Crociera nel Mediterraneo : Spagna,Tunisia,Malta,Sicilia

Periodo :   Luglio 2007   ( 7 giorni ) 

Partecipanti : 4  

Organizzazione : Crociera

Mezzi di Trasporto :  Nave, taxi, autobus

Itinerario :  Civitavecchia, Savona, Barcelona, Palma di Maiorca, Tunisi, Malta,   Palermo

 

                                   

 

   Racconto del viaggio  

Anche se la crociera viene considerata spesso un'avventura comoda, mi sento stimolato  a raccontare le cose belle  e quelle meno belle che questo viaggio ci ha riservato, come da sempre è caratteristica di questo sito.   Inoltre nonostante l'aumento dei racconti di viaggio che si trovano sul web, ho notato che ci sono poche documentazioni su un tipo di vacanza , il cui esito potrebbe  sembrare scontato!

Anche se in questo caso può essere un compito difficile,  provo come sempre  a raccontare questa esperienza come viaggiatore e non come turista, anche se a volte è davvero difficile immedesimarsi nella parte.

Per la prima volta nella vita, scegliamo di fare una esperienza di crociera, con una delle più note compagnie da crociera;  io incallito sostenitore dei viaggi "Fai da te", parto come al solito assieme alla mia compagna e due dei nostri genitori un pò più sù con l'età, nella speranza che questo sia un viaggio interessante ma nello stesso tempo rilassante e non troppo faticoso. 

                                                              

Ci facciamo accompagnare  curiosi e contenti al porto di Civitavecchia  che in quanto ad informazioni sull'imbarco lascia un pò a desiderare, sbagliamo una svolta e dobbiamo fare un  giro lunghissimo attorno alla cittadina.  Al secondo tentativo ci indoviniamo e finalmente ci troviamo di fronte alla splendida e mastodontica nave che sarà la nostra dimora per una settimana, che meraviglia!!   Il check-in è snello e veloce, l'accoglienza funziona bene, inoltre avviene tutto sotto un grosso capannone con aria condizionata che evita qualsiasi piantonamento sotto il sole cuocente di luglio!

Salpiamo! ci schedano e ci consegnano una tessera personale per poter fare tutti i pagamenti a bordo evitando così la circolazione di denaro liquido, un'ottima idea soprattutto per coloro che non cadono facilmente in tentazioni!   Saliamo al decimo piano dove si trovano le nostre cabine tipologia "interna" ma categoria più rifinita rispetto a quelle di base,  anche se non possiamo ammirare il panorama esterno, non danno un senso di oppressione,  sono molto ben rifinite, i letti comodi e c'è tutto quello che serve, compreso televisione satellitare e phon !!

Malta

Cominciamo ad assaporare la cucina prima con un buffet e poi la sera al ristorante, in entrambi  mangiamo  tanto e bene,  dopo la cena ispezioniamo un pò la nave e ci rendiamo conto di quanto sia grande, centinaia di cabine che ospitano migliaia di persone, tantissimo personale a bordo veloce ed intraprendente, poi ci facciamo un giro per i  locali presenti,  piano bar, discoteche, casinò, slot machine, intrattenimenti vari , ma personalmente preferisco da subito gli ambienti più tranquilli e meno affollati.

Dormiamo bene, i letti sono molto comodi e al mattino ci ritroviamo nel porto di Savona, proprio di fronte alla storica torre di Leon Pancaldo , simbolo della città, che guarda il mare, anche qui c'è l'imbarco di altri passeggeri e lo sbarco di quelli per cui termina la crociera.   A Savona preferiamo rimanere in nave ,  sfruttando la giornata per conoscere le varie attività e goderci il relax a bagno delle piscine, le più interessanti sono quelle a idromassaggio dove mi immergo appena possibile, il problema è che spesso sono piene di gente.

Sfruttiamo anche la palestra che si rivelerà di aiuto per compensare le mangiate di cibo durante i più impensati  orari della giornata, in effetti credo che sia difficile per tutti tornare a casa con lo stesso peso di quando ci si è imbarcati!

