Egitto :  Alto Egitto e Mar Rosso                  

 

Periodo :   Giugno-Luglio 2008 (15 giorni)

Partecipanti : 2 

Organizzazione : Tour Organizzato

Mezzi di Trasporto :   Volo , Nave, Pullman, Carrozza

Itinerario :  Luxor , Esna, Edfu, Kom Ombo, Assuan, Lago Nasser, Abu Simbel

                      Karnak, Luxor, Safaga, Marsa Alam, El Naba, Porto Ghalib, Luxor

 

                                

 

Dieci note di viaggio 

 

Leggere un libro di storia prima della partenza, ne vale la pena....

Nei periodi estivi bisogna fare le alzatacce di mattina presto...

Basta una maschera subacquea per vedere cose incredibili...

Le sponde del Nilo valgono da sole l'intero viaggio....

Il tramonto ad Assuan è da godere appieno magari dalla nave....

Attenzione agli autisti, gli egiziani guidano come matti....

Il deserto in cammello o a cavallo è una grande esperienza....

Non perdete la tappa di Abu Simbel è il top di questo viaggio.....

Troppe visite di templi possono creare monotonia....

A Esna c'è un mercato unico e particolare da scoprire a sorpresa....

 

    Racconto del Viaggio

Cercherò di dare utili consigli per un viaggio in questo paese, ma vorrei  raccontare anche alcune impressioni forse scontate e risentite che riguardano la storia e la cultura di questa incredibile terra cercando di non cadere nel nozionismo più puro.

Erano anni che volevamo fare un bel viaggio in Egitto e per vari motivi lo avevamo sempre rimandato.  Non potendolo fare in altri periodi più freschi decisamente più consigliabili  , stavolta decidiamo di partire anche  se è fine Giugno e il clima comincia ad  essere un pò troppo caldo.  Proprio per questo prima della partenza ho faticato a documentarmi per capire se era un viaggio fattibile oppure no, e avevo raccolto testimonianze di opposte idee che mi avevano un pò confuso se partire o no.  Ad opera fatta direi che nella prima metà  di Luglio si può anche viaggiare in Egitto ma sicuramente è sconsigliabile perche le temperature sono davvero eccessive soprattutto all'interno del paese, se si và sul Mar Rosso il vento e il mare aiutano sicuramente. Anche se è una scoperta banale , lo voglio puntualizzare lo stesso.

Considerando la vastità e le ricchezze di questo paese , decidiamo volontariamente di visitare solamente la parte sud , ovvero quello che è chiamato "Alto Egitto" poiche un pò più elevato del resto, una terra legata storicamente al Nuovo Regno dominato soprattutto dai Faraoni Ramessiti.  Per finire poi con un pò di relax nel Mar Rosso sempre nella zone meridionale, per questo scegliamo come località di riferimento Marsa Alam.  Ci lasciamo il Cairo per un'altra occasione più fresca!

Nonostante le mie abitudini di viaggiatore libero, in questo paese il turismo "Fai da te" perde un pò   il senso, è sconveniente e di inutile complicazione, tanto vale godersi l'Africa dalle finestre di un affascinante battello che scorre sul Nilo , dal quale si scorge la vita, i paesi le gente contornata da splendida vegetazione.

Quindi trovo il tour più idoneo  e conveniente e che inoltre non prevede nessun volo interno , il viaggio organizzato da Veratour si svolgerà tutto via terra e via fiume, grazie a una lunga crociera di sette giorni da Luxor ad Assuan , andata e ritorno, con escursioni diluite nel tempo e dai ritmi sicuramente più lenti rispetto alla classica e frenetica "3 notti Cairo e 4 di Crociera" , la cosa mi affascina e mi rende anche più tranquillo!

Partenza da Fiumicino un pò movimentata, ci dimentichiamo i flaconi di creme e saponi nel bagaglio a mano e ni base alle nuove norme 2006  ci mandano indietro, riusciamo a spedire tutto ugualmente ma negli ultimi minuti dobbiamo correre verso il Gate in quanto richiamati per cognome dall'operatore che controlla le carte di imbarco, per poco non perdiamo l'aereo!

Il volo Egipt Air è buono e neanche troppo pieno, ci porta direttamente a Luxor,  nel pomeriggio ci gustiamo il passaggio sul deserto del Sahara e dopo quasi quattro ore raggiungiamo la destinazione.  Sono le ventuno, usciamo dal vettore e veniamo avvolti in una corrente di aria caldissima; io penso subito al domani e mi chiedo cosa ci attende da mezzogiorno  alle tre del pomeriggio, speriamo bene!

Ci trasferiamo subito con il pullman sulla nostra nave da crociera,  si chiama Stephanie, è bella ma sobria, ha uno stile antico ed è tutta rifinita da un legno di colore marrone scuro, tipicamente africano.  La nostra cabina è al quarto piano, siamo contenti poiche è l'ultimo e la vista verso l'esterno  dovrebbe essere  è la migliore. Dopo un breve spuntino e un riposino sul ponte, andiamo a dormire, l'indomani ci attende la sveglia alle 6 del mattino per visitare le Necropoli Tebane, che sono situate come tutte le tombe egizie sulla riva sinistra del Nilo,  quella dove il sole tramonta, così come la vita và a terminare.

