Sei esercizi per mantenersi in buona salute
Quasi tutti i ragazzi, anche se piccoli e deboli, possono
divenire uomini forti e sani, solo che si prendano la briga di fare ogni giorno
pochi esercizi fisici. Essi richiedono solo dieci minuti, e non domandano nessun
apparato speciale.
Devono venire eseguiti ogni mattina, appena alzati, ed ogni sera prima di andare
a letto; è meglio compierli con pochi o niente indumenti indosso, all'aria
aperta, o vicino ad una finestra spalancata. Il valore di questi esercizi
aumenta di molto se pensate allo scopo di ogni movimento e state molto attenti
ad inspirare l'aria attraverso il naso e ad espirarla attraverso la bocca.
Ecco dunque alcuni ottimi esercizi: se li eseguirete a piedi nudi, rinforzeranno
tutto il piede.
1. Per la testa ed il collo. Con il palmo e le dita di
entrambe le mani strofinatevi con forza, e per parecchie volte la testa, il viso
e il collo; massaggiatevi i muscoli del collo e della gola.
Spazzolatevi i capelli, pulitevi i denti, lavatevi l'interno del naso e della
bocca, bevete una tazza di acqua fredda, e poi continuate con gli esercizi
successivi.
I movimenti debbono essere fatti più lentamente possibile.
2. Per il
torace. Partendo dalla posizione eretta, piegatevi in avanti con le braccia
tese, con le mani dorso contro dorso all'altezza delle ginocchia. Espirate.
Sollevate quindi lentamente le mani sopra la testa, e portatele più indietro che
potete, aspirando profondamente attraverso il naso, come se beveste, coi
polmoni e col sangue, la buona aria che Dio ci ha dato. Poi abbassate lentamente
le braccia, lateralmente, ed espirate attraverso la bocca, dicendo la parola
«grazie» (mio Dio).
Infine, piegatevi nuovamente in avanti, espirando la poca aria che vi è rimasta
ancora nei polmoni, e dicendo il numero delle volte che avete già compiuto
l'esercizio per contarle.
Ripetete tutto il movimento per dodici volte.
Mentre lo eseguite, ricordatevi che lo scopo di questo esercizio è di sviluppare
le spalle, il petto, il cuore e l'apparato respiratorio.
È della massima importanza respirare profondamente, sia perché così si introduce
aria fresca nei polmoni, che poi cederanno al sangue, sia per sviluppare la
capacità toracica; ma bisogna farlo con attenzione e senza esagerare: si deve
aspirare l'aria attraverso il naso fino a dilatare al massimo le costole,
specialmente dal lato del dorso. Quindi, dopo una pausa, espirare lentamente e
gradatamente attraverso la bocca, fino a svuotare completamente i polmoni. Poi
un'altra pausa, e quindi inspirare di nuovo attraverso il naso, come prima,
ecc..
cantare è utile, tanto per migliorare la respirazione e sviluppare cuore,
polmoni, petto e gola, quanto - se si interpreta bene la canzone, - per affinare
la propria sensibilità drammatica.
3. Per lo
stomaco. POsizione eretta: spingere avanti le braccia, con le dita tese;
portarle quindi lentamente verso destra, mantenendole all'altezza delle spalle o
leggermente più in alto, e senza muovere la parte inferiore del corpo: spingere
il braccio destro all'indietro quanto più possibile.
Poi, dopo una pausa, giratele lentamente a sinistra, spingendo questa volta il
più indietro possibile il braccio sinistro. Ripetete l'intero ciclo di movimenti
per dodici volte.
Questo esercizio serve a massaggiare gli organi interni, come fegato e
intestini, e aiuta così il lavoro; inoltre rinforza i muscoli che fasciano le
costole e lo stomaco.
Compiendo tale esercizio, bisogna regolare bene la respirazione: inspirare
attraverso il naso (non attraverso la bocca) mentre siete girati tutti a destra;
espirate attraverso la bocca mentre vi voltate per portare le braccia
all'estrema sinistra e intanto contate ad alta voce in numero delle rotazioni.
Oppure, ciò che è meglio, considerate questi esercizi come una parte della
vostra preghiera mattutina, e dite allora ad alta voce, rivolgendovi al Signore,
«Benedicimi», «Benedici mio padre», o gli altri membri della famiglia o gli
amici, l'uno dopo l'altro. Quando avete ripetuto l'esercizio per sei volte,
cambiate il ritmo della respirazione, compiendo l'inspirazione all'estrema
sinistra ed espirando a destra.
4. Per il
tronco. «Esercizio del cono»: stando nella posizione di «attenti», alzate le
mani più in alto che potete, sopra il capo, e intrecciate le dita fra di loro.
