Tour  Europa3 : Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia , Germania, Austria          

Periodo :        Agosto 2012   ( 20 giorni) 

Partecipanti : 2 

Organizzazione : Fai da te

Mezzi di Trasporto :   Auto con tenda al seguito, traghetti , mezzi  pubblici.

 Itinerario  :   Italia (Roma, Cuneo, Gran San Bernardo),  Svizzera (Martigny, Basilea, Dornach, Arlsheim), Germania (Foresta Nera : Lago di Titisee, Friburgo,  Gengenbach, Baden Baden, / Aller-Leine-Tal, Puttgarden) ,  Danimarca (Nestved, Gavno, Copenaghen) , Svezia(Malmo, Ystad, Lund,     Trelleborg ), Germania (Isola di Rugen, Berlino, Monaco) , Austria (Innsbruck) , Italia (Firenze, Punta Ala, Roma)

   

     

 

   Dieci note di viaggio

 

Per un viaggio cosi è importante una buona organizzazione iniziale e avere tutto in auto

Se passate il Gran San Bernardo fate il valico vero da vecchi viaggiatori e non il tunnel

Il Gotheanum di Dornach è una esperienza unica nel mondo

Passeggiate con i piedi a mollo nei Bachle di Friburgo

Copenaghen sotto al sole  , splendida capitale nordica

I paeaggi dello Skane in Svezia , sono pieni di colori

Isola di Rugen.. la bella del Baltico, fuori dagli itinerari classici del turismo

Berlino città in continuo cambiamento , ma la storia si fà sentire

Monaco di Baviera, bella coesistenza tra antico e moderno

Insbruck dove la montagna domina incontrastata

   

 

 Racconto del Viaggio

Questa estate è l'occasione per fare un viaggio in Europa in auto, una cosa desiderata da tempo, e rimandata già dall'anno precedente. Una esperienza del genere l'avevo già fatta anni fà, basta rileggere  gli entusiasmanti Tour Europa 1 e Tour Europa 2,   ma visto che da tempo  ero assente dalle strade europee , decidiamo in due persone di partire in macchina senza prenotare nulla, in economia e all'avventura in direzione nord. Un altro buon motivo per girare in Europa è dato dal difficile momento di crisi economica, cioè costatare di persona quale la vera situazione negli altri paesi dopo aver ascoltato per mesi notizie incerte, camuffate  e inaffidabili in televisione e sui giornali  (parere del tutto personale ovviamente!).

L'itinerario lo abbiamo lasciato libero , poi in base al tempo e alle sensazioni , ne è uscito un tour di 20 giorni a tappe attraverso la Svizzera, la Germania, la Danimarca, la Svezia del sud, di nuovo la Germania e l'Austria....  per un totale di circa 5500 km su strada piu i traghetti.  Tante le impressioni raccolte sui vari paesi, sulla gente e sull'organizzazione nei vari posti, cercherò di sintetizzare il racconto senza eccedere.

Fondamentale e vincente  è stata la preparazione dell'attrezzatura del viaggio, auto monovolume con spazio sufficiente per caricare roba,  tenda igloo da montare velocemente in situazioni di emergenza (e ce ne sono state!) con relativa attrezzatura minima da campeggio, fornello a gas compreso,  provviste di cibo comprate in Italia , piatti e posate saponi vari ,  vestiario vario e immancabile macchina fotografica per la documentazione.

Nell'era della tecnologia , rinuncio al satellitare gps che mi avrebbero prestato per trovare le strade giuste soprattutto all'interno delle città, ma secondo me la sua indiscussa utilità toglie parte del fascino del viaggio alla Marco Polo, mi dà l'impressione che la mia strada sia tutta programmata... non ti ricordi neppure dove sei passato ... non mi piace assolutamente!   Quindi porto solo guide, cartine neppure troppo aggiornate e una bussola per ritrovare il nord, sono molto fiducioso nei miei studi geografici effettuati durante l'inverno che ho tutti nella mia testa!

Si parte da Roma, prima tappa Cuneo , dove dopo piu di 600 km abbiamo un appoggio per dormire la prima notte, la mattina dopo un giretto nel centro  tra piazza Europa e piazza Galimberti, un saluto ai parenti e a Pucci il nostro amato cane (da sposare per sempre) ... ripartiamo per Torino, Valle d'Aosta e arrampicata verso il Gran San Bernardo.

Erano molti anni che non passavo dalla Val d'Aosta , ma i ricordi erano ancora forti e belli , le alte montagne si alzano attorno a noi , ogni tanto qualche bel castello arroccato.  La salita verso il Gran San Bernardo è sicuramente uno dei tratti più spettacolari di tutto il viaggio,  c'ero stato da bambino quando ancora non c'era il tunnel che oggi consente il passaggio rapido in Svizzera, ma anche stavolta decidiamo di fare il valico vero (aperto solo in estate), una serie di impressionanti tornanti ci porta quasi a 2500 metri di altezza, lo scenario è bellissimo, alte vette, prati verdissimi , animali liberi al pascolo finche ci appare il laghetto celeste, ci fermiamo con soddisfazione , l'arietta è molto fresca, facciamo qualche foto agli adorabili cani San Bernardo, una visita ai negozietti e poi lasciamo l'Italia.

La discesa in Svizzera è altrettanto spettacolare,  metto a dura prova i freni della mia auto, scendiamo fino al paese di Martigny, dove ci fermiamo prima per comperare la vignette ,  una tesserina che costa 35 euro e  che consente di transitare sulle autostrade svizzere per tutto l'anno ,     poi caliamo in una stupenda vallata piena di verdi e fittissimi alberi di albicocche, dove i coltivatori  vendono direttamente in strada i loro frutti saporiti,   non avevo mai visto tanti albicocchi assieme , nonostante questo  il prezzo è un pò alto,  ma sono molto buone e così ne facciamo una scorta per i prossimi giorni.

Imbocchiamo cosi l'autostrada nel tardo pomeriggio, passiamo sul lucente lago di Losanna, poi direzione Berna , ammiriamo la Svizzera verde , molto curata , pulita, con belle casette e grosse mucche  tra vallate e montagne , finche in tarda serata arriviamo a Basilea nella parte nord , arriviamo vicino al centro, traffico controllato e poca gente in giro,  i viali sono molto puliti e ben illuminati , oramai è notte.  

La nostra prima meta però è Dornach un posto particolare che interessava soprattutto alla mia compagna, centro della scienza Antroposofica del filosofo Rudolf Stainer,  per raggiungerlo chiediamo informazioni sulla strada, diverse volte , le persone sono molto gentili  anche se la prima risposta è "No Gps??"  , risposta : "se ce l'avevo non te lo chiedevo"!!  Una routine che si ripeterà molte volte durante il viaggio.

Arriviamo a Dornach piuttosto tardi, anche qui ci aspettavamo piu vita, invece non si vede quasi nessuno, poche sono le pensioni, bed and breakfast , o le zimmer visibili,  proviamo a citofonare ma molte di queste non rispondono, probabilmente a questa ora tarda  non c'è nessuno  che le gestisce , una modalità  che riscontreremo per tutto il nostro percorso! Ahime!