Nel pomeriggio si salpa e vedere questo grosso giocattolo effettuare le manovre della partenza è davvero uno spettacolo!   Navighiamo verso la Spagna, passando in tarda serata di fronte alla costa Azzurra, i riflessi del sole dentro il mare creano una splendida atmosfera di viaggio.  

                                                                              

Al mattino ci svegliamo per una abbondante colazione al buffet, dove gradisco sempre più della frutta fresca molto buona e sperimentiamo il footing sul ponte della nave, da raccomandare è il cappello sulla testa e la crema sulle spalle, perche oltre a correre ci si cuoce, comunque il vento in alto mare, aiuta molto.

Il ponte della nave, durante la navigazione è sempre affollato di gente che gira o che prende il sole ed è decisamente il punto peggiore per poter trovare un pò di tranquillità, poi con il caldo di luglio!!.

Arriviamo a Barcelona.   Per me questa è la terza volta che la visito, l'ultima era stata nel 1995 , durante il tour della Spagna , chissà se sarà cambiata dopo dodici anni ??

Il porto è molto grande, ci prepariamo a sbarcare per la prima volta, ripassiamo in fretta qualche parola di spagnolo  e poi  caliamo fino al piano zero per l'uscita.  Fuori fà caldo, siamo proprio alla metà della giornata, il tempo a nostra disposizione per vedere la città è poco, circa 4 ora, quindi dobbiamo fare delle scelte.

Optiamo per una visita alla Sagrata Famiglia e poi per una imperdibile passeggiata alle Ramblas, soprattutto per i miei compagni di viaggio che a Barcelona non ci sono mai stati.  Troviamo subito un taxi e contrattiamo alla tariffa di 20 euro, per farci portare di fronte alla chiesa.  Scendiamo nella piazza antistante, l'ambiente mi sembra più turistico rispetto a quello che mi ricordavo quando la visitai, mentre il progetto di Gaudì ha fatto sicuramente molti passi in avanti grazie ai fondi ricavati con le offerte dei visitatori, ma sembra che la strada sia ancora lunga.

All'interno , colpisce lo slancio della cattedrale verso il cielo, mentre sotto si lavora continuamente come in un normale cantiere. Per finire visitiamo anche il museo, molto interessante con foto di epoche passate e presenti.

Riprendiamo il taxi e sotto un sole cuocente ci facciamo portare alla Plaza de Catalunia , dalla quale cominciamo la nostra discesa in una affollatissima Ramblas.   Nonostante sia piena di gente , il paseo ha sempre il suo fascino, i grossi alberi ci aiutano a sopportare l'alta temperatura del primo pomeriggio,  sempre presenti sono gli artisti, i pittori, i venditori di uccelli e di souvenir artistici,  questi ultimi  mi danno la sensazione che Barcelona stia diventando sempre più la città del Gaudì,  il suo stile di avanguardia , tipicamente Catalano, lo si ritrova sempre più spesso anche nei piccoli particolari.

Torniamo sulla nave, dopo un pò di relax, ci sediamo nell'elegante ristorante per cenare, il cibo è buono e vario, i piatti sono serviti alla carta , sono previste varie portate , la cucina piuttosto raffinata e ben presentata; purtroppo a fine cena ,guardando i tavoli   non è difficile rendersi conto che tanta buona roba avanza e finisce nell'immondizia!!

Dopo cena ci svaghiamo un pò per i lunghi corridoi,  nonostante ci sono migliaia di persone a bordo , difficilmente si trovano affollamenti nell'interno, a parte qualche punto critico e qualche fila davanti ai megagalattici ascensori da alcuni dei quali si ammira anche il panorama,  il traffico pedonale scorre bene!

Savona

Barcelona

Barcelona

Palma-Illetas

Tunisi

Tunisi

Sidi-Buo-Said

Malta

Il mattino seguente siamo a Palma de Mallorca, anche questa una mia vecchia conoscenza, l'ultimo mio approdo fù nel 1994, (vedi racconto) all'insegna del divertimento,  scendiamo nel porto della capitale, quieto e luminoso,  è abbastanza presto e la città sembra ancora dormire.

