Esplorazione

A conclusione delle prove di I Classe, eseguire, dietro breve preavviso del Capo Riparto, preferibilmente da solo, o con un altro scout una uscita di 24 ore, che risponda alle seguenti caratteristiche:

1) Marcia a piedi di circa 20 km, o proporzionalmente con altri mezzi (bicicletta, imbarcazione a remi, cavallo).
2) Pernottamento in tenda di tipo personale o in ricovero naturale, o in ricovero costruito appositamente.
3) Vitto cucinato individualmente.
4) Meditazione personale vicino al fuoco su tema fissato dal Capo Riparto o dall'A.E..

Presentare entro il termine massimo di 48 ore dal rientro una relazione dettagliata dell'uscita, comprendente almeno:

1) Sintetico diario di marcia.
2) Un rapporto sulla missione particolare affidata dal Capo Riparto (natura, riflessione personale, meditazione sul Vangelo, località di campo, ecc.).
3) Un percorso rettificato di 1 km.
4) Uno schizzo panoramico.

Consigli per:

L' esplorazione

L' esplorazione consiste nella natura intrinseca dell'attività dello scoutismo, infatti la parola "scouting" vuol dire proprio esplorazione e lo scout è un esploratore, un "uomo di boschi". Il bravo scout si sa adattare all'ambiente in cui si viene a trovare sapendo sfruttare, tramite tante tecniche tutto ciò che trova a sua disposizione. L'esploratore sa pure non arrendersi di fronte alle difficoltà che affronta con il sorriso e il buon umore sapendo che anch'esse fanno parte del divertimento dell'uscita. Fronteggiandole ti aiuteranno a fortificare il carattere e a divenire nella vita adulta un uomo deciso e capace di padroneggiare qualunque  difficoltà.

Quando sei in esplorazione ti troverai spesso in un terreno di proprietà di qualcuno o comunque anche se è pubblico apparterrà allo Stato, alla regione, alla provincia ecc... Perciò rispetta sempre il luogo dove vai intanto perché è creatura di Dio e poi perché abbiamo un grande bisogno di conservare le nostre risorse naturali, il suolo, l'acqua, i boschi, i prati, gli animali, gli insetti, l'energia.
Rispetta queste norme di comportamento:

  • Rispetta le recinzioni ed entra in terreni privati solo se ne hai il permesso.
  • Ricorda che le staccionate servono per proteggere una zona e non per le arrampicate.
  • Lascia i cancelli dei pascoli aperti o chiusi, a seconda di come li hai trovati. Non camminare mai su un terreno coltivato prima della mietitura, o su un pascolo prima che sia falciato. Le vacche producano più latte se sono lasciate in pace.
  • Non camminare mai sui binari di una ferrovia, è pericolosissimo e proibito.
  • Se ti fermi per cucinare, chiedi il permesso per accendere il fuoco. Dopo aver mangiato, pulisci bene e fai sparire ogni traccia del fuoco.
  • Non tagliare mai, per nessun motivo, rami o alberi senza il permesso del proprietario.
  • Mentre sei in uscita, se devi soddisfare un tuo bisogno corporale ( se devi andare al bagno), cerca un luogo appartato. Con il tacco della scarpa, scava una piccola buca, che coprirai dopo l'uso, in modo da non lasciare tracce. Questo sistema però non va bene al campo, dove invece dovrai utilizzare una latrina fissa.
  • Nei parchi nazionali o regionali e nelle zone protette segui attentamente le istruzioni che ti daranno gli addetti (guardie forestali, guardaparco, ecc...) e le norme di comportamento sulle zone riservate al campeggio, sull'accensione dei fuochi, sulle aree riservate (come le zone di protezione integrale nelle quali è vietato entrare), ecc...
  • Alla partenza lascia puliti i luoghi nei quali sei stato, ripulendo la zona anche da quei rifiuti che già erano sul posto quando sei arrivato.

L’ hike

L’hike é un’uscita di 24 ore, riservata a scouts anziani, che viene effettuato in due o in tre persone. Potrei chiedere al tuo capo reparto di inviarti in hike quando avrai acquisito un’ottima conoscenza di tutta la tecnica scout (orientamento, conoscenza della natura, campismo, pionieristica, pronto soccorso, ecc…) e dopo che avrai partecipato con ottimo comportamento a più campi estivi. L’hike ti servirà per uscire dai rumori della vita quotidiana. Potrai conoscere più a fondo la natura, trovarti a tuo agio in essa e sentirti più in contatto con il Signore che l’ha creata. Fortificherai il tuo carattere, lo spirito di osservazione, l’astuzia, acquisterai capacità di adattamento, spirito di sacrificio, spirito s’iniziativa. Fortificherai i tuoi muscoli e il tuo corpo. Scoprirai il volto di Cristo nei fratelli che incontrerai lungo la strada e testimonierai loro la tua fede e i tuoi ideali. Ritroverai te stesso, rifletterai, pregherai. Comprenderai meglio quello che il Signore vuole da te.

Cosa ti occorre

Allenamento fisico:

devi essere in ottima forma fisica per condurre a buon fine un hike. Arrampicarti su un terreno roccioso, attraversare boscaglie o zone fangose, scendere lungo argini e scarpate, sono prove che mettono alla prova i tuoi muscoli.