Ci svegliamo puntuali ma con un problema, la mia compagna di viaggio non trova più gli occhiali da vista,  un gran bel problema! Non c'è tempo per cercarli , nella speranza che non li abbia lasciati sul ponte la sera prima, usciamo rapidamente per la prima avventura,  conosciamo la nostra guida egiziana, si chiama Atef , parla un buon italiano e il simpatico gruppo di coppie  con cui vivremo tutte le emozioni del viaggio! 

Alle 7, 30 il sole illumina il deserto e gli conferisce uno splendido colore ocra, visitiamo subito la Valle dei Re , un posto quieto , silenzioso e straordinariamente misterioso.  Scendiamo attraverso lunghi corridoi , prima nella tomba di Ramses III,  poi in quella di Sethnakht e infine quella di Sethi II,  ammirando le splendide pitture e sculture che tappezzano i muri.

Pensavo a quali emozioni avranno provato esploratori come Belzoni e Rosellini quando dopo il 1800 hanno scoperto questi luoghi,  qui si capisce quanto tenevano  i re alla vita nell'aldilà, cercare un luogo dove potersi conservare dopo la morte era sicuramente una delle loro principali preoccupazioni.

Oggi le tombe sono tutte mappate e identificate con il KV e un numero a seguire, quella del famoso Tutankhamon ad esempio è la numero KV62, ma per vederle tutte ci vuole tempo inoltre con il biglietto di ingresso se possono visitare solo tre, vietatissimo fotografare e riprendere con la telecamera. 

All'uscita passiamo con il pulmino davanti ad uno strano paese, costituito da squallide case tirate su un pò a casaccio, la guida ci spiega che i proprietari abusivi utilizzano le mura per poter coprire gli scavi all'interno, infatti realizzano dei pozzi nella speranza di trovare qualche tomba o qualche ricchezza sepolta, il problema del saccheggio delle tombe in Egitto è sempre esistito, ora però sembra che questa gente sia stata sfrattata e allontanata dalla zona.

Visitiamo una fabbrica di vasi e monili, realizzati con materiali autentici quali alabastro, graniti e basalti provenienti dalle cave di questo paese, dovunque si compra qualcosa è obbligatorio contrattare, gli euro sono ben accetti , non c'è bisogno neppure di cambiare in lire egiziane, magari è bene portare un bel sacchetto di monete spicce per le mancie.

Ci ritroviamo poi nel Grande tempio di Ramses III, a sentire la guida siamo fortunati , poiche questo posto viene aperto solo in alcune settimane dell'anno, ma per entrare ci costa 20 euro a testa, extra dal nostro "tutto compreso",  a me sembra una mezza sola, per guadagnare un pò di soldi!

Comunque il tempio è notevole e ben conservato, uno dei più importanti dell'architettura religiosa Tebana, cominciamo a sentire la presenza del dio Amon, il sole , poi Iside, Osiride e tutte le altre divinità che ci accompagneranno durante tutto il viaggio. Il tanto temuto caldo intanto comincia a farsi sentire, la temperatura si alza, ma sfruttando l'ombra delle grandi colonne del tempio riusciamo a sopportarlo.

Atef racconta antiche storie legate al tempio, ci spiega alcune immagini qui presenti raffiguranti  dei , re, sacerdoti , animali e donne a proposito di queste ultime ci dice con grande calma e con il nostro stupore che tutt'oggi nell'alto Egitto vengono conservate alcune arcaiche tradizioni per cui se la donna sbaglia a fare qualcosa il suo destino è compromesso, la stessa famiglia la emargina , la caccia via di casa e rischia anche il peggio, cioè la lapidazione evito le mie considerazioni personali !!

Dopo ciò ci dirigiamo verso la Valle delle Regine,  finalmente di fronte a me, appare scavato nella roccia uno dei  monumenti  che più desideravo visitare, ovvero il Tempio della regina Hatshepsut (Deir El-Bahri), dedicato all'unica donna della storia che  divenne Faraone.

Il tempio è esempio di grande perfezione architettonica, inoltre ha una luce incredibile, per raggiungerlo però  dobbiamo fare un pezzo di strada sotto il sole cuocente, forse qui abbiamo raggiunto il massimo delle temperature sopportate, non meno di 50 gradi,  inoltre la struttura è collocata in una specie di gola circondata da alte scarpate rocciose che tendono a fermare un pò il venticello che generalmente è sempre presente. Prima di ripartire da questo luogo memorabile, non potevo non pensare un pò anche ad un triste novembre del 1997 , uno dei primi sconvolgenti attentati terroristici , nel quale persero la vita numerose persone proprio in questo storico piazzale, da allora il governo decise di scortare tutti i turisti che si muovono via terra.

Per finire i celebri Colossi di Memnone, due gigantesche statue sedute, che un tempo vegliavano sul complesso funerario di Amenofi III, uno dei faraoni più pacifici del Nuovo Regno.

Torniamo stanchi e accaldati sulla nave, ma soddisfatti e coscienti di aver aver fatto un salto indietro nel tempo di almeno 3000 anni di storia!  Inoltre una bella notizia , ritroviamo  gli occhiali  dentro ad un armadio della cabina,  evvivaaaa!!