Noi intanto siamo sempre piu stanchi ed affamati , in piena notte  bussiamo tanto per provare alla vetrina di un ristorante e per fortuna troviamo l'uomo della svolta, è un signore molto gentile che parla anche un pò l'italiano,  telefona col suo cellulare ad una serie di affitta camere prese da un nostro pezzo di carta dove avevo appuntato i numeri  e poi ci spiega le possibilità che per noi ha trovato, cosi come il gioco dello sfogliare i petali della margherita  comincia  "questo buono.... questo no buono, questo buono questo no buono !! "alla fine  ci rimedia una stanza carina tutta rifinita in legno per 80 euro... eravamo partiti da 250 !!Così valigie in spalla ce le portiamo fin sopra la camera ben rifinita in legno.   Per il resto è tutto chiuso, e vista la fame è una buona occasione per cominciare a sfruttare le provviste di cibo made in italy. 

  Skane

Al mattino, c'è uno splendido sole e una temperatura giusta per l'esplorazione,   Dornach non è una località qualsiasi, è il luogo storico di ritrovo per tutti gli antroposofi, ovvero coloro che professano la scienza dello spirito, una corrente nata grazie al filosofo Rudolf Stainer intorno al 1913, che in questo posto edifico il Gotheanum, una grande struttura sita alla sommità di un colle che funziona da luogo di conferenze rigurdanti l'arte, la cultura, la pedagogia. la medicina  etc.  ma approfondire questo argomento in questa sede non è cosa facile.

Comunque la visita del Gotheanum mi dà una piacevole sensazione , poiche è un posto unico, singolare ,molto silenzioso , all'interno ci sono delle splendide sale per le conferenze, tutto ben rifinito, tutto tondeggiante cosi come tutte le case , le porte e le finestre di Dornach sembra di essere fuori dal mondo... , mi domando chi sovvenziona la manutenzione di questa colossale opera visto che non si paga neppure il biglietto di entrata!

Sul finire me lo spiega  una gentile signora antroposofa che svolge attività all'interno della struttura, ci dice : sono tutti gli antroposofi  che collaborano con offerte da tutte le parti del mondo, è un esempio singolare.   Dopo averci delucidato su alcuni argomenti la donna conclude dicendoci che non tutti hanno la fortuna di nascere con la lingua del pensiero cosciente (cioè quella germanica), a cui la mia compagna che nonostante l'interesse per il suo discorso e che ha sempre le parole giuste  prontamente ribatte che lei preferisce più la lingua italiana! .. E anche io!!

Nel pomeriggio lasciamo Dornach e passiamo per il vicino paesino di Arlsheim, alla ricerca di negozi di giocattoli in legno ma purtroppo visto l'orario è tutto chiuso.  Facciamo un giro nel paese e visitiamo la clinica Lukas , dove la medicina antroposofica viene praticata assieme a quella tradizionale anche per malattie importanti. 

E' ora di lasciare la Svizzera, quindi risaliamo in auto e riprendiamo la strada per Basilea ,  l'ambiente svizzero ci lascia senza dubbio una bella impressione, casette molto curate a dimensione d'uomo,  poco caos, poco smog, poco rumore,  molto verde , molta natura,  indubbiamente un benessere visibile e diffuso,  una grande pulizia e precisione, purtoppo veniamo a sapere che sono cosi precisi che se ti scappa un gatto o vedono un gatto randagio sono legittimati a potergli sparare e farlo secco!!   C'è sempre un buon motivo per bocciare un paese seppur evoluto!!

Lasciamo la Svizzera e passiamo in Germania da Lorrach, tramite una statale che ci porta direttamente nel cuore della Foresta Nera. Scendiamo un pò di altezza dalle Alpi e ci immergiamo in una splendida regione verde, dove pian piano cominciamo a vedere immense foreste di alberi ad alto fusto, raggiungiamo il Lago di Titisee che sarà la nostra prossima base.

Titisee è un  posto che mi avevano consigliato e devo dire che è molto carino, entriamo nel paese ma trovata l'indicazione per il camping decidiamo di iniziare questa nuova esperienza. Il campeggio da noi scelto è il Buhlhof, che si trova un pò fuori il paese e un pò in alto, quel tanto che permette la splendida vista sul lago solcato da barche e sulle montagne circostanti piene di boschi.

Il gestore è il primo di una serie di personaggi scorbutici che abbiamo incontrato durante questo viaggio, dichiaro però che la maggior parte delle persone sono state gentili e disponibili.  Così piazziamo la nostra tenda igloo , pratica e semplice, ma col calar del sole di una splendida giornata cominciamo a percepire una sensibile diminuzione della temperatura, che purtroppo raggiungerà il suo minimo durante la notte ,  durante la quale soffriamo un freddo pazzesco, un esordio non tanto fortunato.

Al mattino però siamo ricompensati da uno splendido sole , così zainetto in spalla partiamo a piedi per raggiungere il paese. Titisee è molto carino , pieno di negozi , birrerie e locali all'aperto, dove assaggio il mio primo wurstel tedesco molto buono. Cerchiamo di comprare un pò di  verdura, ma da queste parti sembra una rarità , troviamo dei cetriolo incartati ognuno nel suo celophan come se fossero dei pezzi pregiati, li compriamo , meglio che niente! 

 E' domenica quindi è il pieno di gente , non solo turisti permanenti ma anche escursionisti giornalieri provenienti dalle vicine città per godersi il sole e magari fare qualche bella gita in barca sul lago,  questo luogo come Foresta Nera è posto piuttosto commerciale , tanto che c'è anche una ruota panoramica dentro un piccolo Luna Park,  indubbiamente però è anche carino e gradevole.... facendo una passeggiata lungo il lago e guardandoti  attorno ti senti in un ambiente  molto naturale , ci sono immense foreste di alberi ad alto fusto , durante il ritorno la mia curiosità mi spinge ad esplorare un pezzo di sottobosco, e li mi rendo conto perchè la chiamano Foresta Nera, in effetti sotto gli alberi è davvero oscura e fitta, anche se qualche raggio di sole riesce a colpire il suolo creando una particolare atmosfera... è il classico posto dove si potrebbero  incontrare elfi, gnomi e silfidi.

Ci prepariamo ad affrontare la seconda note in tenda , sperando che non faccia molto freddo, intanto nel pomeriggio abbiamo comprato dei giubbetti di pile aggiuntivi da indossare in caso di necessità.  La notte stavolta passa abbastanza bene, anche se ci si buca uno dei due materassini e si fonde la lampada da campeggio,  comunque non è freddo, una piccola pioggia in mattinata ci bagna la tenda poi però ci svegliamo con un bellissimo sole, asciughiamo la tenda, la smontiamo , carichiamo la macchina e siamo pronti per ripartire,  vado dal simpaticone della reception a pagare il conto, devo dire che i campeggi sono ben organizzati e non costano molto, cira 20 euro per la piazzola e due persone, inoltre hai la comodità di poter tenere l'auto vicino alla tenda e questo per noi è stato un bel vantaggio considerando tutto quello che avevamo dietro i sedili. 

Partiamo in direzione Friburgo, la capitale dello Schwarzwald, le strade della Foresta Nera sono belle , non mancano discese e salite e qualche tedesco che ha sempre fretta di sorpassare,  dopo un'oretta entriamo in città, parcheggiamo a pagamento vicino al centro e a piedi andiamo alla scoperta della città.