Allenamento tecnico:

devi saper scegliere con cura il materiale da portare con te per avere un peso minimo nello zaino, conoscere l’impiego della bussola e della carta topografica, saper misurare un azimut ed essere capace di seguirlo, cucinare trappeur, saper scegliere un luogo adatto per installare un bivacco leggero e così via. Tutto questo va fatto senza pressappochismi, ma con effettiva capacità e competenza, sapendo fronteggiare urgenze e difficoltà impreviste.

Allenamento spirituale:

l’hike ti abitua al silenzio, alla solitudine. Sarai in un bosco, su un monte, o lungo un torrente; in questi luoghi ritroverai il silenzio e i ritmi della natura. Accanto a te c’é il Signore che ti si rivela nelle meraviglie del creato e che ti cammina accanto. Sappi ascoltare e rispettare, osservare la natura e pregare.

Equipaggiamento adatto:

  • uniforme scout, maglione, giacca a vento, scarpe robuste.
  • Vangelo e un testo da meditare.
  • poncho impermeabile, saccoletto, alcuni giornali per isolarti dal terreno, oppure stuoino in materiale espanso.
  • fiammiferi, coltello, torcia elettrica, cordino.
  • una buona bussola goniometrica.

Camminare

L’hike si fa con un buon paio di scarpe e le tue gambe. Mantieni un ritmo di marcia lento e costante, con passo lungo e regolare, come fanno i montanari ,. Su terreno accidentato fai passi più corti e solleva bene i piedi. Niente autostop, per nessun motivo. Se sei in ritardo, trova il modo per avvisare il tuo capo reparto e i tuoi familiari, ma torna sempre come sei partito.

Orientarti

Devi sapere bene come si fa il punto sulla carta topografica e come si esegue una marcia all’azimut. Se trovi davanti a te uno stagno, un fiume, dei campi coltivati, ecc..., devi saper calcolare bene gli angoli e le distanze per girare loro intorno. Di tanto in tanto fai un azimut reciproco (all’indietro) per essere sicuro di non deviare dalla direzione da seguire.

Ascolta la natura

L’hike é un’immersione nella natura. Partecipa alla vita che ti circonda non come un intruso o un turista distratto, ma vivi al suo ritmo. Rispetta il silenzio del bosco e osserva gli animali selvatici. Vai a dormire quando tramonta il sole, alzati al suo sorgere. Sii pulito, cancella le tracce del fuoco e porta via i tuoi rifiuti. Evita i rumori inutili e, se possibile, cammina a luce spenta di notte, continuerai a sentirti parte della natura intorno a te.

Dormire

Sappi approfittare di ciò che ti offre il tuo percorso: un tronco, un masso, una piccola grotta, che ti riparino dal vento. Isolati bene dall’umidità del terreno con il tuo poncho, sotto il quale avrai messo dei giornali o delle foglie secche. Copriti bene la testa con un berretto di lana e avvolgiti nel saccoletto. Se fa freddo, scaldati con un piccolo fuoco a riflettore, che potrai alimentare nel corso della notte.

Nutrimento

I pasti saranno leggeri, per non appesantirti, ma sostanziosi, per ridarti le energie che consumi durante il cammino. Alla sera una buona minestra calda, al mattino un tè o una cioccolata calda. Di giorno cerca un luogo adatto per la cucina trappeur, ricordandoti che per avere una buona brace occorre almeno un’ora.

Fai il punto

Avrai del tipo per riflettere e per pregare nel corso dell’hike: mentre cammini, quando incontri delle difficoltà, quando il silenzio e la solitudine del bosco ti fanno sentire piccolo e umile, nelle soste. Nell’hike ogni cosa acquista una dimensione nuova, anche i problemi quotidiani. L’hike é un’occasione per parlare con il Signore, la contemplazione della natura può aiutarti a farti senti figlio di Dio più facilmente dei rumori della città. Con il Vangelo e con l’aiuto del testo che ti ha dato il capo reparto, chiediti a che punto sei rispetto alla legge scout, rispetto ai tuoi doveri come figlio nei confronti dei tuoi genitori, dei tuoi doveri di studio o di lavoro alla tua posizione verso la squadriglia, il tuo reparto, i tuoi amici, la società nella quale vivi, ecc… Prendi nota delle tue riflessioni e delle tue decisioni ne taccuino personale.

Prendi il tempo necessario

L’hike non é un record di chilometri da battere, ma l’occasione di avere del tempo per te e per gli altri che incontrerai sul tuo cammino. Incontrerai altre persone: un boscaiolo, un contadino, un pastore, un montanaro, una persona anziana. Saluta sempre chi incontri. Qualche volta fermati a parlare con loro e, se ne hai la possibilità, aiutali nel loro lavoro. Conoscerai in questo modo i loro problemi, le loro aspirazioni, toccherai con mano le loro difficoltà. Sarà l’occasione per partecipare alla vita degli altri con umiltà ed amore. Il contatto con gli altri non dev’essere soltanto una scoperta ma un’occasione nella quale potrai testimoniare i tuoi ideali, con discrezione e rispetto verso chi ti accoglie. Nei fratelli che incontri sappi scoprire il volto di Cristo e sappi portare loro, con l’amore e la carità, il messaggio di Cristo.

Il ritorno

Dopo l’hike, ritorni alla tua vita quotidiana, con la tua famiglia, i tuoi amici, gli altri: rendi partecipi anche loro della tua esperienza e delle tue scoperte. L’hike ti sarà servito se sarai riuscito a fare un passo avanti nel miglioramento di te stesso, se sarai più sereno, più aperto, più pronto al servizio del prossimo.