Parte la nave, e il paesaggio si fà subito bello,  una splendida vegetazione appare sulle silenziose sponde del fiume, il verde delle palme, gli asinelli sulle rive e le case di terra conferiscono l'aspetto di un presepe.

In serata arriviamo ad Esna, nota un tempo perche qui si venerava un pesce sacro,  oggi è famosa poiche è il punto in cui il Nilo si chiude , quindi tutti i battelli si accodano in fila per poter passare in un canale, sembra di essere al casello di un'autostrada.  L'aria chi fino ad ora era stata molto pulita , qui prende l'odore di nafta a causa degli scarichi delle navi,  mentre eravamo fermi assistiamo ad una scena da film, veniamo circondati da barchette di legno colorato, guidate da venditori di vestiti, i quali cominciano a lanciare i  loro prodotti dentro delle buste di plastica fino al ponte della nave, poi se qualcuno è interessato butta giù i soldi altrimenti restituisce la merce!

Il giorno seguente ci troviamo a Edfu, uno dei centri più importanti del paese, dove sbarchiamo e grazie a folkloristiche carrozzelle veniamo trainati fino al Tempio di Horus,il dio del cielo, è il più importante di Egitto dopo quello di Karnak, inoltre è perfettamente conservato all'interno del centro storico.  Passiamo tra i piloni, visitiamo i cortili ricchi di sculture e raffigurazioni , la guida ci fà notare le decorazioni tipiche del periodo Tolemaico.

Scappiamo dai venditori che comunque sono meno invadenti di quello che mi avevano detto e risaliamo a bordo, ci godiamo altri splendidi panorami, alcune isolette sul Nilo , verdi lussureggianti di vegetazione, di animali e contadini che lavorano lentamente;  Nel pomeriggio anticipiamo una visita che avremmo dovuto fare al ritorno, scendiamo a Kom Ombo , per vedere il tempio di Sobek e Haroeris,  sono le cinque fà caldissimo,  facciamo un grande sforzo per scendere dalla nave.  La località archeologica si raggiunge a piedi , lungo la strada una splendida bambina vuole venderci 15 braccialetti per un euro, come ti allontani un pò dalla nave capisci subito che sei nell' Africa vera piena di gente , di venditori ambulanti e di gente che cammina verso qualche luogo !

Tebe

Hatshepsut

Memnone

Esna

Edfu

Kom Ombo

Philae

Abu Simbel

Il tempio è molto bello , inoltre è dipinto dalla luce gialla del tramonto, c'è una magnifica atmosfera , anche se troviamo una concentrazione di turisti maggiore del solito.  La struttura è simile a quello di Edfu con la differenza che è diviso a metà tra due grandi divinità Horus (Haroeris con testa di falco ) e Sobek (il coccodrillo) che al tempo dominavano l'alto e il basso Egitto, a dire il vero nonostante l' uniformità di questi templi li rende oltre che grandiosi anche un pò monotoni.

 Torniamo a bordo  molto stanchi e accaldati e ci beviamo un bel rosso karkadè,  per quanto riguarda i pasti sulla nave , non ci si può lamentare, anche se non c'è troppa scelta, credo che i prodotti siano tutti di provenienza locale, la cucina è in maggio parte internazionale ma i  migliori piatti sicuramente quelli arabi ossia il Cous Cous e le felafel,  purtroppo molta gente italiana si lamentava continuamente, dimostrando come spesso succede scarsa adattabilità e mancanza di  cognizione e di preparazione sul paese che ha scelto di visitare, tipica dell'esordiente all'estero.   

La nave intanto risale il fiume, verso la mezzanotte ci troviamo in una splendida baia illuminata,  raggiungiamo Assuan, ormeggiamo di fronte all'isola di Elefantina, sede primitiva della città, le illuminazioni sparse un pò qua e là rendono l'atmosfera serena e romantica.

Al mattino sveglia alle 6 per effettuare alcune escursioni.  Partiamo subito verso la mitica Diga Alta, un'opera colossale , tra le più grandi del mondo, completata nel 1964 ,  ha risolto quasi gran parte dei problemi  del paese soprattutto in fatto di irrigazioni , agricoltura ed inoltre il vantaggio della produzione di energia elettrica.

La strada passa proprio sopra, siamo in una zona militare strategica molto controllata, verso nord si apre l'enorme Lago  Nasser, ovviamente artificiale, ma non meno affascinante di altri laghi d'Africa,  prende il nome dello storico presidente sotto il quale è stata realizzata la diga, alcuni giapponesi stavano avvistando dei coccodrilli!

Proseguiamo per l'imbarcadero dal quale prendiamo una delle simpatiche barchette provviste di tettoia , per raggiungere il Tempio di Philae, che evidenzia in particolare il culto per Iside, la gente da Assuan in sù tende ad avere lineamenti più africani e il colore della pelle diventa più scuro, siamo già nella cosidetta Nubia!

