La Foresta - Cattedrale delle meraviglie

«La foresta ti apparirà ben presto come una dimora splendida. C'è tanta bellezza, tanta grandezza nella sua magnificenza, tanto slancio nell'innalzarsi dei suoi alberi, tanto fervore nel brusio delle felci inclinate dal vento, che i darà l'idea di una gigantesca cattedrale. A differenza anche delle più belle che tu puoi conoscere, essa è stata da Dio. In tutti i suoi particolari essa porta il segno dell'Armonia Eterna di cui è l'opera. Essa invita al raccoglimento ed alla preghiera.

«Prova un giorno ad ascoltare il suo silenzio. Esso non è vuoto, immagine della morte come quello del deserto, ma è pieno del sussurrio di mille suoni incerti che tradiscono una vita ardente. In estate vi è il brusio dei grilli, delle api, di tutti gli insetti che segnano l'aria di tratti scuri o brillanti, i canti delle capinere, dei fringuelli, delle cingallegre, degli usignoli ed altri uccelli. Perfino in inverno il silenzio della foresta non è vuoto. L'animano ancora piccole grida di uccelli, sono le gingallegre; a volte è il canto dei pettirossi alto e lieto. Allora spesso il vento fa fischiare i rami nudi e pare il mugghio del mare.

«Impara ad amare questo silenzio ed a rispettarlo. Questo è il solo mezzo, per te, di penetrare nel bosco; la vita degli uomini risuona di grida diverse, poco armoniose. Quando due ragazzi percorrono la loro strada, per la maggior parte del tempo sono tutti presi dalla conversazione e non fanno attenzione al bosco, ne restano estranei; ma se ascoltano è come se una tenda si sollevasse e scoprisse un mondo meraviglioso.

«Questo mondo può essere ostile o amico a seconda se lo si ignora o lo si conosce bene. Il suo aspetto a volte è terrificante, ma è solo un'apparenza; una volta vinto il timore si diventa facilmente ospiti familiari del bosco».

P. Delsuc

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