Ustioni e causticazioni

Sono le lesioni della cute e dei tessuti sottostanti provocate dal calore. Questo può raggiungere la cute sotto forma di raggi termici come nell'esposizione al sole o mediante contatto con liquidi bollenti o fiamme, o ancora per effetto del passaggio di corrente elettrica ad alta tensione (folgorazione). Anche sostanze chimiche che "bruciano" come acidi (acido muriatico, solforico, ecc.) o alcali (soda, ammoniaca ecc.) possono determinare, a contatto della cute, lesioni gravi che assomigliano molto alle ustioni e si chiamano causticazioni. Il calore eccessivo determina la morte delle cellule a partire dagli strati più superficiali e a seconda della profondità cui è giunto il danno si distinguono le ustioni di primo, secondo e terzo grado.

Saper riconoscere il grado delle ustioni e importantissimo (vedi tabella).

USTIONI DI :

1° GRADO

2° GRADO

3° GRADO

Aspetto della superficie ustionata Secca, arrossata Bolle (flittene), oppure superficie umida quando la bolla si è formata e subito si è rotta Pallida senza bolle
Sensibilità Dolore intenso Dolore intenso La superficie ustionata è insensibile per lesione delle fibre nervose del dolore
Cause abituali Esposizione al sole o contatto con corpi modicamente caldi Esposizione ai liquidi caldi o fiamma per breve tempo. Prolungata esposizione a liquidi caldi o fiamma, folgorazione
Guarigione Spontanea in 3-6 giorni Spontanea in 10-30 giorni Richiedono di solito intervento chirurgico.

Si deve tener presente che spesso coesistono nello stesso ustionato, ustioni di diverso grado. Oltre alla profondità del danno, bisogna valutarne l'estensione con l'aiuto della tabella che esprime la percentuale di superficie corporea corrispondente alle varie zone del corpo (riferita ad un ragazzo di 10-14 anni).

ZONA CORPOREA

% DELLA SUP. CORPOREA TOTALE

Testa

11 %

Collo

2 %

Superficie anteriore del tronco

13 %

Superficie posteriore del tronco

13 %

Natica

2,5 %

Area genitale

1 %

Braccio

4 %

Avambraccio

3 %

Mano

2,5 %

Coscia

8,5 %

Gamba

6 %

Piede

3,5 %

Tutte 1e ustioni di III grado, quelle di II grado che interessano più del 10% della superficie corporea oppure coinvolgono zone particolarmente delicate come gli occhi, le orecchie, il volto, le mani o i piedi (usare il buon senso!!!) necessitano urgentemente della cura di un medico; meglio ancora è provvedere al trasporto in un ospedale. Le ustioni di II grado meno estese necessitano di regola anch'esse della visita, ma non urgente, del medico, salvo che non siano molto limitate (usare il buon senso!!!).

Il primo soccorso di un ustionato è allontanare dal corpo la sorgente di calore: spegnere gli abiti in fiamme rotolando l'ustionato per terra e avvolgendolo in una coperta o tappeto, togliere rapidamente i vestiti imbevuti di liquidi bollenti, interrompere il contatto elettrico in caso di folgorazione, senza toccare direttamente il folgorato (vedi folgorazione). Poi:

definite rapidamente il grado ed estensione dell'ustione;

le ustioni di I grado di solito non richiedono trattamento. Può essere utile l'applicazione di pomate adatte;

nelle ustioni di II grado l'applicazione immediata di ghiaccio o impacchi di acqua fredda mantenuta per 20 minuti è utile a ridurre il dolore;

lavate abbondantemente l'ustione per allontanare i detriti con un disinfettante non alcolico;

le bolle possono essere lasciate integre. Le più grandi conviene che siano punte con un ago sterilizzato alla fiamma;

coprite l'ustione con garza grassa o non aderente, al di sopra della quale ponete abbondanti garze o cotone. La medicazione deve essere fermata con cerotti se è poco estesa, o meglio fasciate con una benda;

le ustioni che necessitano di trattamento medico devono essere solo temporaneamente coperte con garze pulite imbevute di acqua;

le ustioni estese (II e III grado superiori al 10% della superficie corporea) possono determinare gravissime disidratazioni: è bene far bere abbondantemente (acqua con un cucchiaino da tè di sale da cucina per litro) in attesa dell'arrivo in ospedale;

la medicazione deve essere rifatta ogni due giorni mettendo a nudo la cute, disinfettando e ricoprendo nella maniera già detta;

l'evoluzione delle bolle va accuratamente sorvegliata: quando si infettano diventano torbide e giallastre e vanno lacerate per far fuoriuscire il pus; poi medicate come al solito.

Le causticazioni

Le lesioni locali sono di solito equiparabili alle ustioni di II e III grado e presentano caratteristiche simili a queste. La causticazione va lavata molto abbondantemente con acqua per allontanare l'agente chimico prima della medicazione; spesso questo è finito anche sui vestiti che devono essere anch'essi lavati (per diluire il caustico) prima di toglierli.
La causticazione richiede pressoché sempre la visita di un medico; può essere utile il consiglio di un Centro Antiveleni.