Monna Lussuria
(Rino Cammilleri)

Guardala scendere dalla collina
una più bella non l'hai vista mai
lei si scopre i fianchi quando si china
ti sta guardando, ora arriverà.
Guarda quegli occhi che piano socchiude
se ti raggiunge ti porta con sé
senti il sudore? La gola si chiude
porta una mela: ora vuole te.

Quella ti prende e ti porta lontano
dove diresti di certo: io no!
Per lei sarai ladro e assassino
coglila e ti riconoscerò.
Prenderà il volto di tutte le donne
ti toccherà e tu non vedrai più
prete o sposato, vergine o solo
giovane o vecchio: non lui, ma tu.

Danzerà con te tutta la notte,
avrà le mani, la bocca, i capelli
porterà per te morsi di mela
te ne darà solo uno alla volta e non ti sazierai.

Torbido l'occhio, la bocca socchiusa
bolle nel ventre la sua avidità
fiore sbocciante o sposa delusa
tu per riaverla ucciderai.
Monna Lussuria ti piega e ti gira
poi si allontana e si burla di te
poi si rivolge e ancora ti attira
Monna Lussuria è dentro di te.

Monna Lussuria ci avvolge e ci avvinghia
nell'indistinto non c'è "io" ne "tu"
visi di giada, corpi di cera
senza di lei non respiri più.
Lei si avvicina, ti sfiora, ti tocca
mostra il suo volto che forma non ha
chiude le mani apre la bocca,
nel primo cerchio ti porterà.