Sbarchiamo sull'isoletta di Agilkia, il sole già picchia, ma il posto è davvero splendido,  il tempio è legato all'adorazione di Iside, che con Osiride ci hanno accompagnato per tutto il viaggio,  i riflessi del sole sul lago Nasser creano una splendida e rilassante atmosfera.   Torniamo a terra, compriamo da un venditore nubiano, un simpatico e caratteristico strumento a corda che emette strane note , lo definirei il violino arabo, ma il suo vero nome è Rabab.

Passiamo davanti alla cava di granito, di cui questa zone ne è storicamente ricca e sin dai tempi dei faraoni, questa roccia veniva estratta e sfruttata per le rifiniture e i monumenti più importanti, il gruppo assieme alla guida decidono di non entrare , anche se io nonostante il sole a picco un giretto me lo sarei fatto, vista la mia antica passione per la geologia.

Ultima tappa di una mattinata molto piena è la fabbrica del papiro, davvero molto interessante, ci hanno mostrato come si realizzano le pagine e come si riesce a dar più o meno tonalità sfruttando semplicemente l'umidità dell'acqua nel quale viene tenuto a mollo prima della lavorazione, il tutto ovviamente è stato seguito dalla compera di souvenir, Assuan comunque è un buon posto per fare acquisti sia in fatto di qualità che di convenienza.

Finalmente torniamo in nave,  per il pomeriggio è prevista una nuova uscita,  per il giro in feluca, tipica imbarcazione egiziana a vela e eventuale visita facoltativa ad un villaggio nubiano,  ma un pò per stanchezza, un pò perche non stavamo molto bene di salute decidiamo di non andare e cogliamo l'occasione per riposarci in vista della grande escursione via terra ad Abu Simbel il giorno seguente. 

Da quando siamo arrivati in Egitto , tutti  i giorni cercavo informazioni su come andare ad Abu Simbel , il famoso tempio situato proprio ai  confini con il Sudan,  tagliato a pezzi e ricostruito a seguito della costruzione della diga e quindi dell'innalzamento delle acque del lago Nasser.   Da Assuan dista 280 km e generalmente viene raggiunto con piccoli aeroplani con un escursione compresa nel pacchetto, ma questo non era il nostro caso.  Il nostro referente ci propone un gita di una giornata con pulmino, per 100 euro a persona, passando via terra nel mezzo del deserto libico, io trovo l'idea affascinante anche se sicuramente non rilassante!

L'intero gruppo si scoraggia e decide clamorosamente di non andare, anche la mia compagna di viaggio  ne avrebbe fatto a meno, ma io no! Per me era troppo importante, non potevo perdermelo!  Cosi la convinco a partecipare , avevo la sicurezza che ne valeva la pena!  Riesco a  coinvolgere un'altra coppia di cari amici pugliesi, Michelangelo e Alessandra,   è fatta , si parte!!     

Sveglia record alle 3,30 di notte, ci viene a prendere un pulmino con  2 autisti e una guida speciale la signora Marcel, partenza alle 4, attesa del convoglio militare ad Assuan, poiche da dieci anni  i turisti che viaggiano via terra in zone particolari devono essere sempre scortati.  Quindi composta la colonna con tutti i pullman dei  fedelissimi visitatori notturni ,  pattuglia di polizia in testa e pattuglia in coda ,si parte alle 4,30 con il buio pieno, tempo  previsto 3 ore di marcia.

Il viaggio non comincia molto bene,   la tensione di essere circondati dalla polizia  per attraversare il deserto sicuramente mette un pò di anzia,  ma poi diventa un problema secondario, quando scopriamo come guidano gli egiziani nel buio della notte per seguire il convoglio, l'argomento merita una parentesi informativa da ricordare:

Forse chi era su pullman più grande si poteva sentire più tranquillo, ma in ogni caso le prime ore sono state tremende, i veicoli correvano e si sorpassavano in continuazione, attaccati gli uni agli altri,  il concetto della distanza di sicurezza era inesistente.

Sembrava di essere in un cartone animato di  "Willy il Coyote e Beep Beep"  che si rincorrono nel deserto, si sorpassavano continuamente senza motivo, dicevano che dovendo seguire il convoglio e  non potevano andare più piano,  ma io continuavo a chiedermi che senso poteva avere questa gara a chi era un testa, visto che bisognava stare tra le due camionette della polizia, situate in prima e ultima posizione,   cioè si poteva tranquillamente andare in fila indiana e a velocità costante evitando manovre azzardate.

Con il cambio autista la cosa è peggiorata, quest'ultimo aveva il vizio che poi ho notato essere molto comune in tutto l'Egitto  di tenere la sinistra anziche la destra,  ma quando in corrispondenza di un paio di dossi ha superato a sinistra senza sapere chi veniva in senso contrario (anche se siamo su una strada desertica) , mi sono arrabbiato urlandogli "keep right!!"  e dicendogli che se continuava così avremmo preferito scendere e rimanere nel deserto,   allora la cosa è migliorata, grazie anche al più che mai atteso sorgere del sole!!

Passiamo il Tropico del  Cancro,  finalmente arriviamo ad Abu Simbel  e veniamo ricompensati di tutta la fatica e le ansie del viaggio,  non mi sembra vero di vedere di fronte a me i quattro colossi tutti raffiguranti Ramses II, che come ci dice la guida in questo luogo trova la massima espressione in fatto potenza e  forza,  tanto che il faraone si presenta al pari delle divinità come si osserva nel celebre sacrario dove lui è seduto assieme a Harmakhis, Amon e Ptah.

