Avrei voluto essere una banda

Sì, è vero, ho fatto lo spazzino,
ma avevo un desiderio dentro al cuore.
E mi ricordo, quando ero bambino,
che lo chiedevo sempre anche al Signore.

Avrei voluto essere una banda
col direttore che la comanda,
ma una piccola banda di paese,
pochi elementi senza pretese.
Però volevo essere io tutto,
dalla grancassa al clarinetto,
la tromba, il trombone, il sax tenore
e nello stesso tempo il direttore.

Ma era un sogno perché ero stonato
ed il tempo non sapevo tener!
Per seguir della musica l’ebbrezza
mi misi a lavorar nella nettezza
ed ogni banda che suonava in piazza
l’ascoltavo abbracciato alla ramazza.

Avrei voluto essere una banda
col direttore che la comanda,
ma una piccola banda di paese,
pochi elementi senza pretese.
Però volevo essere io tutto,
dalla grancassa al clarinetto,
la tromba, il trombone, il sax tenore
e nello stesso tempo il direttore.

“Amami Alfredo!!!”
Ma quella sera c’era molta gente
ed io là in fondo non sentivo niente.
Allora sotto il palco sono andato…
chi lo sapeva che sarebbe crollato?!

Adesso suono sempre nella banda
col direttore che la comanda.
Ma è una banda di grandi proporzioni,
solo di trombe siamo due milioni!
E poi tra noi c’è un grande affiatamento,
ma è il direttore che è un gran portento:
è un tipo eccezionale e ha dell’estro
e tutti qui lo chiamano Maestro!