Riconosco subito il forte colore verde mediterraneo che si stacca dal blu del mare , il cielo è azzurrissimo e il clima meraviglioso cosi come mi ricordavo, un'aria fresca e leggera ci mette subito a nostro agio.  Prendiamo un taxi e avendo solo mezza giornata a disposizione, optiamo per un bel relax al mare anzichè per giri culturali che di certo non mancherebbero.

Ci facciamo portare ,dietro consiglio del simpatico Francisco a Illetas, a ovest di Palma città, in una splendida piccola caletta .  Scendiamo in spiaggia e mettiamo i piedi su una splendida sabbia bianca, siamo praticamente soli, assieme a quattro ragazzi mattinieri, d'altra parte qui si vive molto la notte , come ben ricordo!

Ci appropriamo di un ombrellone ancora chiuso e di due lettini, poi dopo poco giunge il guardiano che non è di tante parole, ci dice che dobbiamo andare via o pagare, inoltre ci fà capire che non sà una parola di   italiano.

Paghiamo il conto di 8 euro,  che non è così tanto considerando che siamo in un posto davvero singolare, poi  pensando agli stabilimenti italiani che ci applicano prezzi esagerati da finti vip , possiamo dire che la spesa è ben giustificata!

Il mare è stupendo, l'acqua verde smeraldo, pulitissima e piuttosto calda, fa venir voglia di stare sempre a mollo; dopo un pò la quiete viene spezzata dall'approdo di due grossi catamarani dai quali si tuffano una ventina di persone.

Fiduciosi, nell'attesa che torni Francisco a riprenderci, facciamo due passi  nelle vicinanze, sopra la baia compaiono delle splendide ville ornate di fiori e bouganville, ci sarebbe piaciuto fermarci qualche giorno, ma il tempo è poco ed ecco così che compare puntuale il nostro simpatico taxista.  Durante il viaggio di ritorno parliamo di questa splendida isola e dei periodi migliori per poterci tornare e godere  del suo mite clima non solo nei mesi tipicamente estivi.  

Torniamo a bordo, sperimentiamo la palestra per fare un pò di attività fisica, mentre il mare diventa mosso e si fà sentire spingendo in su e in giù la mastodontica nave, che  nonostante le grandi dimensione non può nulla contro la potenza della natura! Stasera si balla!

 Per fortuna il movimento termina dopo circa un'oretta; D'altra parte stiamo tagliando il Mediterraneo proprio nella sua metà, in pieno mare aperto , sul nostro orizzonte non ci sono più terre, ma solo il blu del mare!    Ad un certo punto della tranquilla navigazione  si avvertono però sette fischi continui e uno lungo finale, ci mettiamo un pò in ansia ma presto scopriamo che si tratta dell'esercitazione di abbandono della nave prevista e obbligatoria per tutti i passeggeri , io e la mia compagna ci precipitiamo sul ponte come da protocollo, ma non vediamo i nostri compagni di viaggio piu anziani ... aspetta aspetta finalmente arrivano a destinazione lenti lenti quando ormai è tutto finito ...  per fortuna che era solo una simulazione!!

Ci godiamo la prima cena di gala, ci dovrebbe essere anche il  comandante che però non riusciamo a vedere, probabilmente ha mangiato durante il primo turno, noi invece apparteniamo per scelta al secondo, che ti dà un pò più di tempo da dedicare alle escursioni.

Poi finita la buona cena , gironzoliamo per i piani della nave e ci vediamo uno spettacolo all'interno del teatro. Quest'ultimo è una struttura  davvero colossale, elegante e rifinito, forse neppure a Roma ne ho visto uno così grande!                              