I templi sono due , quello grande dedicato a Ramses II  e al suo lunghissimo regno e quello di Hathor che ricorda la moglie Nefertari,  son collocati un una magnifica posizione che guarda l'ultimo tratto del lago Nasser, con il Sudan a due passi.  La storia di questi templi è ben nota vennero smontati e rimontati a causa dei problemi di innalzamento dell'acqua, il tutto durò circa 5 anni, dal 1963 al 1968, grazie all'Unesco ma anche all'interesse di persone di tutto il mondo!

Ci sentiamo davvero soddisfatti di essere arrivato fin qui assieme a  Michelangelo e Alessandra, per di più via terra come facevano gli antichi viaggiatori del deserto ,  certo visto come guidano  e i tempi effettivamente ristretti non mi sentirei di consigliare a nessuno di ripetere questa avventura,  forse è meglio prenotarsi in anticipo un comodo volo interno spendendo qualcosa di più !

Il ritorno è più tranquillo, i guidatori sono più rilassati e sembra che abbiano recepito il messaggio "Drive slowly!", inoltre c'è tantissima luce, possiamo così ammirare il Deserto Libico con la sua sabbia giallissima dal quale spiccano delle rocce marrone scuro che a volte sembrano delle piramidi naturali.  Poi ad un certo punto rimaniamo stupiti dal fenomeno dei miraggi, in pieno deserto ci appare un grande lago sul quale si specchia un enorme masso, il bello è che il lago non esiste!

Rientriamo ad Assuan , entriamo  fieri nella nostra nave , dove il resto del gruppo ha bighellonato tutto il giorno, noi invece ci meritiamo un titolo da esploratori!

Al mattino successivo , dopo diversi giorni di permanenza in questa splendida baia, lasciamo Assuan , personalmente la ricorderò come  uno dei posti più belli del viaggio,  un misto di esotico africano che esprime il meglio al rosso tramonto del sole, sposata  con una certa modernità e ricchezza, quando arriva la sera la presenza di energia elettrica fornita dalla diga, si vede,  le illuminazioni della città vista dal ponte della nave è davvero spettacolare!

Una giornata di tutta navigazione era proprio quello che ci voleva , passiamo intere ore a guardare la sponda sinistra del Nilo dalla nostra finestrona aperta, ci rilassiamo e ci godiamo il silenzio della meravigliosa natura, a volte mi sentivo un moderno Livingstone alla scoperta dell'Africa, ripassiamo e sostiamo a Kom Ombo , Edfu  fino ad Esna, alcuni bambini ci chiamano, ci salutano, poi i canti del Muezzin e i minareti illuminati di verde riempiono tutta la nostra giornata ,  siamo contenti di aver scelto una crociera lunga di sette giorni, ne vale davvero la pena sono necessari per immagazzinare tutte queste splendide immagini!

Il giorno successivo ancora navigazione fino a Luxor , punto dal quale siamo partiti, grazie a questo tipo di crociera possiamo scendere di nuovo e dedicare un'altro giorno a questa celebre località, stavolta per vedere i monumenti posti sulla riva destra , ovvero la cosidetta "Tebe dei vivi" , dove l'esaltazione della vita, trova la massima espressione , così come la solennità della morte della riva opposta!

E' caldo come al solito, una delle cose belle dell'Alto Egitto è svegliarsi sapendo con certezza che  sarà sicuramente una splendida giornata di sole, senza nuvole !  Al mattino si resiste abbastanza bene fino ad una certa ora,  nel pomeriggio tra le 2 e le 5 da quel che ho percepito si ha il caldo maggiore poiche la terra assorbe e trattiene tutto il calore della mattinata, poi finalmente ci si goge il tramonto con una temperatura accettabile e una b

Per visitare  Karnak, usciamo nel pomeriggio, questa località è forse il posto dove le memorie dell'antica Tebe rimangono più vive e numerose che a Luxor, il complesso monumentale di Amon è uno dei più grandi di tutto l'Egitto , qui riesco a vedere anche l'obelisco gemello di quello che venne portato a Roma e oggi appare vicino la basilica a San Giovanni, facciamo poi otto giri attorno ad un grosso scarabeo di pietra , simbolo di fortuna.   Se ne potrebbe parlare all'infinito di tutto quello che c'è a Karnak , la storia qui è padrona, ma non è questa la sede, vorrei solo ricordare una splendida immagine che ho ancora davanti sul lago sacro che si trova dentro la cinta muraria di Mut.

Poi passiamo al Tempio di Luxor, il caldo aumenta e alcuni componenti del gruppo preferiscono rimanere nel pulmino. Io come al solito vado in avanscoperta,  le rovine di Luxor sono molto simili a quelle di Karnak, alle quali sono strettamente legate. Infatti grazie ad una strada fiancheggiata da sfingi , i due templi erano ben collegati , Ramses, Amenofi e molti altri re, hanno contribuito alla creazione , alle modifiche e agli abbellimenti del tempio , ma come in tutta la storia dell'Egitto tendevano a rovinare e sfigurare le splendide opere che i  propri predecessori avevano realizzato nel loro tempo.

