Nodi e Legature

Nodi

Una corda ha sempre la tendenza a disfarsi (cioè i trefoli si allentano naturalmente), a meno che le sue estremità non siano fermate, senza di che diventa presto inutilizzabile.

Per fermare le estremità di una corda ci sono tre soluzioni:

  • Piombatura con lo spago;

  • Piombatura a trefoli (o intrecciata);

  • Piombatura a turbano (o arricciata).

 

  • Piombatura. - Usa una corda sottile. Applica un cappio alla corda da fermare, gira intorno in spirali combacianti e serrate (attenzione alla partenza, guarda lo schizzo). Quando hai fatto una ventina di spirali, passa il capo della cordicella nel cappio e tira il capo libero di questo, fino a farlo rientrare sotto le spirali. A questo punto taglia l'estremità.

  • La piombatura intrecciata (vedi tavola).

  • La piombatura arricciata (vedi tavola). È più solida di quella intrecciata.

Prima di proseguire nella questione dei nodi, vorrei che tu sapessi che una corda esige grandi cure se vuoi che duri e non si sfilacci.

Non solo bisogna verificarne spesso i capi per assicurarsi che i nodi che li fermano non abbiano bisogno di essere rifatti, ma bisogna conservarla solo arrotolata, in luogo asciutto. Di tanto in tanto, quando non serve, bisogna controllarne le condizioni e metterla all'aria.

Detto questo, vediamo ora i nodi più utili. Si classificano secondo il loro uso, in modo che, quando si presenta la necessità, tu abbia sempre una o più soluzioni possibili

Distinguiamo perciò:

  • i nodi di congiunzione: quelli che servono per unire due corde.

  • I nodi di ancoraggio: quelli che servono a fissare una corda ad un supporto fisso: un palo o un oggetto o una persona da tirare o da calare.

  • I nodi da costruzione: così chiamati perché servono a riunire i diversi pezzi di legno in un qualsiasi lavoro di pionieristica.

  • Ci sono infine altri nodi che servono a diversi usi: trecce, teste di Turco, ecc... Ed ecco questi nodi. Non occorre che tu li impari tutti in una volta.

Nodi di congiunzione

Sono numerosi. Conosci già il nodo piano, ecco il nodo della rete o del tessitore. Questi sono del resto i più semplici e quelli il cui uso è più comune. Devi usarli sempre quando hai due corde da unire, se ti è possibile.

Conosci anche il nodo del pescatore, il suo uso è particolare.

Quando devi trattare con corde grosse questi nodi non sono pratici, fai allora un nodo “Carrick”.

Quando devi unire i due capi di una stessa corda per un uso durevole, fai un “intreccio”. Esso ha il vantaggio di mantenere la corda allo stesso diametro il che è necessario in parecchi casi, per esempio quando deve passare nella scanalatura di una puleggia.

Quando devi “afferrare” una corda grossa con un'altra molto più piccola, puoi fare un “nodo di zampa d'oca”.

Per fare un intreccio ti occorre un arnese appuntito (vedi tavola) o il punteruolo di un coltello. Ricordati che un intreccio non è buono se non e stretto. Bisogna stringere bene i trefoli a mano a mano che si avanza.

Impara a fare la piombatura ad occhiello. Esso serve a terminare un laccio.

Nodi di ancoraggio

Ne conosci già due:

1° il nodo parlato semplice (del barcaiolo).

Il nodo a bocca di lupo.

Il nodo parlato è quello più semplice, il più veloce ed il più usato dei nodi di ancoraggio.

Eccone altri:

Nodo a legno semplice. - Per trascinare una trave. Deve sopportare una trazione continua. Si disfa facilmente.

Nodo a legno doppio. - Stesso uso del precedente, si disfa meno facilmente, ma è più solido.

Nodo dell'ancora. - Solido. Insensibile al movimento di va e vieni e perciò utile per ormeggiare un canotto.

Nodo galera. - Serve per costruire delle scale di corda, molto rapido. Attenzione quando ne fai uso che la trazione deve venire dal capo libero del cappio.

Nodo a otto. - Serve pure per le scale di corda. Può servire anche a fermare una corda che passa per una piccola apertura, a fermare un anello che scorre lungo una corda, ecc...

Lo si usa a volte come scorsoio per fare dei pacchetti.È difficile da disfare.

“Su cappio di galera”. È un cappio ripiegato su se stesso intorno ad un supporto e fermato per mezzo di un bastoncino. Il nodo serve a sospendere un corpo tenuto da una corda i cui due capi sono legati intorno a quel corpo...

“Incappellatura”. Serve a fissare un palo.

“Il nodo di cavezza (o a pugno)”. Presenta la particolarità di essere fatto senza i capi. della corda. Serve nelle cordate di montagna. Gli alpinisti che sono alle estremità della cordata fanno un nodo a sedia semplice, quelli al centro fanno il nodo di mezzo (centro della cordata).

“Il nodo di alaggio”. - Ha la stessa particolarità del precedente: si fa senza i capi della corda. Serve a fare dei cappi lungo la corda bisogna tirare, in modo che le persone che devono tirare possano attaccarsi.

Legature

Ci sono le legature per allungamenti e le legature propriamente dette. La legatura di giunzione (o diritta) serve a riunire due bastoni o due travi che lavorano l'una nel prolungamento dell'altra (vedi disegno).

Quanto alle legature propriamente dette si distinguono: la legatura quadrata e la legatura a croce.

Legatura quadrata (vedi disegno): incomincia e finisce con un parlato.

  Legatura a croce (vedi disegno).

Qualsiasi nodo da costruzione esige molta cura perché ne può dipendere la sicurezza di un lavoro e perfino una vita umana. Deve essere ben tirato e i giri di corda ben uniti e stretti.

Non fare mai uno di questi nodi con corde troppo grosse o nuove, perché con simili corde non è possibile stringere sufficientemente.

Ricorda che una legatura non diventa più solida se ha più giri di corda, in genere ne bastano tre o quattro.

Nodi vari

“Gamba di cane” (Margherita). Serve ad accorciare una corda quando la trazione è continua. Di uso frequente al campo per accorciare i tiranti di una tenda.

“Nodo del cappuccino”. Serve per fare una corda a nodi e anche per impedire ad una corda di passare per un buco.

“La treccia”. Fatta con lacci di cuoio serve per fare delle corregge per attaccare coltelli, borsellini, ecc...

“La testa di Turco” .Serve per fare anelli da fazzoletti con spaghetti di cuoio.

Come regola generale non imparare i nodi con degli spaghi, ma con delle corde.

Non accontentarti di sapere fare meccanicamente il nodo quando te ne dicono il nome, ma sappi, anzitutto, fare il nodo che occorre e nel posto che occorre.

Durante un salvataggio nessuno ti domanderà se il tuo nodo è a sedia doppia o a sedia inglese, ma che sia fatto rapidamente, solidamente, che risponda esattamente al suo scopo e che si possa disfare facilmente dopo l’uso.