                                                             

 

Ci svegliamo e siamo in navigazione verso l'Africa, la temperatura si fà più calda, come si poteva prevedere, ma è sopportabile,  intanto si comincia ad intravedere la punta nord della Tunisia, siamo molto emozionati, anche perche i nostri parenti non hanno mai toccato il continente ,  per me è invece è  la prima volta per il nord Africa.

Mentre la costa si avvicina, intravediamo un paesaggio arido e desertico ma con belle tonalità marroni, dalle quali spiccano  nuclei di casette bianche; oltrepassiamo la zona di Bizerte e ci avviciniamo sempre più alla meta. A bordo invece va in scena una cosa già programmata, ovvero "la sagra della porchetta";  Nonostante fino ad ora ho fatto elogi alla compagnia e alla nave su cui viaggiamo, in merito a questo avvenimento devo dire che le nostre impressioni non sono state positive.  La sagra è cominciata al suono dell'inno dell'Aida, con una  sfilata di carrelli, su ognuno dei quali compariva un maialino completamente intero che quasi sembrava vivo e che veniva spinto dai camerieri  in una specie di marcia trionfale per tutto il ponte per  poi ovviamente essere tagliato e mangiato.  Nonostante sono un grande degustatore di tutte le carni di maiale, mi è sembrata una scena veramente fuori luogo!

Entriamo nel porto di Tunisi e ci prepariamo a sbarcare,   per la prima volta  facciamo  una gita organizzata prenotata direttamente sulla nave il giorno prima, visto che andare in mezzo alla Kasbah da soli potrebbe creare qualche problema di orientamento, così scegliamo quella che ci porterà ad assaporare il centro storico della capitale , la visita in alcuni souk e per finire Sidi Buo Said, un vivace paesino nelle vicinanze, per un costo di circa 50 Euro a persona.

A ogni partecipante che scende dalla nave gli viene attaccato sulla maglia un numero che indica il bus da prendere , visto che le gite proposte coprono diversi itinerari, il sistema è efficace anche se da viaggiatore "fai da te" questa catalogazione  mi dà un pò fastidio.  Troviamo il nostro pullman alla fine del molo e conosciamo la guida che ci accompagnerà,  è una simpatica ragazza tunisina.

Partiamo verso il centro di Tunisi e mentre osserviamo il panorama su alcuni laghi salati che si incontrano lungo la strada ,  la guida ci racconta  alcune cose sul paese, sulla gente, sul fatto che tra i paesi arabi la Tunisia è uno dei più aperti al cambiamento e alla modernità,  che ha abolito ufficialmente la poligamia e che come già sapevamo le donne rotonde sono sempre molto apprezzate !

In effetti appena entriamo in città, notiamo un'alternarsi tra quartiere più vecchi e tipicamente africani con nuove costruzioni di tipo moderno, sedi di ministeri e istituzioni,   inoltre compaiono spesso ritratti presidenziali e bandiere nazionali anche sui tetti delle case, il che dimostra un certo nazionalismo diffuso.

In gruppo scendiamo dal pullman e ci avventuriamo nella città vecchia, i vicoli passano tra i  muri  bianchi ornati spesso di ceramiche celesti  e bellissimi fiori colorati che conferiscono al posto un carattere proprio e originale.  Pian piano ci inoltriamo nella kasbah, piena di negozi e venditori, si percepisce qualche odore strano , si odono le prime voci dei venditori che ti chiamano e ti propongono qualcosa, a volte sono anche un pò insistenti.

Visitiamo un negozio che vende essenze di profumo da diluire con alcool,  ci dicono che queste sono la base da cui attingono importanti case profumiere e che comperarle a 10 euro a boccetta è un vero affare, così mentre molta gente si invoglia, a me vengono seri dubbi che ho poi confermato quando le stesse le ho trovate in uno stend tunisino in Italia a 5 euro!  D'altra parte avevamo anche il marchio di turisti da crociera....

Poi è la volta dei tappeti, che in effetti sono molto belli e richiedono un lungo lavoro di tessitura, i negozianti ci dicono che quelli tunisini sono molto meglio di quelli persiani, non sò se è vero , però  questi sono forse l'unica cosa che vale la pena comperare, se interessati ad un prezzo probabilmente vantaggioso.