Il viaggio lungo il fiume sta per terminare, a bordo c'è un piccolo bazar che vende cose molto belle, compriamo alcuni indumenti e uno splendido sgabello quattro piedi di legno tutto lavorato in madreperla, tipicamente egiziano ad un prezzo scontatissimo.... facciamo la conoscenza dei venditori , sono cristiani Copti , che si sono dedicati al commercio, ci dicono che le loro comunità nell'Egitto mussulmano spesso non hanno vita facile, le persecuzioni sono frequenti e dichiararsi o divenire copto può comportare notevoli problemi dalla scuola al lavoro alla professione della religione.....  Mi rendo conto di quanto sono stato fortunato a nascere in un paese "Laico" e se fossi nato donna sarei stata fortunata il doppio!!

Tutto finisce con una cena sul ponte,  una splendida crociera sul Nilo , che è durata ben sette giorni  e che io consiglio vivamente rispetto alle più comuni con formula 3giorni Cairo + 4 giorni crociera, o  addirittura le 3-3-1,  dove non si fà altro che correre dal giorno alla notte con la pretesa di vedere il più possibile in una terra che possiede davvero troppe ricchezze per poterle concentrare in una settimana.  La nostra Hapi dedicata al dio del fiume,  nonostante prevedeva alcune alzataccie visto che eravamo il luglio, ha avuto comunque dei ritmi accettabili e ci ha regalato alcuni tempi vuoti per poter godere appieno della straordinaria vista delle rive del Nilo che già da sole con il loro splendore e i meravigliosi tramonti  giustificano il viaggio.

Ma l'avventura non è finita, il giorno successivo lasciamo la nave Stephanie con un pò di malinconia e partiamo via terra per il Mar Rosso,  puntuali ci vengono a prendere due tassisti con un pulmino, sorpresa!  Siamo gli unici due di tutta la nave che vanno a Marsa-Alam,  il resto del gruppo o torna a casa o và nella più comune Sharm-el-Sheik con un volo interno.  

La nostra scelta di preferire Marsa-Alam come al solito non è stata casuale , ma bensì desiderata per vari motivi, prima di tutto perchè essendo questo viaggio rivolto al sud del paese, ossia l'Alto Egitto la località è geograficamente idonea in quanto situata nella parte meridionale della costa,  inoltre preferivamo un posto meno affollato e più tranquillo , non per ultimo il fatto che la natura e la barriera corallina da quel che avevo letto sembrano essere ancora molto intatte!

Lo svantaggio poteva essere quello che anziche in aereo come a Sharm,  da Luxor ci si arriva via terra con una traversata di 6 ore nel deserto,  ma per me che amo gli spostamenti terrestri non era un problema, anzi ne ero contento, la preoccupazione è storta solo sul posto dopo aver visto come guidano gli egiziani sulle strade!!

Dopo esserci raccomandati più volte ai rappresentanti del tour operator di farci portare da tassisti seri e che guidano con prudenza, saliamo sul pulmino e partiamo per raggiungere gli altri turisti  che come al solito verranno  scortati dalla polizia. I pullman sono molti , uno dietro l'altro si parte, il bello è che il convoglio ha la precedenza su tutti, quando passiamo noi tutti gli altri si fermano neanche fossimo il presidente dello stato! 

Prima di traversare il Deserto Arabico, dobbiamo risalire un pò verso nord passando vicino ad alcuni splendidi paesaggi ricchi di canali, vegetazione, animali e contadini fino a raggiungere Qina, una cittadina vicino al Nilo, da lì prendiamo la strada che taglia il deserto per sbucare sul Mar Rosso.  Il paesaggio è molto caratteristico, arido più  pietroso  che sabbioso, dopo alcune ore di marcia  facciamo una sosta in un area munita di bagni e di bar,  veniamo raggiunti da una piccola popolazione nomade beduina, che ci viene incontro con cammelli, asini e caprette,  le accarezziamo volentieri e ci facciamo delle  foto insieme in cambio di un bakshish, cioè una mancetta!  Una capretta si esibisce salendo in groppa ad un asinello,  mentre quando cerchiamo di accarezzare la testa di un cammello seduto , veniamo storditi da un suo verso emesso con una sorprendente intensità, non abbiamo capito se era un gradimento o una lamentela!

Ripartiamo con questo dubbio che rimarra inrisolto  e dopo qualche ora finalmente arriviamo a Safaga, un centro industriale sul Mar Rosso, qui il convoglio si disperde, quasi tutti vanno verso nord per raggiungere Hurgada, mentre solo noi procediamo verso sud per Marsa-Alam, sembra che il nostro destino sia di andare da soli.

Il Mar Rosso ci mostra i suoi primi splendidi colori, con varie tonalità dal bianco celestino fino al blu più forte, il sole picchia come al solito e il viaggio in effetti non è una passeggiata qualsiasi, procedendo verso sud arriviamo a Quesir ,dove c'era una vecchia industria  italiana di fosfati,  oggi invece sta diventando una località turistica.

