Congelamento ed assideramento
Il prolungato raffreddamento di un'area
corporea a temperatura inferiore ai 2-3°C può determinare lesioni gravi e
irreversibili dei tessuti che prendono il nome di congelamento.
L'eccessiva esposizione dell'intero organismo, magari scarsamente protetto, a
temperature capaci di raffreddarlo sotto i 34-35 °C (la normale temperatura
corporea e fra i 36 e i 37 gradi), può provocare un grave stato di malessere
generale, capace anche di condurre a morte, che va sotto il nome di
assideramento.
Chi presta il primo soccorso a questi infortunati, il cui numero è in aumento
con la grande popolarità degli sport invernali, può fare molto per salvare un
arto congelato o addirittura la vita di un assiderato.
Il congelamento
Mani e piedi sono le sedi più spesso coinvolte perché più periferiche;
naso e orecchie perché sono di solito scarsamente protette (importanza della
prevenzione!).
I tessuti congelati (le dita, l'intero piede) sono freddi al tatto, pallidi,
grigiastri, duri alla pressione, tanto più quanto il congelamento interessa
anche gli strati più profondi.
Il paziente lamenta intorpidimento, sensazione di punture, bruciori e
formicolii.
Il primo soccorso
1. Togliete, anche tagliandoli, gli indumenti bagnati
e che stringono (compresi scarpe, calze e guanti);
2. avvolgete l'infortunato in una coperta, dal momento che
spesso coesiste un certo grado di assideramento; date da bere liquidi caldi non
alcolici;
3. riscaldate rapidamente la parte congelata immergendola in
acqua calda a 42°C (termometro!) agitate l'acqua e mantenetene la temperatura
per 20-30 minuti, o fino a che la parte congelata ritorna rosea. I1
riscaldamento causa dolore e bruciore. Riscaldamenti più graduali o più
violenti, come quando si usa il calore del fuoco, frizioni con acqua e ghiaccio,
massaggi o altro, sono meno efficienti, provocano danni ai tessuti e vanno
quindi evitati. L'attività fisica è controindicata;
4. l'area corporea "scongelata" deve essere accuratamente
protetta dal freddo e dai traumi: se l'infortunato è in un ambiente ben
riscaldato la cosa migliore è lasciarla scoperta altrimenti avvolgerla
delicatamente in falde di cotone e in indumenti pesanti; va inoltre sollevata
rispetto al corpo che deve restare steso a letto o su una barella fino al
soccorso in ambiente medico.
E' assolutamente necessario, onde evitare danni maggiori, che
dopo questo trattamento la parte infortunata non sia più esposta a temperature
che ne possano determinare nuovamente il congelamento.
E' perciò preferibile dilazionare il trattamento a quando l'infortunato sarà
stato trasportato in un luogo sicuro (o gli potrà essere assicurato un trasporto
ben protetto), anche se ciò può dover significare, ad esempio, camminare a lungo
con il piede congelato.
L'assideramento
Fra le cause più frequenti, oltre all'esposizione del corpo non
protetto a ghiaccio o neve, vi è anche l'immersione in acqua a temperature
prossime allo zero.
I1 paziente assiderato è quasi invariabilmente confuso, incoerente, agitato o
soporoso fino al coma grave. Inoltre ha la cute grigiastra, le labbra e le
unghie di colorito bluastro (cianosi). In presenza di disturbi modesti può non
venir spontaneo di pensare all'assideramento, tuttavia se la temperatura rettale
è inferiore a 35°C la diagnosi è molto probabile. La temperatura in questi casi
deve essere misurata solo per via rettale, perché nelle altre sedi non è
attendibile.
Più bassa è la temperatura dell'infortunato, più gravi sono la sue condizioni e
in tali casi incombe il rischio dell'arresto respiratorio o cardiaco; ricordate
che i normali termometri non misurano temperature più basse di 35 °C.
Il primo soccorso (quanto più possibile
immediato)
1. Togliete tutti gli indumenti bagnati;
2. se il paziente è appena collaborativo, fategli bere liquidi caldi in
abbondanza, non alcol;
3. avvolgetelo in coperte calde; la comparsa dei brividi è un segno di successo
nella terapia, perché questi generano calore e accelerano il raggiungimento
della normale temperatura corporea;
4. se l'assideramento è grave (la temperatura corporea può essere inferiore a
28°C) è necessario riscaldare anche attivamente l'infortunato con un bagno di
acqua calda (42 °C) od anche con una termocoperta. E' raccomandabile la presenza
di un medico;
5. se compaiono segni di rallentamento marcato della respirazione eseguite la respirazione artificiale; sorvegliate
anche il polso tenendovi pronti all'evenienza di un arresto cardiaco;
6. trasportate l'infortunato quanto prima in un pronto soccorso medico.
Prevenzione delle lesioni da freddo
Gli indumenti devono essere adeguati alle temperature che si
incontreranno; devono essere caldi, non bagnati, preferibilmente in più strati
(anche le calze); l'indumento più esterno dovrebbe essere a prova di vento, dal
momento che quest'ultimo gioca un ruolo importantissimo nel raffreddare
l'organismo.
In situazioni di intenso freddo o di ghiaccio sarebbe molto opportuno portare in
un sacchetto di plastica un cambio asciutto, con il quale sostituire al più
presto eventuali indumenti bagnati il bagnato infatti è un fattore che
predispone al congelamento. Nelle situazioni di pericolo ricordatevi di
mantenervi il più possibile caldi, asciutti e in movimento.
Bisogna inoltre evitare posizioni che comportano intorpidimento di qualche parte
del corpo, o vestiti troppo stretti; è necessario muovere le dita delle mani e
dei piedi per mantenere la circolazione; tabacco e alcolici non solo non
proteggono dal congelamento, ma lo possono favorire.