Molto carine sono le terrazze che spesso si possono raggiungere dall'interno delle botteghe, da dove si ammirano bei scorci sul centro storico;  lungo i vialetti invece bisogna prestare molta attenzione poiche c'è molta gente e con la confusione  è facile perdersi, diverse volte ci  è sparito l'intero gruppo di fronte a noi con pochi secondi  di distrazione.

Finito il tempo  a nostra disposizione, purtroppo in gran parte dedicato allo shopping , riprendiamo il pullman e ci dirigiamo fuori città, passiamo vicino alla storica Cartagine e arriviamo nel paesino di Sidi Buo Said che sorge vicino alla capitale.  E' molto carino ma anche molto turistico ci sono tantissimi visitatori, gran parte scesi proprio dalla nostra nave. 

Questo purtroppo è una delle cose che mi infastidisce di questa esperienza di crociera, o si è in grado di andare da soli in giro o si rischia di ritrovarsi inglobati in una massa di turisti connazionali con il numero attaccato sulla maglia, che hanno proprio gli stessi orari e gli stessi itinerari tuoi.

Comunque la cittadina è carina, tutta bianca e celeste, piena di locali e negozi, con stradine in salita.  Siamo assetati e consumiamo un buon tè caldo alla menta, nel quale galleggiano i pinoli, è davvero molto buono e originale, poi fatto un giretto scatta l'ora del rientro, 4 ore di gita sono piuttosto poche per vedere tutto, comunque un' assaporamento di nord africa lo abbiamo avuto.

Il nostro bus ,  fà ritorno verso la nostra colossale nave, nel frattempo la guida  come per l'andata, riprende  a descrivere alcune usanze del paese e arrivati al termine ci ringrazia e ci  augura di rivederci di nuovo in Tunisia per una vacanza più lunga.  A questo punto però gran parte dei partecipanti seduti vicino a noi ha risposto con un coro di Nooo!!!!! ....esprimendo un senso di delusione e disapprovazione verso un paese che certamente è un pò diverso dalle altre tappe di questo viaggio, trattandosi comunque dell'unica meta Africana. 

Non potendomi dissociare da loro.... ho provato un grande senso di vergogna nell'appartenere a una simile classe di turisti ed  ho pensato che probabilmente questa gente non preparata e non consapevole dei posti che visita, a volte dovrebbe rimanere a fare il bagnetto nelle piscine della nave senza scendere mai a terra, così si troverebbero anche meno persone in giro!!

Obbiettivamente la gita è stata un pò tirata e un pò troppo rivolta verso lo shopping, però secondo le mie impressioni è anche vero che in queste città africane è difficile visitare un centro storico senza inevitabilmente finire dentro i tipici souk che spesso occupano proprio le parti più antiche del luogo.   

 

                                      

Con il calare del sole ripartiamo, lasciando l'Africa e ci dirigiamo ancora verso sud in direzione di Malta, mi stò abituando sempre più a questo splendido orizzonte piatto in mare aperto!

Dopo aver navigato tutta la notte , al mattino ci ritroviamo  nel porto della Valetta,  la giornata come al solito è bella , sole alto e splendente che conferisce all’ambiente una splendida luce.  Scendiamo a terra, prendiamo qualche informazione su come muoversi da un uomo in divisa bianca , poi  scopriamo di aver parlato con il capitano della nave che fino ad allora non eravamo mai riusciti a vedere, con il suo accento fortemente meridionale ci indica la direzione da seguire.

 Dopo l’esperienza organizzata in Tunisia, torniamo al “fai da te”,  tra l’altro questa volta ce la possiamo prendere più comodamente visto che abbiamo a disposizione tutta la giornata, il rientro a bordo  è previsto per ore cinque del pomeriggio.