G.S.Bernardo (ITA)

Dornach (SVI)

Lago di Titisee (GER)

Friburgo (GER)

Gengenbach (GER)

Baden Baden (GER)

Baia di Gavno (DAN)

Copenaghen (DAN)

Copenaghen (DAN)

Ystad (SVE)

Friburgo è molto carina, curata e a dimensione d'uomo , è una delle città tedesche piu assolate ed infatti anche oggi è una bella giornata, giriamo per il centro c'è  moltissima gente, bellissimi cani di razza a spasso con i loro padroni, inoltre tanti giovani visto che qui risiede  un importante centro universitario.  Veniamo colpiti dai Bachle, piccoli canali pieni d'acqua che scorrono lungo i marciapiedi (probabilmente dimostrano quanta acqua ci sia in questa regione) , i bambini sguazzano con i piedini a mollo o giocano facendo galleggiare  delle semplici barchette di legno, alla fine anche noi ci lasciamo andare , togliamo i sandali e facciamo una bella passeggiata con i piedi a mollo nell'acqua fresca rigenerante, bisogna invece stare attenti quando  si cammina vicino a questi rivoli col rischio di finirci dentro.

Ci affacciamo sulla vivace Rathausplatz, il municipio e poi il mastodontico Munster , che spicca nel cielo come un missile, è una delle cattedrali gotiche piu famose del mondo, poi dopo un giro per negozi torniamo a prendere l'auto in garage per ripartire... Friburgo ci è piaciuta molto, personalmente credo che sia  una delle città più belle tra quelle che ho visitato in Germania.

Dopo una serie di  ricerche stradali per uscire sulla rotta giusta, senza gps  riusciamo a prendere la statale che prosegue verso la regione più a nord , cioè quella del Baden-Baden, siamo sempre immersi nel verde delle foreste , ma il paesaggio comincia ad essere un pò meno montano.

Lungo il tragitto visitiamo Gengenbach, ma per trovare la strada ho qualche difficoltà , per fortuna un gentile signore in motocicletta ci scorta fino al bivio giusto.  Il paesino immerso nel verde è carino con tipiche case a graticcio , qui venne girato il film "La fabbrica del cioccolato" , comunque avevo letto dei commenti per i quali mi aspettavamo qualcosa di più,  alla fine decidiamo di non pernottare qui ma di proseguire il viaggio.

A questo punto la direzione è la celebre Baden-baden, ci arriviamo di sera, ufficio turistico chiuso, centro impenetrabile chiuso al traffico come quando arrivammo nel tour 96, cominciamo a girare nei dintorni, si ripete il solito copione prezzi alti oppure pensioni e zimmer ma nessuno risponde, visto che si comincia a far tardi ci allontaniamo un pò dal paese e dopo vari tentativi troviamo una camera a Rastatt, cittadina insignificante, in un alberghetto di scarsa estetica, gestito da un simpatico signore turco, vista la nostra profonda stanchezza cediamo alla seconda offerta di 60 euro per la stanza doppia, dopo aver sfruttato di nuovo le nostre provviste di cibo , crolliamo in un profondo sonno.

Al mattino parliamo un pò con il signore affittacamere, che ci racconta di aver lasciato la Turchia 30 anni fà e che comunque in Germania vive abbastanza bene, ama molto anche l'Italia e ci considera amici.  Lo salutiamo e ripartiamo di nuovo , nuovamente con l'intenzione di visitare Baden-Baden!

Stavolta arriviamo al mattino, parcheggiamo a pagamento come al solito e a piedi cominciamo l'esplorazione a piedi. Subito saltano  agli occhi l'eleganza degli edifici, la pulizia delle strade e delle piazze,  la  ricchezza di piante , fiori e di verde in generale.  Passiamo davanti al Casinò , al teatro e alle terme che fanno di Baden Baden  uno dei piu importanti centri termali in europa.  Ci perdiamo tra i vicoli, pieni di locali e negozi, alberghi stupendi di alto livello si susseguono gli uni dopo gli altri,  stupendi cani di razza passeggiano al guinzaglio di eleganti padroni in tutta la Germania non siamo riusciti a vedere un normale bastardino, ancor meno un cane randagio.

Cominciamo ad abituarci al modo di vivere tedesco, sempre rigorosamente preciso nelle regole,  nel bene e nel male, faccio qualche esempio : il silenzio spesso sostituisce il rumore delle nostre città italiane, nessuno urla, si guida e si parcheggia solo dove si può , mai in seconda fila come in Italia, mai accostare sulla strada di percorrenza, i negozi ti sbattono la serranda in faccia  al minuto preciso di chiusura e se arrivi all'ultimo ti attacchi e cosi potrei continuare.   

Nonostante lo sfarzo, l'atmosfera è molto piacevole , volendo riassumere la descrizione dell'ambiente in poche parole, dire una perfetta convivenza tra natura e architettura. Ci sentiamo davvero bene e cosi decidiamo di dormire in un piccolo hotel del centro . Usciamo di nuovo dopo la cena ma in giro c'è molto meno gente,  mentre eleganti signore si dirigono verso il casino per giocarsi un po  di soldi.

Al mattino dopo la colazione dell'Hotel piuttosto striminzita, prendiamo la decisione sul continuo del viaggio,  visto il bel tempo e la buona temperatura, dopo un consulto meteo in un centro internet , decidiamo di puntare  verso i paesi nordici,  piuttosto che i Paesi Bassi o un giro verso Francia a Spagna del nord che da qui sono ancora fattibili,  oltre poi siamo troppo a nord come latitudine.

Quindi recuperiamo la nostra cara auto nel parcheggio e ripartiamo verso il nord della Germania.  Dopo varie strade statali stavolta ci immettiamo sulle autostrade tedesche, ovvero le autobanhof,  larghe , belle e soprattutto gratuite, dopo un pò come avevo già costatato altre volte mi vedo sfrecciare grossi macchinoni tedeschi a velocità notevoli che mi costringono a viaggiare quasi sempre sulla destra, quasi mai sono riuscito a rimanere in seconda o terza corsia. Mi permetto una considerazione del tutto personale: al di là delle loro belle auto , secondo me i tedeschi sfogano le loro frustrazioni e repressioni sociali lanciandosi ad alte velocità, più sono frustrati e piu corrono!

Passiamo vicini alla bella Heidelberg, poi Francoforte e  Kassel,  ci fermiamo per un pranzetto in un autogrill, mettiamo benzina da soli come al solito per poi pagare all'interno della cassa, il prezzo del carburante è inferiore a quello italiano e ciò non ci dispiace,  il bello è scegliere tra ben tre diversi tipi di benzina verde, per soddisfare qualsiasi tipo di veicolo, da quelli normali  fino ai bolidi piu potenti.

Ripartiamo ma verso sera la stanchezza si fà sentire e cominciamo a pensare a dove dormire la prossima notte,  passato Hannover , dall'autostrada notiamo un segnale di campeggio, non ci pensiamo due volte, cosi usciamo e sistemiamo la tenda nella zona dell' Aller-Leine-Tal, nell'omonimo  Camping  , un posto immerso in una bella natura, in una zona situata alla confluenza di alcuni fiumi , nelle vicinanze poi sono stati creati vari parchi di divertimento , tra cui zoo e safari con animali esotici , come la riproduzione del Serengeti, che purtroppo in Germania non mancano mai  !!