Piegate all'indietro, e poi portate molto lentamente le braccia tutt'intorno al
corpo, descrivendo così una specie di cono rovesciato: le mani compiono un largo
cerchio sopra e attorno al corpo, il corpo ruota sulle anche, e infine
all'indietro. Questo movimento esercita i muscoli della vita e dello stomaco.
Ripetete per sei volte, ruotando il corpo da destra a sinistra, e per sei volte
da sinistra a destra. Durante il movimento, gli occhi dovrebbero cercare di
vedere tutto quello che accade dietro di voi.
Volendo dare un significato a questo esercizio, a cui pensare mentre lo
eseguite, immaginate questo: le mani intrecciate significano che siete
strettamente uniti agli amici - cioè agli altri Scouts - che vi circondano
mentre vi volgete a destra, a sinistra davanti e dietro; in ogni direzione siete
legati agli amici. Amore e amicizia sono doni di Dio, perciò quando vi piegate
all'indietro guardate al Cielo, e ispirate l'aria pura insieme a questo sano
sentimento che poi, espirando, diffonderete trai i vostri compagni tutt'intorno.
5. Per la
parte inferiore del corpo, e posteriore delle gambe. Come tutti gli altri
esercizi, anche questo è contemporaneamente un esercizio di respirazione,
mediante il quale si sviluppano i polmoni ed il cuore, e si rende il sangue più
ricco e più sano.
Mettetevi in piedi con le braccia tese più in alto e più indietro che potete, e
poi piegatevi in avanti e in basso, finché le dita delle mani tocchino quelle
dei piedi, senza però flettere le ginocchia.
Cominciate l'esercizio mettendovi a gambe divaricate: toccate la testa con
ambedue le mani, e guardate in alto, piegandovi all'indietro più che potete,
come è indicato nella prima delle tre figure a destra.
Se, come vi ho già consigliato, volete unire la preghiera all'esercizio, dite al
Signore, mentre guardate in alto e bevete l'aria pura che Egli ci dona: «io sono
tuo da capo a piedi». Poi distendete le mani più in alto che potete, espirate
contando le volte che avete ripetuto l'esercizio, e piegati lentamente in avanti
e in basso, con le ginocchia tese, fino a toccare le dita dei piedi con quelle
della mani.
Nel piegarvi sulla vita, non incurvatela in fuori, a gobba, ma in dentro. Poi,
mantenendo sempre le braccia e le ginocchia tese, sollevate gradatamente il
corpo, riportandolo alla primitiva posizione, e ripetete tutto l'esercizio per
dodici volte.
Lo scopo di questo movimento non è però quello di arrivare a toccarsi i piedi,
ma di massaggiarsi lo stomaco e l'addome. Perciò, anche se non arrivate a
toccarvi le punte dei piedi, non sforzatevi per riuscirci a qualunque costo, e
soprattutto non piegate troppo bruscamente e non permettete che qualcun altro vi
sforzi a piegarvi di più. Il valore dell'esercizio sta tanto nel movimento verso
il basso quanto in quello verso l'alto.
6. Per le
gambe, i piedi e le dita dei piedi. Stando a piedi nudi, mettetevi in
posizione di «attenti». Portate le mani ai fianchi, poi, stando sulla punta dei
piedi, portate le ginocchia in fuori e piegatele lentamente fino a trovarvi
gradatamente accoccolato, e sempre con i calcagni sollevati da terra.
Sollevate poi lentamente il corpo, e tornate nella primitiva posizione. Ripetete
per dodici volte.
Tenete il corpo ben eretto e la vita incavata. Inspirate dal naso quando il
corpo si solleva, ed espirate dalla bocca, contendo il numero del piegamento,
quando il corpo si abbassa. Il peso del corpo dovrà gravare per tutto il tempo
sulle dita dei piedi, e le ginocchia dovranno restare sempre un po' aperte in
fuori, allo scopo di poter conservare più facilmente l'equilibrio. Mentre
eseguite l'esercizio, ricordatevi che è destinato a rinforzare le cosce, i
polpacci, e le dita dei piedi, e contemporaneamente lo stomaco e l'addome;
perciò se lo ripetete a parecchie riprese durante il giorno, nei momenti d'ozio,
ne avrete un grande vantaggio. A questo esercizio, che vi fa stare
alternativamente diritti in piedi, o accosciati, potrete collegare il pensiero
che - siate in piedi o seduti, al lavoro o in riposo - vi terrete sempre su
(come fanno le mani che tenete sui fianchi), per fare in modo da compiere solo
ciò che è retto e giusto.
Tutti Questi esercizi non vanno semplicemente intesi come un modo di passare il tempo, ma sono realmente di aiuto per diventare uomini forti e robusti.