Le nostre donne naviganti comprano subito due bellissimi cappelli bianchi, in stile liberty di altri tempi, ma molto utili per ripararsi da un forte sole che già alle nove del mattino picchia intensamente.   Dal porto prendiamo un autobus pubblico  per evitare una lunga salita a piedi, che  ci porta in cima alla città, esattamente di fronte alla porta di ingresso (il City Gate), di li entriamo nel centro storico della Valetta, città fondata nel 1566 dal Gran Maestro dei Cavalieri Ospitalieri Jean De La Valette. 

L’impatto è molto piacevole, le antiche mura storiche racchiudono curati palazzi e chiese, passeggiamo lungo la strada centrale ricca di storia , è un susseguirsi di stemmi e bandiere con la tipica croce maltese bianca e rossa sempre presente,  qui si affacciano importanti monumenti, palazzi legati alla storia dei cavalieri, chiese e cattedrali, tutti di un colore giallo davvero unico definito per l’appunto “giallo malta”,  inoltre ci sono tantissimi negozi per chi è interessato allo shopping.   

La Valetta

S. Julians

Palermo

Sicilia

Il caldo si fa sentire, puntiamo subito alla prima visita, la “Cattedrale di San Giovanni”,  paghiamo il biglietto e seguiamo le spiegazioni automatizzate in cuffia, scopriamo di essere in un luogo davvero particolare, storico , mistico e affascinante;  oltre a poter dire che questa chiesa è una delle più belle che ho mai visto ( non ha nulla da invidiare alle più conosciute basiliche romane) , la ricchezza di opere artistiche che racchiude, realizzate da grandi artisti rinascimentali, è davvero notevole. 

Una visita della cattedrale aiuta a capire un po’ tutta la storia dei Cavalieri, i quali dopo sei mesi di assedio e di cruenti combattimenti con la flotta e l'esercito del Sultano Solimano il Magnifico, nel 1523  sono costretti ad arrendersi e ad abbandonare l'isola di Rodi, con gli onori militari,  l'Ordine rimane senza territorio per alcuni anni, fino a quando nel 1530 il Gran Maestro Fra' Philippe de Villiers de l'Isle Adam prende possesso dell'isola di Malta, ceduta all'Ordine dall'Imperatore Carlo V con l'approvazione di Papa Clemente VII.   Nel 1565 i Cavalieri, guidati dal Gran Maestro Fra' Jean de la Vallette (che dette il nome alla capitale dell'isola di Malta, Valletta), difendono l'isola più di tre mesi nel corso del Grande Assedio Turco.

I reperti storici che si trovano all’interno sono molti, la mia compagna  è molto interessata alle reliquie di San Giovanni, ma dopo tanto cercare il gentile custode ci dice che sono state portate via, oggi probabilmente si trovano  in Siria !

Dopo questa lunga visita, continuiamo a percorrere il corso centrale, ci troviamo di fronte  al Palazzo del Grande Maestro che oggigiorno ospita gli uffici del Parlamento  Maltese, le fortificazioni per la difesa della città, il Forte di Sant' Elmo  e il Museo di Belle Arti.   Dopo aver fatto uno spuntino, abbiamo ancora qualche ora da spendere sull'isola, e considerando che la giornata è caldissima fermiamo un taxi e ci facciamo portare al mare.

Le spiagge più belle dell'isola si trovano nel nord e sono piuttosto lontane dal capoluogo;  considerando il nostro tempo a disposizione il simpatico taxi-driver ci consiglia di fare un bagno a  San Julians e noi ci fidiamo di lui.

Per fare pochi chilometri impieghiamo quasi mezz'ora, ci spiega in inglese che a quest'ora  c'è molto traffico soprattutto per uscire dalla Valletta, dove risiede la maggior parte della popolazione.

Arriviamo in spiaggia, il posto è bello ma la presenza di grandi alberghi, fà si che che la spiaggia sia molto affollata,  fatichiamo a trovare un posto, alla fine prendiamo ombrellone e due lettini per un totale di 5 euro , alla faccia degli stabilimenti italiani che ti fregano alla grande!!   L'acqua è caldissima, il sole è forte ma il relax dura solo un'oretta,  poiche il nostro amico tassista viene a riprenderci per accompagnarci di nuovo alla nostra barchetta parcheggiata nel Porto Grande, ribattezzato dagli inglesi Grand Harbour!