All'interno del campeggio ci colpisce un segnale che indica divieto di far bisogni per i cani, ci chiediamo ma  loro riescono a capirlo?  Poi nelle docce dei bagni pubblici notiamo la presenza di uno spazzolone, chiunque usufruisce del servizio si prende carico di ripulire l'ambiente,  questo lo prendiamo come  un bel esempio di convivenza civile, lo ritroveremo in altri posti del nostro itinerario.

La prima parte della notte passa bene, siamo incuriositi da un rumore di zampettio fuori dalla nostra tenda, incuriosito esco e capisco il motivo , sono delle galline e dei galli che beccano e camminano sull'erba. La temperatura è mite, ma all'alba comincia a piovere, una perturbazione che durerà per tutto il giorno, siamo costretti a smontare la tenda bagnata e metterla in macchina cosi assieme ad altri indumenti umidi .  Saldiamo il conto di 20 euro per tutto e riprendiamo il viaggio verso l'estremo nord della Germania,   la pioggia ci accompagna in tutta la bassa Sassonia e nella regione dello Schleswg-Holstein dove il paesaggio si fà sempre più  nordico, la nostra meta è Puttgarten, un posto dimenticato dal mondo se non che il posto più vicino alla Danimarca dal quale imbarcarsi.

Guidare sotto la pioggia è stancante, ci fermiamo diverse volte , l'ultima sosta è presso in un desolato autogrill sulla penisola che si protende verso il nord, l'aria  freddina e le nuvole bassissime  conferiscono al paesaggio poco colore;  abbiamo finito i soldi liquidi e il bancomat che troviamo stranamente non accetta le nostre carte, la cosa mi trasmette un pò di ansia.  Intanto la temperatura scende, usciamo con il maglione addosso, alcuni ragazzi danesi chiedono passaggi per la traversata, capisco poi che in questo modo non pagano il pedaggio , ma noi non abbiamo posto per loro, li rimorchia una coppia con camper e barca al seguito.

Finalmente in tarda mattinata arriviamo a Puttgarten per l'imbarco , alla stanchezza si aggiunge la mazzata del pedaggio, pago col bancomat ben 83 euro per venti minuti di traversata, la nave è bella e moderna ma anche molto cara,  il mio pensiero và subito al costo della vita dei paesi nordici, se tutto è proporzionato a questo biglietto sicuramente ci spenneranno per bene!!  Anticipo invece che  facendo spesa nei supermercati dove i prezzi sono simili all'Italia e soggiornando nei campeggi con tenda o in bungalow si riesce a viaggiare contenendo decisamente le spese.

Nonostante il maltempo, poco dopo dal ponte si cominciano a vedere le sponde Danesi, con paesaggi verdi, quieti e tranquilli,  arriva subito l'ora dello sbarco, il maltempo ce lo portiamo anche in Danimarca, ma per fortuna questa sarà l'unica brutta parentesi di tutto il viaggio, ci dirigiamo poco a nord , la mia intenzione era quella dei arrivare alle scogliere di Mon Skilt, ma al volante mi sento stanco cosi esco per Nestved sulla costa occidentale. 

Il paese non è un gran che , poche persone girano per la strada, posti per dormire quasi zero, trovo un albergo e chiedo il prezzo mi sparano 160 euro a notte ma non ne vale neppure la meta, cosi continuiamo a girare fuori dal paese con le ultime forze, le indicazioni sulle strade sono pessime,  raggiungiamo un camping  dal nome De Hvide Svaner, sulla baia di Gavno e anche stavolta ci salviamo, affittiamo un bungalow di legno per 60 euro, l'ultimo rimasto libero.

 L'ambiente  è tipicamente danese,  ma il bello è che nonostante il tutto esaurito non gira nessuno, uno dei misteri di questo posto.  Finalmente possiamo farci una passeggiata rilassante, regna un silenzio assoluto il che ci fà pensare a nostro cognato calabrese, se ci fosse stato lui lo avrebbero sentito fino a Copenaghen!   Il paesaggio comunque è gradevole ci affacciamo sulla Baia di Gavno, una laguna comunicante al mare con molta vegetazione attorno,  incontriamo enormi mucche marroni, uccelli vari e poi al ritorno una splendida lepre gigante che sfreccia davanti a noi, una delle immagini piu belle di tutto il viaggio.

Le provviste italiane ci sfamano anche questa sera, approfittiamo della cucina interna del bungalow per fare la pasta, visto che non ci sono alternative, poi andiamo a dormire  , nonostante la stanchezza non riposo bene, sono ansioso per il proseguimento del viaggio nei paesi nordici .   Al mattino ci svegliamo con calma per fortuna esce il sole e tutto cambia rispetto al tetro paesaggio del giorno prima, abbiamo già una marcia in più.

Nel preparare le valigie , la mia compagna viaggiatrice  purtroppo da una forte testata sullo spigolo del tetto  e cade a terra dolorante,  dopo averla soccorsa vado in reception e chiedo qualcosa per medicare ma sorprendentemente non hanno nulla da  darmi e meno male che siamo nel nord europa!!  Poi ci chiediamo per quale motivo questi danesi che sono piuttosto alti di statura fanno spiovere i tetti cosi bassi che non ci passa neppure uno gnomo sotto... misteri della geografia!!    Nonostante il piccolo incidente ci rimettiamo in viaggio verso Copenaghen, per ritrovare la strada fatichiamo abbastanza, devo dire che  le indicazioni  non sono di certo quelle all'altezza di un paese evoluto come la Danimarca, rimango davvero deluso non c'è neppure la direzione per la capitale, unica grande città di questa nazione!

Finalmente dopo aver chiesto varie volte , mi immetto  di nuovo sulla statale principale  e con poco tempo raggiungiamo Copenaghen,  la mia copilota  però è ancora dolorante e preoccupata per un persistente mal di testa, così prima di avventurarci nel centro della città decidiamo di  trovare un ospedale per fare un controllo, due ragazzi gentili ci scortano in macchina al pronto soccorso dell'Amager Hospital, tessera sanitaria alla mano e in breve tempo un giovane medico gentile  la visita e la rassicura , sembra che non sia nulla di grave!

Possiamo così addrentrarci nel cuore della capitale nordica più famosa, parcheggiare non è facile ma alla fine siamo fortunati , troviamo una zona a disco orario sull'isola di Amager  e non dobbiamo neppure pagare,  la giornata è splendida c'è un sole favoloso , ideale per esplorare la città.

Entriamo nello Stroget , zona centrale e commerciale me la ricordavo bene ma a me non dice un gran che, ragazzi mascherati da vichingi o altri personaggi girano e urlano per le strade , finalmente un pò di confusione che ci mancava da tempo!   A parte i ragazzi ed evitando come al solito le generalizzazioni , devo dire che tra le popolazioni nordiche i danesi non sono i miei preferiti, il difetto è che sembrano privi di difetti, precisi e un pò altezzosi e da quel che ho avuto modo di percepire anche i loro vicini li vedono un pò cosi (ripeto senza generalizzare).

