Valutazione delle distanze
Con un po’ di esperienza e con molto esercizio, potrai imparare a valutare le distanze a colpo d’occhio. Ricorda, però, che ci sono condizioni che fanno sembrare gli oggetti più vicini, mentre ve ne sono altre che li fanno sembrare più lontane.
Gli oggetti ti sembrano più vicini quando:
Gli oggetti ti sembrano più lontani quando:
Misurazione delle distanze
Il metodo della bussola
Stando su un lato del fiume (punto B) individua un punto evidente
dall’altro lato (roccia A).
Rileva l’azimut della direzione BA (ad es. 120°).
Aggiungi 45° all’azimut della direzione BA (120° + 45° = 165°).
Cammina lungo il fiume perpendicolarmente ala direzione BA tenendo la bussola orientata
verso l’azimut di 165°. Quando con questo azimut riuscirai a vedere nel mirino la
roccia A, fermati. La distanza CB è uguale alla larghezza del fiume.
Il metodo dei millesimi
Per misurare le distanze con una buona precisione, puoi utilizzare
il sistema dei "millesimi".
Il millesimo, o grado millesimale, è l’angolo sotto il quale si vede 1 metro quando
si è alla distanza di 1 km.
Con questo sistema l’angolo gira è diviso in 6400 millesimi, o gradi millesimali
(si indicano con °°).
Se riesci a misurare sotto quale angolo millesimale vedi un certo oggetto del quale conosci le dimensioni (ad esempio una casa), puoi calcolare la distanza che c’è tra te e la casa, applicando la formula seguente:
Ad esempio, se vedi una casa alta 10 metri sotto un angolo di 5 millesimi, questo significa che la casa si trova a 2 km di distanza. Infatti:
Viceversa, se conosci la distanza, puoi calcolare la dimensione dell’oggetto con il calcolo seguente:
Il metodo del cappello di Napoleone
Stando sulla riva del fiume individua un oggetto ben visibile
sull’altra sponda. Inclina il cappellone in modo da traguardare il punto prescelto
con la tesa dello stesso cappellone.
Senza alzare né abbassare la testa, girati su te stesso fino a trovare sulla tua
riva un punto che sia allineato con la tesa del cappellone.
La distanza fra te e questo punto è uguale alla larghezza del fiume.
Il metodo del pollice
Il tuo pollice può esserti molto utile per valutare con buona approssimazione le distanze. Puoi adoperarlo in due modi, uno è valido per distanze inferiori a 3 km, l’altro per distanze maggiori.
Fino a 3 km:
Stendi il braccio con il pollice alzato davanti agli occhi e copri con esso un oggetto che si trovi alla distanza cercata e che sia facilmente valutabile, ad esempio la larghezza di una finestra, la facciata di una casa, ecc. La distanza fra te e quell’oggetto si ottiene moltiplicando per 25 la larghezza dello spazio coperto dal pollice.
Oltre 3 km:
Stendi il braccio con il pollice (oppure con una matita) alzato davanti agli occhi. Traguarda prima con l’occhio destro, poi con il sinistro sempre tenendo immobile la mano. Valuta la distanza tra i due punti traguardati e moltiplica per 9, otterrai la distanza che c’è fra te e i punti traguardati. Esercitati in varie circostanze e su terreni differenti perché se la teoria è semplice non sempre lo è la pratica.
N.B.: Nelle figure non sono rispettate le proporzioni.
Il metodo delle perpendicolari
Individua un oggetto (A) ben visibile sull’altro lato del fiume. In corrispondenza
ad esso, pianta un bastone (B) sulla tua riva.
Cammina lungo la riva, perpendicolarmente alla direzione AB, per una certa distanza,
ad es. 50 metri. Pianta qui un altro bastone (C).
Continua a camminare per una distanza uguale alla precedente (altri 50 metri). Pianta
qui un terzo bastone (D).
Ora cammina perpendicolarmente alla direzione BD. Quando vedrai allineati il bastone
C con il punto A fermati. La distanza DE è uguale alla larghezza del fiume. Se sulla
riva del fiume vi è poco spazio (vedi disegno), puoi percorrere una distanza CD
pari alla metà di BC. In tal caso la distanza DE sarà pari alla metà della larghezza
del fiume.
Il metodo del sasso
Per valutare la larghezza di un corso d’acqua, mettiti sulla
sua riva nel punto O, e lascia cadere un sasso verticalmente nell’acqua.
Se l’acqua è calma, dal punto O dov’è caduto il sasso, partono dei cerchi concentrici
che si allontaneranno sempre più. Segui con gli occhi uno di questi cerchi e, nel
momento preciso in cui esso tocca la riva opposta nel punto K, cerca il punto M
in corrispondenza della riva lungo la quale sei tu. Misura la distanza OM, essa
sarà uguale alla distanza OK.
La stadia
La stadia è uno strumento molto semplice che serve per misurare
le distanze.
Essa si compone di un pezzo di cartoncino o di legno di forma rettangolare, nel
quale è intagliato un triangolo isoscele, come in figura.
Uno spago, da tenere fra i denti, ti consente di tenerla sempre alla stessa distanza
dai tuoi occhi. Per usare questo strumento devi graduarlo. Per fare ciò, vai con
un’altra persona di altezza media (circa m 1,70) in aperta campagna e mandala successivamente
a 100 metri, a 150 metri, a 200 metri, ecc.
Ogni volta osservala fra quali punti del triangolo vedi compresa tutta la persona
e segna su quei punti la distanza (in metri) a cui si trova la persona.
Una volta che hai graduato la stadia, quando vuoi misurare una distanza, guarda
una persona attraverso il triangolo, facendo muovere lo strumento da una parte o
dall’altra finché vedi la persona compresa all’interno del triangolo: la distanza
riportata sul triangolo è la distanza cercata. La stadia serve solo per la persona
che l’ha graduata, quindi ognuno deve averne una per sé.
La stadia millesimale
Per misurare gli angoli millesimali in maniera precisa, puoi
fabbricarti unna stadia millesimale.
Prendi un doppio decimetro, lega ad esso una cordicella e fai un nodo all’altro
capo della cordicella in maniera che la distanza fra il nodo e il doppio decimetro
sia di 50 cm.
Tendi la cordicella, tenendo il nodo fra i denti, in questa maniera
manterrai il doppio decimetro sempre alla distanza di 50 cm dai tuoi occhi.
Se tieni tesa la cordicella, le graduazioni del doppio decimetro coprono gli angoli
seguenti:
se non hai il doppio decimetro, puoi utilizzare la tua mano,
ponendola davanti agli occhi con il braccio teso.
Nella figura puoi vedere quanti gradi millesimali copre approssimativamente ciascun
dito.