Prima di risalire , compriamo un cappellino stavolta da uomo  in ricordo di questo splendido posto,  poi dal ponte ci godiamo le ultime immagini dell'isola che sicuramente ha rappresentato una delle mete più belle di questo viaggio;  Vista l'importanza del posto, ci promettiamo di tornare per poter stare  un pò più di tempo e godere degli splendidi colori azzurri del mare, del verde forte degli alberi  e del giallo Malta che difficilmente si riesce a descrivere e per approfondire la sua lunga storia travagliata,  legata all'invasione di tante etnie che vanno dai  fenici ai greci, dai romani ai bizantini, dagli arabi ai famosi cavalieri, da Napoleone agli inglesi, tutti in qualche modo hanno lasciato qualcosa , che oggi ritroviamo in un mosaico di culture.

Dopo un bel bagno nelle vasche idromassaggio poste sulla poppa della nave , dalle quali si può ammirare il panorama, ci accomodiamo per la seconda serata di Gala, tutti vestiti eleganti , assistiamo durante la cena ad uno spettacolo improvvisato dai camerieri, noi abbiamo il nostro  preferito , è molto simpatico, ride sempre, si chiama Faustino e viene dalle Filippine!

E' doveroso fare un elogio a tutto il personale della nave, ci sono tantissimi operatori che si occupano delle camere, della ristorazione, dell'animazione e di tutte le altre attività;  sono quasi tutti asiatici, lavorano tantissimo, giorno e notte, speriamo che siano ricompensati anche economicamente dalla grande compagnia!

                                                   

La navigazione è tranquilla per tutta la notte si vedono le luci della vicina Sicilia ,  passiamo  a largo di Mazara del Vallo, poi di Marsala e a seguire Trapani, finche al mattino ci ritroviamo a nord  nel porto di Palermo che ci aspetta sotto un sole cuocente.

Scendiamo di nuovo dalla nave, muniti di guida e di cappelli  assieme ad un folto gruppo di Siciliani che terminano qui la loro crociera; fà più caldo che in Africa,  appena il tempo di mettere piede in terra di Trinacria che assistiamo ad una scena poco gradevole, alcuni tassisti litigano tra loro venendo alle mani,  per accaparrarsi qualche turista da portare a spasso, noi continuiamo a piedi, ignorandoli,  infastiditi dall'accaduto, ma alcuni di loro ci seguono per decine di metri cercando di convincerci a fare un giro in taxi, la mia impressione è stata che fossero anche un pò ubriachi, alla fine per liberarcene siamo costretti a rispondere male!

Dopo poco però, lungo la Via Crispi che costeggia tutto il porto, ci rendiamo conto che essendo la giornata caldissima, non è il caso di fare troppi chilometri a piedi, soprattutto per i nostri cari compagni di viaggio un pò piu su con l'età;  Così fermiamo un tassista che sembra tranquillo, contrattiamo per il solo viaggio di andata dal porto al Palazzo Reale per 20 euro.

Scendiamo di fronte al monumento ed effettuiamo la visita con la guida,  Palazzo Reale, detto anche  dei Normanni, fù edificato da questi ultimi su preesistenze puniche, romane, bizantine e arabe, sede regale e amministrativa, ma anche di opifici tessili.

Sotto Federico II, ospitò la celebre scuola poetica siciliana e al suo interno si trova la straordinaria Cappella Palatina, fondata da re Ruggero nel 1130 , dove si fusero l’esperienza architettonica fatimida con la sontuosità decorativa dei mosaici bizantini. Oggi è sede dell’Assemblea regionale siciliana.