Carino invece è il mercatino con il chiosco con i tavolini all'aperto e la zona del Nyhavn con le casette colorate che danno davvero un impressione  nordeuropea, ci sono  bar e locali , tanta gente con una birra in mano che si gode il sole.  Poi continuiamo sul canale e facciamo una lunghissima passeggiata che ci porta fino al Palazzo di Amalienborg, poi la Sirenetta e il Kastelett, c'è una splendida atmosfera rilassante, così ce la prendiamo comoda, sulla strada del ritorno ci fermiamo anche a visitare un parco momentaneamente allestito con la sabbia, sulla quale artisti di tutto il mondo hanno modellato figure varie dei loro mondi, intanto il sole si abbassa lentamente e conferisce una splendida luce al paesaggio.

Torniamo  a prendere l'auto che avevamo parcheggiato, mentre tutti intorno a noi girano in bicicletta, mangiamo con le nostre provviste e cominciamo a girare in macchina per la capitale alla ricerca di un posto per dormire ma a parte le grosse e costose catene alberghiere che spiccano nel cielo con il loro marchio, non troviamo nulla , finiamo il giro  in un ostello che si presenta piuttosto bene ma sorpresa non c'è nessuno in reception , cosi stanchi della bella ma lunga giornata decidiamo di fermarci nel parcheggio e dormire in macchia ,  questa ci mancava!

Riusciamo a riposare abbastanza, al mattino ci svegli un gruppo di caprette che sono nel recinto di front a noi , determinate a voler mangiare i nostri biscotti della colazione... dopo esserci ricompattati ripartiamo alla ricerca del ponte sull'Oresund che ci porterà in Svezia.  In questo tratto le due nazioni si avvicinano tantissimo, così i paesi  nell'anno 2000 hanno deciso di costruire un ponte moderno , un grande esempio di alta tecnologia che con poco tempo ti consente di passare , evitando cosi la fila per il traghetto, spesa per il pedaggio circa 35 euro.

Lasciamo così la Danimarca che personalmente non è mai stato uno dei miei paesi preferiti e anche stavolta ne esco con la stessa impressione e arriviamo in Svezia, che invece è un paese che ho sempre apprezzato.  Donna avventura  dorme e io mi sento felice e soddisfatto di essere arrivato fin qui, comincio a sentirmi molto lontano da casa ed  emozionato dell'impresa realizzata, forse non avevo mai guidato così tanto in poco tempo.

Approdiamo vicino Malmo , nella regione meridionale dello Skane (Scania) e da li con la superstrada raggiungiamo la zona di Ystad che si affaccia sul Mar Baltico, passato il paese continuiamo sulla litoranea dove scopriamo con piacere un resort segnalato anche dalla Lonely Planet dal nome  Sandskogen con bungalow colorati in tipico stile svedese, ben distanziati tra loro   all'interno di una foresta di abeti e pini .  E' quel che fa per noi, fortunatamente stavolta troviamo posto e decidiamo di fermarci diversi giorni per esplorare la zona, ma anche per riposarci un pò vista la lunga strada percorsa fino ad ora.

Il bungalow ci viene assegnato da due personaggi decisamente svedesi, un uomo molto alto e una bella ragazza bionda anche lei molto alta,  noi a confronto sembriamo due gnomi usciti dal bosco, ci consegnano le chiavi e ci illustrano gentilmente i servizi.   Dopo un riposino nella casetta di legno facciamo una sortita sul mare e devo ammettere che le spiagge non sono niente male, sabbia chiara e pulita, inoltre rispunta un bel sole che ci consente di metterci in costume .  L'acqua del mare però è decisamente fredda , nonostante gli svedesi fanno il bagno per loro questa è la regione più calda di tutto il paese, essendo nell'estremo sud,  in alcune zone le alghe (almeno noi crediamo che siano quelle) emettono uno sgradevole odore , cosi battezziamo il Baltico come "mare puzzone!".

Una lunga pista ciclabile e pedonale consente di camminare lunga la costa e guardare da un lato il mare e dall'altro la foresta di abeti e pini, con casettine colorate che fungono da cabine marittime,  la vegetazione è molto bella, ci sono tantissimi animali soprattutto uccelli , ma anche scoiattoli , lepri , ricci e le api che come al solito sono un segnalatore di ambiente sano e pulito.

Il giorno seguente  è una splendida domenica con un sole favoloso, visitiamo Ystad, il  grazioso paesino , giriamo per il porto dove partono i traghetti per la Polonia , poi per il centro e per i giardini, che si distribuiscono tra le le due chiese medievali di San Pietro e Santa Maria , entrambe influenzate dall' architettura gotica, l'ordine e il silenzio regnano sovrani, ci sediamo su una panchina dove un cucurro ciccione ci guarda dall'albero emettendo il suo inconfondibile verso.   Solo dopo vengo a sapere che questo paese è famoso anche perche qui sono ambientate le scene del Commissario Kurt Wallander.

Torniamo al resort , un luogo ideale per riposarsi,  nel pomeriggio ci riversiamo sulla spiaggia, stavolta decido di fare il bagno, ma l'entrata in acqua non è delle piu facili, dopo dieci minuti di raffreddamento mi tuffo come fanno gli svedesi, più che per  piacere l'ho fatto per ricordo del Baltico  e per sfida con me stesso,  fortunatamente al sole mi riprendo benissimo!

Al mattino successivo decidiamo di visitare Malmo, anche per vedere come si vive in una città svedese, prendiamo la strada litoranea che passa per Trelleborg, è un itinerario bellissimo, si passa attraverso campi coltivati che variano dal colore giallo al verde , addirittura ad uno sgargiante viola quando ci sono i lupini , sono le tipiche tonalità dello Skane ,  sulla sinistra invece il mare e alcune splendide cassette e villette in tipico stile scandinavo con splendidi giardini ed enormi vetrate ci fanno quasi desiderare di poter vivere qui!

Entriamo in Malmo, terza città della Svezia, ci orientiamo bene e come al solito troviamo un parcheggio a pagamento per evitare sorprese,  cominciamo la nostra passeggiata, gli edifici ricordano un pò Copenaghen in effetti questa parte della nazione risente fortemente dell'influenza danese,  siamo affamati e guarda caso ci imbattiamo in un  festival pubblicizzato come vegetariano, ma quando arriviamo nella piazza troviamo un fumo pazzesco che aumenta ancor di piu la temperatura della calda giornata  e scopriamo che in quasi tutti gli stend sono gestiti da sudamericani che cucinano carne alla brace.

Dopo il pasto, un riposino sdraiati nei giardini comunali con la gazzaladra che ci gira attorno e poi altro giretto nel centro detto Gamla Staden, per vedere alcuni monumenti e chiese fino alla Stortorget cioè la piazza grande.   Per finire  entriamo nel supermercato sopra al parcheggio della nostra auto, facciamo la spesa , qui i prezzi sono abbordabili , notiamo una cosa bella, molte persone riportano le bottiglie e la plastica infilandole all'interno di una macchina raccoglitrice che in cambio restituisce soldi o ricarica una tessera per eventuale spesa,  un sistema davvero interessante che aiuta a tenere la città pulita, anche qualche senza tetto (e in Svezia ce ne sono davvero pochi) raccoglie rifiuti per la strada e raccimola qualche soldo!