Facciamo una sosta al mercato , i nostri autisti scendono e gentilmente ci comprano delle bibite e dei ghiaccioli, poi ripartiamo,  lungo l'ultimo tratto di strada parliamo un pò in inglese e loro cominciano a prendersi un pò di confidenza, in realtà l'autista è uno, l'altro è un simpatico giovane ragazzo , studente , curioso di conoscere il nostro mondo.  L'autista più grande finisce a parlare di donne, dice che lui non vuole sposare una donna egiziana, perche all'inizio sono magre e in forma e dopo qualche anno, diventano grasse e pensano solo a mangiare e a dormire, senza ovviamente chiedersi quale può essere la causa di tutto questo... è molto interessato invece a quanto io ho pagato mia moglie, e quanti cammelli potrebbe valere!   Dopo avergli spiegato che da noi non funziona come dice lui , insiste su queste cose, la mia compagna giustamente si innervosisce e si sente messa da parte,  soprattutto per l'insistenza e si preoccupa già per il ritorno dovendo rifare lo stesso tragitto con loro!

Qui vorrei scrivere una nota negativa su Veratour che ha organizzato questo viaggio:  Nonostante siamo rimasti soddisfatti della qualità del servizio, delle sistemazioni , del cibo e delle escursioni,  il Tour Operator si è perso su questo trasferimento, poiche al momento della prenotazione dovevamo almeno essere avvertiti della possibilità di fare un trasferimento di 7 ore  nel deserto da soli con due autisti , dei quali uno anche petulante, .

Non si tratta di paure o del sapersi adattare, poiche di viaggi scomodi ne ho fatti tanti, ma del fatto che al momento che ci si affida a un nome come Veratour,  a mio giudizio non devono comparire ansie tipiche del viaggiatore "Fai da te", tra l'altro non siamo stati i primi a denunciare questa cosa.

Lago Nasser

Luxor

Karnak

Luxor

Marsa Alam

Marsa Alam

Marsa Alam

Porto Ghalib

Arriviamo  a Marsa-Alam,  lungo il litorale compare ogni tanto qualche villaggio come fosse una cattedrale nel deserto e  finalmente giungiamo a destinazione presso l'Elphistone, dove veniamo ben accolti e sistemati in una bella e grossa camera con vista sullo splendido mare blu.

Ci siamo riposati i primi giorni e dobbiamo dire che dopo un viaggio all'interno dell'Egitto , una settimana di mare ci stà proprio bene,  scopriamo che il clima qui è un pochino più fresco ed è sempre ventilato, si sopporta bene ma è fortemente sconsigliato stare sotto al sole nelle ore più calde della giornata.

Per i primi giorni facciamo il bagno tra piscina e l'interno della barriera corallina , la temperatura dell'acqua è cocente , non avevo mai fatto un bagno in un mare cosi caldo ,  con la maschera  riesco già a vedere alcuni tipi di pesci, tra i quali ho avuto un bellissimo faccia a faccia con un piccolo pesce palla che mi fissava negli occhi, nonche un incontro ravvicinato  con una murena che tira fuori la testa dalle rocce e ci guarda con curiosità , all'Elphistone si raccomanda di non superare la barriera a piedi poiche oltre a cadere , il mare potrebbe sbatterti contro gli scogli. 

Così con una forte curiosità di esplorare prendiamo la navetta e raggiungiamo la spiaggia di El Naba , poco a nord del nostro villaggio, qui appena mi immergo scopro un mondo bellissimo a me nuovo, fatto di coralli colorati, grossi pesci tropicali che mi nuotano vicino, tra i quali il trombetta, l'orata del Mar Rosso, il pesce leone etc. non vorrei più uscire dall'acqua.

E' un vero paradiso, mi immergo in diversi punti e ovunque trovo fauna marina, il rapporto con i pesci è bellissimo poiche sei a casa loro e loro non scappano rimangono sempre vicino a te, sott'acqua c'è tanta luce, ho letto che  la barriera corallina del Mar Rosso è probabilmente la più colorata di tutto il mondo!

Il giorno seguente  facciamo un'escursione organizzata con la Glass Boat, una barca con un grosso vetro all'interno che consente la veduta dei fondali anche a chi non ama immergersi pee lo snorkeling o il diving, per poter far questa partiamo con un pulmino che ci conduce verso nord fino a Porto Ghalib, un centro moderno emergente costruito da un grosso gruppo del Kuwait con lussuosi alberghi e insoliti comfort.

Il giro in barca è molto interessante, così anche la mia compagna che fino ad ora non aveva messo la testa sotto l'acqua  finalmente riesce a vedere gli splendidi colori dei coralli e una gran quantità di pesci,  all'improvviso ci appare anche una grossa tartaruga marina, intanto in barca si scatena una discussione tra i partecipanti  se sia giusto oppure no che gli abitanti della zona cacciano questi meravigliosi animali per mangiarli, poiche per loro è una antica tradizione... per noi ovviamente che siamo sempre dalla parte della conservazione della natura non è giusto!  Poi ci tuffiamo assieme alla  una guida che nuota e ci guida in acqua attorno alla barriera,  una manta verde  passa sotto di noi, si ripete lo spettacolo che avevo già visto, una meraviglia , sono immagini che da sole valgono tutto il viaggio!  Torniamo molto soddisfatti.