Facciamo un giro per le stanze, la guida è una giovane ragazza siciliana, che spiega prima in Italiano e poi in un inglese che lascia molto a desiderare, tanto che alcuni turisti stranieri, un pò maleducatamente ridacchiano ad ogni spiegazione.

Usciamo dal palazzo, e visto il caldo bestiale ci rifugiamo sotto l'ombrellone di un bar, prendiamo una granita alla mandorla ma il gusto è ben lontano da quelle che avevo assaggiato a Taormina un pò di anni fà.

Poi proseguiamo per la splendida Cattedrale, che si afferma nel suo stile a metà tra l'europeo e l'arabo, testmonianza del cammino di fede del popolo palermitano e di mille anni della sua storia civile ed artistica, teatro di conquiste e ricostruzioni tra cristiani e musulmani, trasformata in moschea e poi di nuovo in chiesa.

Facciamo qualche foto al suo esterno che è davvero bello e rifinito.  Poi continuiamo sul corso di Palermo e facciamo un pò di spese in alcuni interessanti negozi di artigianato e prodotti siculi, alla fine anche per quest'ultima gita , a scatta il tempo del ritorno, così prendiamo un' autobus pubblico e risaliamo sulla nostra  corazzata.

Approfittiamo per fare l'ultimo bagno del viaggio nelle vasche idromassaggio all'aperto, una cosa adorabile che sicuramente  mi mancherà tanto, anche se per accedere devo sempre attendere le sette di sera, altrimenti sono super affollate di bambini che sguazzano come pesci!  Abbiamo anche  una bella sorpresa, mentre siamo a mollo, a poppa della nave guardando a sinistra ci troviamo vicini ad un'isola,  ragionando tra noi  deduciamo che si tratta di Ustica!

Torniamo nelle stanze, prepariamo le valigie da sbarcare al mattino seguente, poi a testa bassa mi reco a pagare le spese extra consumate con la carta, c'è una lunga fila per chi paga in contanti, ma se hai la carta di credito la cosa è molto più semplice!

Ceniamo e brindiamo per l'ultima serata, si scatena una festa in tutto il ristorante, salutiamo i camerieri e i nostri vicini di tavolo e dopo i vari passatempi del dopo cena andiamo a dormire.

Al mattino cosi come alla nostra partenza , riappare di fronte a noi il porto di Civitavecchia dove termina questa avventura di mare.    

 

Conclusioni

La crociera è un'esperienza di viaggio, sicuramente comodo, può essere rilassante ma a volte anche stressante.  Come ho sottolineato nel racconto, nonostante rimango, un'amante del viaggio "fai da te", anche dopo aver provato questa esperienza,  posso dire che il contatto continuo con il mare, la sua immensità che ti circonda durante il tragitto, l'aria fresca ricca di iodio che continuamente si fà sentire sono forse le cose più belle che mi ha lasciato questo viaggio!   La possibilità di toccare varie terre è interessante, ma devo dire che il tempo è sempre poco  e rende la vita un pò stressante a chi fà crociera per vedere i posti, bisogna stare sempre con l'orologio in vista!

Da preferire sicuramente le formule di viaggio in cui si prevedono soste più lunghe nei posti da visitare,  da evitare se possibile i periodi di alta stagione , sia per un discorso economico legato al prezzo della crociera, sia per godersi la nave senza troppi affollamenti di persone.

Altro aspetto negativo sono gli sbarchi di flotte di turisti , tramite le gite organizzate dalle stesse navi, ciò è una cosa che mi deprime veramente.  Noi abbiamo fatto tutto da soli tranne che a Tunisi, in questo modo anonimo si riesce ad assaporare n pò di piu il posto dove si scende e non si viene assaltati da altrettante flotte di mercanti, procacciatori e venditori di ogni genere.

Comunque la sensazione finale è stata quella di aver passato una settimana molto intensa, dove tutto il tempo è stato sfruttato appieno tra vita di bordo ed escursioni esterne.  

 

Musica: riproduzione strumentale della sigla televisiva  Love Boat       

 Mail :  paolomag2005@gmail.com