Usciamo da Malmo e ce ne torniamo con la superstrada E65 alla nostra base di Ystad,  le strade in Svezia sono ben tenute, gratuite e le indicazioni molto chiare e precise,  guido molto rilassato, il traffico non è mai eccessivo e da modo di gustare i paesaggi attorno,  purtroppo da quando è cominciato il nostro viaggio dobbiamo segnalare un numero incredibile di animali uccisi sulle strade , ne abbiamo visti tantissimi in tutti i paesi,  ricci, volpi, uccelli, gatti, lepri, rane e anche qui dove le auto non sono poi tante  non c'è eccezione.... un ricordo davvero negativo di questa esperienza!

Giorno successivo: ripartiamo in giro per lo Skane, passiamo a Trelleborg , importante centro di comunicazione per le navi , per prenotare il traghetto che l'indomani ci riporterà in Germania,  abbiamo una bella sorpresa , con la Scandilines    troviamo un offerta con poco più di 100 euro possiamo imbarcare noi e la macchina fino a Sassnitz , sull'isola di Rugen,  per un tragitto di circa 100 km di nave,  alla faccia dei Danesi che per 15 km, 10 minuti di navigazione  ci hanno sfilato 83 euro.

Proseguiamo contenti il nostro itinerario, ripassiamo vicino Malmo, passandoci davanti siamo curiosi di visitare l'Ikea proprio nella sua patria , vista l'occasione per cercare un mobile di un colore particolare che in Italia è venduto solo in nero, ma niente da fare sono gli stessi articoli , con prezzi forse piu alti dei nostri.

Ci dirigiamo a Lund , una città storica, la seconda più antica della Svezia, dopo Uppsala, che come tutte le vicine località della Scania venne fondata dai danesi alla fine del X secolo, uno dei posti piu interessanti della zona da un punto di vista turistico, soprattutto la cattedrale gotica , imponente nel suo esterno , mentre nel suo  interno compare un grosso orologio antico , con l'astrolabio e un carillon che parte ogni tanto con il giro di alcuni santi.

Arriva il giorno dell'inversione di rotta, proclamiamo lo Skane come la zona più a nord che siamo riuscii a raggiungere in questo viaggio, sarebbe stato bello arrivare fino in Norvegia, ma guidare ancora da solo per altri mille km non me la sono sentita,  preferiamo dedicare i giorni che ci rimangono per effettuare altre soste durante il viaggio di ritorno attraverso la ex Germania dell'est, sicuramente di posti da vedere ce ne sono tanti.

Arriva il giorno in cui ricominciamo la discesa verso sud, , lasciamo cosi il nostro bungalow al quale ci eravamo affezionati , paghiamo in contanti in quanto incredibilmente non accettano il bancomat e le carte di credito, eppure siamo in uno dei paesi più evoluti,  in un grosso resort, le sorprese non finiscono mai!

Ripercorriamo di nuovo strada panoramica , ultima sosta nel grazioso porticciolo di Smygehamn con le casette colorate , dove nonostante il sole , un vento freddo si fà sentire.

Arriviamo a Trelleborg dove salutiamo la Svezia con i  suoi boschi ricchi di animali e di gnometti, il  mare freddo di Ystad, la gente , gentile, precisa, rigida nelle regole e negli orari, aperta  ma anche  monotona  tanto che se vieni dall'Italia ti chiedi dove sono finite le sfumature e la varietà dei caratteri delle persone?

Ci imbarchiamo sul traghetto della Scandilines, la nave è accogliente anche se non c'è il lusso che abbiamo trovato sulla nave veloce per la Danimarca,  da quando abbiamo lasciato Copenaghen non abbiamo più visto Italiani, significa che siamo usciti fuori dagli schemi classici del turismo e questo come al solito mi riempie di soddisfazione.

Nel pomeriggio, dal ponte cominciamo a scorgere le coste settentrionali della Germania, ovvero l'Isola di Rugen, questa località non era nel tragitto previsto, ma documentandomi sulle guide sono stato fortemente incuriosito dal posto e così abbiamo deciso di prendere il traghetto per Sassnits piuttosto che quello per Rostock che tra l'altro era una tratta anche piu lunga.

Il viaggio è tranquillo , sulla nave ci sono affisse sulle pareti che raffigurano le vecchie imbarcazioni che facevano questa rotta già molti anni fa,  c'è vento ma il sole rende tutto bellissimo, soprattutto quando avvistiamo  le famose scogliere  dello Jasmund National Park, bianche di natura gessosa  che spiccano dalla splendida vegetazione verde intenso, la nave ci passa abbastanza vicino da poterle ammirare per bene e fotografarle.  Poi lo sbarco nella localtà di Sassnitz.

Il nostro programma quindi è quello di soggiornare su questa isola del Mar Baltico, poiche è molto interessante dal punto di vista naturalistico, inoltre ci sono anche delle località  balneari molto carine, questa regione è la Pomerania e per i tedeschi è come una specie di Sardegna sul mare (con i dovuti paragoni).

In auto giungiamo a Binz, elegantissima località balneare , piena di ville in stile liberty e case molto rifinite, ma il costo delle sistemazioni è piuttosto alto e la situazione a riguardo è  completamente diversa da quella che era scritta sulla Lonely Planet,  chiediamo informazioni anche da qualche privato affitta zimmer, ma qui non parlano una parola di inglese e nono si sforzano piu di tanto per capirti,  inoltre secondo me il turismo è quasi completamente nazionale, non sono abituati a vedere gente straniera !

La guida però non ci tradisce sui  campeggi, puntiamo verso la località di Gohren dove troviamo il piu bel camping dell'isola, il Regenbogen che gode di una splendida pineta e della spiaggia più bella dell'isola, inoltre è anche molto grande e ben organizzato.

Alla reception finalmente trovo un ragazzo che parla inglese, è gentile , ci dice che i bungalow sono tutti affittati, ci sono solo posti tenda, non esitiamo a prenotare e a montare subito il nostro igloo. Ceniamo grazie ai nostri rifornimenti che ancora resistono . Due parole sull'abbinamento macchina +  tenda che è stata senz'altro positiva, anche se poco comoda, inoltre è importante sistemare le cose in auto divise per tipologia e per scatola altrimenti quando cerchi quello che ti serve, e non lo trovi , rischi di impazzire!

La notte passa tranquilla, si sente solo il vento che smuove le cime degli alberi , nonostante ci sia tantissima gente, il silenzio regna sovrano, i bambini non urlano continuamente a tutte le ore come nei camping  Italiani e sono molto educati.

Al mattino la passeggiata in spiaggia con il sole ci ripaga di tutte le fatiche , uno splendido paesaggio con sabbia bianchissima , sulla quale compaiono i cosi detti Strankorb, ovvero  una sorta di sedia a sdraio a forma di cesta con rivestimento in vimini, diffusa soprattutto nelle spiagge del Mar Baltico , dove all'interno si siedono le persone preoccupate del vento , più che del sole come avviene nel Mediterraneo. 

Nonostante la presenza del sole  noi  non riusciamo a metterci in costume, facciamo qualche bella foto , ci prendiamo un buon caffè da una signora gentile che gestisce uno dei bar con i tavolini all'aperto e  poi andiamo a visitare Binz, località molto elegante e ben frequentata da tedeschi piuttosto benestanti.