A sud dell'Elphistone, c'è il pontile di un'altro villaggio, io per curiosità ci arrivo a piedi e come avevo letto da qualche parte , pagando 3 euro ci si può tuffare sotto la propria responsabilità ( tanto che se il mare è mosso bisogna firmare un foglio) .  Anche qui lo spettacolo è garantito, forse il migliore che ho visto , un vero e proprio acquario naturale!!!

Personalmente credo che, se si viene da queste parti non c'è bisogno di spendere troppi soldi per le gite organizzate, che sono relativamente costose,  basta trovare un accesso vicino alla barriera corallina per vivere esperienze uniche ed entusiasmanti, in una natura meravigliosa.   Il rispetto è fondamentale se si vuol conservare questa parte di mondo,  è assolutamente vietato prendere sabbia, coralli, conchiglie o altro, sono previste giustamente salate multe in dogana, il mio viaggio termina con un messaggio lasciato sul guestbook dell'hotel , un invito al rispetto di questo luogo in cui la natura regna ancora sovrana !

Note sul villaggio, sicuramente positive,  bello , ben disposto, bel mare, anche se non possiede un proprio pontile per raggiungere il reef,  (in sostituzione c'è una navetta gratuita per El Naba) , cibo buono e vario, ottime torte specialmente al  mango e ai datteri.  Personale locale arabo gentile anche se alcuni in certe situazioni si prendono troppe confidenze con donne occidentali e non mostrano lo stesso rispetto che hanno per le donne loro, che tengono ben conservate e nascoste sotto al niqab nero!

L'ultimo  giorno abbiamo fatto una bella escursione a cavallo , ci ha accompagnati un ragazzo che è venuto a prenderci con due bei puledri arabi una bianco più da donna cavalcatrice e  uno marrone un pò più robusto per me.  Abbiamo camminato lungo la riva e poi siamo entrati all'interno , con pochi minuti eravamo già soli soli in un ambiente arido e spopolato, per qualche istante ho pensato che se uscisse qualche predone del deserto per noi non ci sarebbe scampo ma per fortuna  tutto scorre tranquillo,   alla fine del percorso  raggiungiamo  una veduta sul paesino di Marsa-Alam  con il sole oramai al tramonto che sprigionava una bellissima luce rossa e intensa, forse il modo più bello per chiudere questo viaggio!!

Il soggiorno al mare termina qui, per finire dobbiamo effettuare un lungo percorso di nuovo da soli  in taxi nel deserto per raggiungere Luxor , il  viaggio stavolta dura sette ore, cambia l'autista rispetto all'andata, niente più proposte di cammelli, andatura lenta, tranne l'ultima ora di viaggio, dove con il buio i camioncini appartenenti al convoglio cominciano  a correre e a sorpassarsi tra loro, smaltiamo per una brusca frenata, dovuta come al solito alla mancanza delle distanze di sicurezza, in conclusione con tutto il rispetto che ho per i paesi che visito stavolta mi sento di dire che sarebbe meglio togliere le macchine e tornare ai cammelli!

Ho sempre pensato che quando si visitano questi paesi sia meglio evitare il più possibile i voli interni, ma in questo caso il pacchetto da noi utilizzato che sembrava ideale in quanto gli spostamenti si effettuavano via terra, è forse da sconsigliare visto che in Egitto con le esperienze fatte si rischia molto di più viaggiando sulla strada!

Arrivati a Luxor , stanchi e stremati dal viaggio, rimaniamo però sbalorditi quando ci lasciano al nostro ultimo hotel, bisogna assolutamente citarlo, è il Maritim Jolie Ville Luxor Island Resort, uno dei posti più belli dove ho fortunatamente soggiornato, situato in posizione eccezionale su un'isola del Nilo, gode di una quiete incredibile, si dorme in lussuosi bungalow tra alberi africani dalle forme più svariate, baobab, palme e altro. Il ristorante davanti alle acque del fiume propone una cucina etnica e continentale di eccezionale qualità, peccato che ce lo siamo goduto quando il sole era già tramontato, saremmo rimasti lì ancora una settimana!!   

Purtroppo suona la sveglia nella notte profonda, dobbiamo scappare in aeroporto per il ritorno!  Volo per il Cairo dove sostiamo qualche ora e scriviamo le ultime cartoline, poi altro volo Egyptair per Roma!  

 

Conclusioni

E' un viaggio bello, fatto cosi sembra comodo ma in realta è abbastanza impegnativo, il periodo in cui noi siamo stati non è di certo quello consigliato e lo sapevamo bene.  Il viaggio in nave è favoloso e anche senza scendere ricompensa già di tutto.  Viaggiare via terra è faticoso e la guida degli egiziani come ho scritto più volte è spesso imprudente.  Comunque rimane uno dei luoghi del pianeta più significativo e misterioso. Un relax al mare in fine ci stà benissimo , inoltre quel che si vede in quelle acque è davvero stupefacente.

 

Musica: riproduzione di danza del ventre  egiziana

 Mail :  paolomag2005@gmail.com