l'opera irrobustendo e innalzando lo zoccolo posto alla base del campanile. Secondariamente fece occludere, come ulteriore precauzione strutturale, le cavità monofore archiacute sopracigliate, con una parete interna posta in aderenza all'involucro esterno. Ricostruì quindi la cella campanaria aprendovi otto finestre la cui foggia rispetta e dialoga con lo stile preesistente. Infine completò e ornò la vetta con una cupola a cipolla sapientemente raccordata alla sezione ottagonale del campanile. La copertura a squame maiolicate policrome ne alleggerisce delicatamente il profilo.
L'apparato decorativo trova il suo apice nell'inserimento di otto grotteschi mascheroni evocanti risonanze visionarie e mostruose.

 
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