Binz ha un lungomare dove passeggiare è davvero un piacere, ci sono bei negozi, locali all'aperto, ricordo anche la presenza di molte api.... leggendo sulla guido scopro che per i tedeschi l'Isola di Rugen non è mai stato un posto qualsiasi,  al tempo della ex Germania est , qui venivano i capi della Nomenklatura a passare le ferie, ma prima ancora lo stesso Hitler amava questo posto e ci mandava i generali in vacanza con le famiglie, nonchè ci fece costruire delle colonie per i ragazzi.

Andiamo anche a fare la spesa in un supermercato, abbiamo la sensazione che la gente spesso ci guarda con curiosità , a volte ridacchia forse perche ci vede diversa da loro.  Poi riprendiamo la macchina nel parcheggio coperto, dove scopriamo un grazioso nido con quattro piccoli uccellini dentro.

Proseguiamo per il Parco nazionale di Jasmund , dove ci si immerge in una meravigliosa natura, con alberi ad alto fusto, un sentiero conduce fino alle famose scogliere di gesso che avevamo visto dalla nave, ma per raggiungerle e per tornare ci vogliono diverse ore ma il sole  sta andando verso il tramonto e quindi rinunciamo, per fortuna però le abbiamo visto bene dal mare!   

Il giorno successivo lasciamo il camping Regenbogen,  scatto una foto al famoso trenino a vapore che costeggia la strada statale, la giornata è piovosa per fortuna le uniche pioggie le abbiamo prese o di notte o durante qualche spostamento di viaggio.  A sorpresa troviamo una lunga fila di macchine incolonnate per lasciare l'isola di Rugen, passiamo vicino Bergen, il capoluogo abbastanza insignificante e poi pian piano arriviamo sul Rugenbruck, un ponte moderno che collega l'sola con la terraferma, passiamo dentro Stralsund, scorgendo le sue fortezze medioevali , questa citta della Pomerania avrebbe meritato una visita a piedi , ma il tempo è poco, dobbiamo raggiungere Berlino in serata. 

Prendo la superstrada 20 che attraversa il Meclemburgo, consigliatami dal ragazzo del campeggio e in effetti la scelta si rivela giusta, ampie corsie , poco traffico , ma benzinai quasi inesistenti, per fare rifornimento siamo costretti ad uscire dalla statale ed entrare in uno sperduto paese.

Arriviamo a Berlino nel pomeriggio e cominciamo la ricerca di un posto per dormire,  scopriamo che esiste un'area verde dentro la quale si può accedere in auto solo se provvisti di un bollino che autorizza alla circolazione e che noi ovviamente non abbiamo,  la cosa ci crea qualche problema,  giriamo per qualche ora a casaccio ,  incontriamo persone gentili che ci danno informazioni ma anche qualche scorbutico e ignorante, la mia compagna  viene cacciata dal proprietario di un negozio perche lo aveva interrotto nella sua conversazione con una cliente, per chiedere delle informazioni mentre io ero in macchina ... sicuramente uno dei  nostalgici del nazismo che qui a Berlino non mancano di certo.

Girando in auto per la città mi rendo subito conto di quanto sia cambiata, io l'avevo vista nel 96 durante il Tour Europa1 , quando era un cantiere a cielo aperto , ora vedo zone omogenee per certe architetture e camaleontiche per altre ..  noto che nella parte est sono sparite quasi completamente le casette e i palazzi fatti di mattoncino rosso e sono stati ristrutturati e ricoperti da pannelli che le conferiscono un aspetto piu occidentale, anche se è difficile nascondere la geometria che è rimasta sempre la stessa, cioè quella squadrata e tipica delle architetture comuniste!

Ystad (SVE)

Malmo (SVE)

Lund (SVE)

Trelleborg (SVE)

Isola di Rugen (GER)

Isola di Rugen (GER)

Berlino (GER)

Monaco (GER)

Innsbruck (AUS)

Punta Ala (ITA)

Dopo circa due ore di giri in macchina troviamo una discreta stanza a 55 euro presso il Ferdinando Hotel  , nel quartiere Marzhan di Berlino nord-est,  siamo molto stanchi, i negozi sono chiusi e  per fortuna le nostre provviste di cibo ci salvano di nuovo per la cena.

Al mattino partiamo alla scoperta della città , prendiamo i mezzi pubblici , efficienti e frequenti, raggiungiamo subito la Alexander Platz, vecchia anima dove si riuniva la gente di Berlino Est,  a piedi ci incamminiamo lungo il fiume Sprea dove poco dopo ci fermiamo in uno dei bei locali che sorgono lungo la sponda per prendere un caffè, la giornata è bellissima , il sole dà un pò di  colore ai monotoni edifici del centro, poi proseguiamo fino a raggiungere la nota cupola del Reicstag, dove risiede il parlamento, c'è una lunga coda di gente che sale all'interno e noi ce la evitiamo molto volentieri!

Giungiamo alla porta di Brandeburgo dove ci sono delle persone per lo più anziane che manifestano per ingiustizie subite durante gli anni del regime comunista, gli diamo anche qualche soldo per una colletta che non riusciamo a capire a cosa serve.... uno di loro cerca di spiegarci qualcosa in un inglese germanico difficile da comprendere , i suoi atteggiamenti pero sembrano quelli di un Furher arrabbiato, speriamo di non aver contribuito al peggio,  poi dai volantini che ci hanno dato capiamo che il personaggio si chiama Gustav Rust detenuto per 9 anni sotto i regimi comunisti tedeschi (per approfondire: www.gustav-rust.de)

Dopo aver mangiato qualcosa, lasciamo la Berlino est , le impressioni della mia compagna di viaggio su questa città non sono esaltanti , la definisce come  "un cerone cosparso su un volto sfregiato!"  , in effetti questa non è una capitale qualsiasi,  il peso della storia si sente ancora nell'aria, negli edifici e nella gente,  si percepisce però anche una grande forza verso il cambiamento e la modernità, forse la voglia di dimenticare un pesante passato, io che l'avevo già visitata ben 18 anni fà l'ho trovata piuttosto cambiata , anche interessante ma se dovessi scegliere una città europea non sarebbe questa! 

Facciamo una lunga  passeggiata nei giardini  del Tiergarten, molto vasti, belli e curati per raggiungere la parte occidentale.  Accorciamo con un autobus che ci porta nel quartiere di Charlottenburg, storicamente uno dei piu ricchi della città dove ancora oggi la differenza si nota bene, percorriamo vie piene di negozi e di locali mentre in strada sfrecciano macchine lussuose .  Lo sfarzo qui abbonda, sono colpito dai ristoranti ce ne sono di tutti i tipi Italiani , francesi , asiatici,  ma neppure uno locale , ciò mi conferma che la cucina tedesca non ha poi molto da dire!

Torniamo al punto di partenza , cioè alla Alexander Platz, dove non posso esimermi dal consumare un boccale di birra in uno dei bar all'aperto, buonissima per quello non ne avevo dubbi e poi ce ne torniamo in hotel.

