Scoutismo

1) Spiegare il significato del saluto scout ed eseguirlo correttamente. «Il segno scout si fa alzando la mano destra, palma in avanti, pollice piegato sull'unghia del mignolo, e le altre dita distese e dirette verso l'alto. Le tre dita ricordano all'Esploratore le tre parti della Promessa scout. Il segno scout è fatto mentre si pronuncia la Promessa, o per salutare. Quando la mano, tenuta in tal modo, viene sollevata fino alla tesa del cappello si ha il saluto scout.» (S.p.R.)
2) Conoscere la Promessa, la Legge, il Motto, i Principi. Promessa:
Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
per servire Dio, la Chiesa e la Patria;
per aiutare il prossimo in ogni circostanza;
per osservare la Legge degli Scouts.

Legge Scout:
1. Lo scout considera suo onore il meritare fiducia;
2. Lo scout è leale;
3. Lo scout è sempre pronto a servire il prossimo;
4. Lo scout è amico di tutti e fratello do ogni altro scout;
5. Lo scout è cortese e cavalleresco;
6. Lo scout vede nella natura l'opera di Dio: rispetta lle piante e gli animali;
7. Lo scout ubbidisce prontamente e responsabilmente;
8. Lo scout sorride e canta anche nelle difficoltà;
9. Lo scout è laborioso ed economo;
10. Lo scout è puro nei pensieri, nelle parole e nelle azioni.

Motto:
Estote Parati

Principi:
1. Il dovere dello scout comincia in famiglia;
2. Lo scout è fedele alla sua Patria;
3. Lo scout, cosciente della sua eredità cristiana, è fiero della sua efde; egli lavora per realizzare il Regno di Cristo in tutta la sua vita e nell'ambiente che lo circonda.

3) Conoscere il significato delle 12 stelle e della croce di San Benedetto.
La Croce di San Benedetto presenta anch'essa dodici punte. Nella tradizione cristiana il numero dodici è molto ricorrente. 12 erano gli Apostoli, le Tribù di Israele, le Porte di Gerusalemme, nonché le Stelle dello stellario della Madonna Immacolata.
Inoltre la bandiera blu con le dodici stelle è anche la bandiera d'Europa.
4) Indossare correttamente l'uniforme e partecipare regolarmente alle attività.

L'uniforme scout:
1. basco nero, modello spagnolo;
2. camicia kaki, modello militare;
3. pantaloncini di velluto (di cotone al campo) blu;
4. calzettoni blu alti 4 dita sotto il ginocchio;
5. scarpe di colore scuro, non da tennis, e scarponi per le uscite;
6. fazzoletto con i colori del gruppo al collo;
7. cinta scout;
8. distintivi in ordine.

L'uniforme invernale prevede l'utilizzo di un maglione blu, con gli stessi distintivi della camicia, e di pantaloni lunghi blu di velluto, modello con le pense e non jeans.

5) Conoscere il canto della Promessa e l'Inno Associativo. Canto della Promessa

Inno Associativo

6) Sapere perché il giglio è il simbolo della Promessa e San Giorgio patrono dello scoutismo. «Il distintivo scout è la punta di freccia in forma di giglio che indica il Nord nelle carte o nelle bussole. È il distintivo dello Scout perché indica la giusta via e punta verso l'alto. Mostra la via per compiere il vostro dovere di aiutare gli altri. Le sue tre punte vi ricordano i tre punti della Promessa scout.» (S.p.R.)

«Come Santo Patrono, [i cavalieri] avevano scelto San Giorgio, perché era il solo Santo che venisse rappresentato a cavallo. Egli è il Santo Patrono della cavalleria, ed è particolarmente onorato in Inghilterra.
Adesso, San Giorgio è anche Santo Patrono degli Esploratori di tutto il mondo, e quindi tutti gli Esploratori dovrebbero conoscere la sua storia.
San Giorgio nacque in Cappadocia nell'anno del Signore 303. A diciassette anni si arruolò come soldato di cavalleria, e presto divenne famoso per il suo coraggio.
Una volta giunse in una città chiamata Selem: vicino a questa città viveva un dragone, al quale si doveva dare ogni giorno in pasto uno degli abitanti, scelto a sorte.
Il giorno in cui giunse là San Giorgio, la sorte era caduta sulla figlia del Re, Cleolinda. San Giorgio decise che ella non dovesse morire, e così iscì a combattere contro il dragone, che viveva in una vicina palude, e lo uccise.
San Giorgio era il modello a cui dovrebbe ispirarsi ogni Scout.
Quando si trovava di fronte a una difficoltà o ad un pericolo, per grande che fosse - anche sotto forma di dragone - egli non lo evitava, né lo temeva, ma lo affrontava con tutta la forza che poteva infondere in sé e nel suo cavallo. Malgrado non fosse armato adeguatamente per un tale scontro - aveva semplicemente una lancia - si slanciò sul suo avversario, fece sel suo meglio, e alla fine riuscì a superare una difficoltà contro cui nessuno aveva osato cimentarsi.
Ed è proprio così che uno Scout dovrebbe fronteggiare le difficoltà e i pericoli, per grandi e spaventosi che possano sembrare, e malgrado che egli stesso possa esser mal equipaggiato per la lotta. Deve andar loro incontro arditamente e fiduciosamente, e usare di tutte le sue migliori facoltà per cercare di superarli: e in questo modo è probabile che gli arrida il successo» (S.p.R.)

7) Conoscere per sommi capi la vita di B.P. Vita di Baden-Powell