Al mattino lasciamo Berlino, un lungo raccordo ci riporta in direzione sud , prendiamo la E51, bella e lunghissima superstrada, troviamo  traffico solo in prossimità di grandi città come Lipsia e Norimberga, la nostra meta ormai  è Monaco. Continuiamo ad ammirare splendidi paesaggi verdi attorno a noi , bisogna dire che la Germania ha una notevole considerazione dell'ambiente, nonostante sia un paese moderno e progredito , l'ecologia ha sempre una grande importanza , viaggiando si ha la sensazione di essere  immersi nella natura !

Arriviamo a Monaco di Baviera, o meglio Munchen  in serata, accompagnati dalla pioggia, anche qui c'è la zona verde per le auto, ciò ci costringe a non poter entrare nel centro dove ci sono la grande maggioranza di alberghi e cosi ricominciamo il giro tondo per la città.

Giriamo per ben tre ore , gli hotel sono  o pieni , o troppo cari (non è di certo una città economica e lo sapevo) o come spesso succede non ti risponde o non ti apre nessuno.... anche se siamo un pò piu a sud  anche qui tutto rigorosamente preciso,  nonostante Monaco è una bella città a causa del nervoso e della stanchezza comincio ad odiarla e a rimpiangere un pò di buon caos italiano!  Dopo aver mangiato un pezzo di pizza, sfiniti  dal lungo viaggio e coscienti della possibilità di dover passare un'altra notte in macchina, verso la mezzanotte ci appare come per miraggio un Best Western, vado subito a chiedere informazioni e fortunatamente non solo hanno posto ma ci fanno un grosso sconto visto il tardo orario in cui prendiamo possesso della stanza, inoltre parcheggio coperto gratuito,  non ci sembra vero!

Al mattino ci attende  il giorno più lungo dell'itineratrio :  dopo esserci riposati , usciamo a fare un meritato giro, c'è un sole favoloso, tutto cambia, con il tram raggiungiamo Karlplatz.  dove cominciamo in nostro percorso a piedi fino alla piu celebre Marienplatz,  dove sorge il Rathaus municipio e il famoso carillon,  c'è tanta gente a spasso, vari artisti si esibiscono in strada,  le birrerie, i negozi particolari simbolo di una certa ricchezza diffusa, un certo interesse per la cucina, un'apertura verso chi viene da fuori, contribuiscono nell'insieme a creare un'atmosfera allegra e piacevole,  sicuramente meno fredda rispetto ad altre città che abbiamo visitato!

Lasciamo l'hotel in cerca della strada per uscire, nel mentre  notiamo una perfetta coesistenza tra moderno e antico, la piacevole zona del famoso stadio e dell' Olympia Park  , i palazzi simbolo di Mercedes e Bmw con relativo museo, tutte costruzioni moderne  , sembrano rispettare e tutelare il vicino centro storico, questo conferisce a Monaco un aspetto molto piacevole e vivibile!

Il  nostro lungo viaggio stà volgendo al termine,  lasciamo la Germania quando siamo già sulle alpi, entriamo in Austria come ultimo paese , attraverso il quale faremo rientro in patria... dopo tanta pianura possiamo apprezzare nuovamente le splendide montagne che spiccano ai lati della superstrada, coperte di un verde intenso esaltato dal sole che è stato sempre presente nei momenti più belli del percorso , anche l'aria comincia a rinfrescare.

Siamo nel Tirolo Austriaco, salite e discese tra splendide montagne anche innevate ci conducono a Innsbruck dove decidiamo di fermarci per una breve visita. Tra le varie città austriache , Insbruck mi aveva sempre incuriosito ma non l'avevo mai visitata... è piccola e molto carina , la cosa piu bella secondo me è la vicinanza alle enormi montagne che svettano sopra i campanili delle chiese, sembra davvero un quadro o il paese di Haidi, il centro è raccolto e molto accogliente, dopo molto tempo cominciamo a risentire la lingua italiana, infatti qui ci sono molti connazionali in vacanza.

Giriamo per negozi compriamo qualche souvenir , un buon caffè e un gelato , ma poi dobbiamo ripartire per rientrare nel nostro amato paese,  prima di uscire dalla città ci compare davanti il Bergisel , maestoso e altissimo trampolino olimpionico per il salto con gli sci.

Dopo tanta strada gratuita ci troviamo davanti al casello autostradale, in Austria si paga il pedaggio,  poco dopo rientriamo in Italia, soddisfatti, stanchi e anche un pò emozionati di rivedere il nostro paese, con tutte le sue cose belle e brutte e arricchiti di nuove esperienze. 

Rimbocchiamo le autostrade italiane , ritirando il biglietto , una cosa che avevamo dimenticato,  così tagliamo il Trentino Alto Adige , con le sue meravigliose montagne, arriviamo a Trento che già è notte, ma mi sento ancora in grado di guidare, così tiro dritto per la pianura Padana, passiamo per Bologna, dove ci fermiamo in un autogrill e soccorriamo anche una ragazza che lavorava li e che si era sentita poco bene.

Dopo un caffè affrontiamo l'appennino tosco-emiliano presso Rocco Bilaccio dove nonostante è notte ci sono molti  Tir che viaggiano a velocità sostenuta,  la presenza di lavori in corso rendono la guida piuttosto difficile,  poi finalmente raggiungiamo la Toscana dove abbiamo un appoggio per dormire, in tarda ora arriviamo vicino Firenze e finalmente ci riposiamo dopo la lunghissima giornata.

Ultimo giorno del viaggio,  sfruttiamo la mattinata per dormire e per salutare alcuni parenti visto che siamo in un posto a noi familiare, poi dalla provincia di Firenze decidiamo di fare l'ultimo tratto fino a Roma , abbandonando l'autostrada e dirigendoci verso il litorale toscano per fare una capatina nel caldo mediterraneo che un pò c'è mancato! 

Così , grazie all'Aurelia arriviamo a Punta Ala, nella provincia di Grosseto, un posto che da tempo volevano visitare, finalmente possiamo concederci  un bel bagno in una bella spiaggia sabbiosa, in un mare calmo e caldo ,  lieto fine di questa splendida e indimenticabile avventura!!   

 

Conclusioni

E' stata una splendida avventura, improvvisata giorno per giorno , sono questi i viaggi che piacciono a me,  l'auto , la tenda le provviste di cibo sono state fondamentali per coprire qualsiasi disagio o carenza, inoltre ci hanno permesso di girare per venti giorni in Europa spendendo veramente pochi soldi, il bel tempo ci ha permesso di godere dei vari paesaggi anche nelle zone piu nordiche, le navi ci hanno consentito di solcare il freddo mar Baltico... tante le impressioni riportare sulla gente e sui modi di vivere.

Siamo entrati in contatto con realtà diverse , ci sono cose che abbiamo preso  come esempio e che cercheremo di ricordare, ma altre che a volte ci hanno fatto sentire orgogliosi di essere nati in Italia, principalmente la nostra capacità di emozionarsi che di certo non è uguale a quella di questi popoli , tanto cha alla fine ti chiedi se i più evoluti sono loro oppure noi..... con questo dilemma che non trova risposta si conclude il nostro racconto!!    

Musica: riproduzione strumentale di sailing , Rod Stewart

 

Mail :  paolomag2005@gmail.com