Mauritius                    

 

Periodo :   Luglio 2010  ( 8 giorni) 

Partecipanti : 2

Organizzazione : Pacchetto (volo + hotel)

Mezzi di Trasporto :   Aereo, Bus , taxi

Itinerario :  Plein Magnein Airport, Flic dan Flac,  Casela, Port Luis, Curepipe, Black Rivers George,  Charamel, Le Morne, Gran Baie

 

                                              

 

Dieci note di viaggio

.Anche con una settimana si può avere una sufficiente idea dell'isola ,  però meglio 2!

 Immergetevi con la maschera nelle aree coralline, ne vale la pena!

A Mauritius il tempo è di difficile previsione, però secondo me è meglio andare nel loro inverno!

Fate un escursione nel sud che è la parte dell'isola più vera, selvaggia e colorata!

Usate i mezzi pubblici girate per tutta l'isola con un pò di pazienza e risparmiate!

Da  non perdere un Rhum agricole forte e tipico liquore dell'isola ricca di zucchero!

Ballate il Segà è una musica allegra e vivace diffusa ovunque!

Port Luis anche se non possiede grandi attrazioni  è sicuramente da visitare!

Una esperenza sul lago Sacro del Brassin nel mondo induista!

Anche se estinto ... non vi dimenticate del Dodo, splendido uccello di Mauritius!

 

   Racconto del Viaggio

Arriva l'estate , abbiamo una diecina di giorni  per fare un bel viaggetto, all'inizio il tempo a disposizione era di più  ma poi per motivi vari abbiamo dovuto stringere, purtroppo!

Così dopo varie valutazioni decidiamo per Mauritius , la mia passione sarebbe stato il Madagascar ma con meno di dieci giorni si poteva fare ben poco, sarebbe stato un viaggio troppo breve  in una terra assai grande (la Grande Ile), dedicato alla sola visita di qualche isoletta del nord, inoltre stavolta non avevamo avuto il tempo di effettuare le vaccinazioni ... e li per poter girare e visitare i posti servivano sicuramente!

Mauritius dunque, è sempre stato un posto da me pensato , guardato nei documentari della televisione e letto sulle guide ,  tra le isole dell'Oceano Indiano è tra le piu grandi e nasconde vari aspetti , la si può visitare per vari motivi , non solo quello tipicamente turistico balneari tipici di altri arcipelaghi .

La scelta ci rende felici, per di più a Roma , in questo periodo ci sono temperature record di 40 gradi con afa e umidità, non si riesce neppure ad uscire di casa, così per la prima volta voliamo ai tropici non in cerca del caldo ma bensì del freschetto , con tanta fiducia nel tropico del capricorno, ai limiti del quale è posizionata l'isola, dove l'inverno australe dovrebbe garantire un clima gradevole , anche se dopo varie documentazioni sò che  Mauritius è uno dei posti al mondo dove è più difficile indovinarne il  clima.

Visto il tempo ristretto prenotiamo un conveniente pacchetto tutto incluso ad un prezzo conveniente,  non è il modo di viaggiare da me preferito ma in questa circostanza può andar bene , così dopo qualche giorno a Fiumicino di sera affrontiamo un lungo Check-in e riceviamo la notizia che il volo parte con 2 ore di ritardo, pazienza!

Il volo è diretto  , l'aereo ha poltrone comode , ma gli spazi tra le file sono un pò stretti ...   all'alba appare l'Africa sotto di noi, voliamo sul Sudan , il Kenya e dopo aver lasciato il continente, in mezzo al mare appare un bellissimo panorama nitido sul Madagascar, riconosco la baia di Diego Suarez e la Montagne d'Ambre, mi prende un pò di nostalgia per il fatto di non poter metterci piede in questa occasione.

Poi dopo qualche ora di mare aperto raggiungiamo Mauritius  e atterriamo presso il Plain Magnein Airport sulla costa orientale dell'isola, cielo con nuvole e squarci di sereno , il freschetto lo troviamo eccome, c'è addirittura aria di pioggia!

Una scritta presso l'uscita però  ci fà ben sperare... leggiamo "Welcome to Paradise!"  e dai vetri dell'aeroporto un colore verde intenso già domina le nostre vedute.

Saliamo sul pullmino per raggiungere il resort che si trova sulla costa occidentale mentre tagliamo la verde l'isola  comincia a piovere , ci dicono che nell'interno piove quasi sempre , è normale..  ed infatti anticipo (per chi legge) che sarà bello per quasi tutta la settimana !   La guida comincia a spiegare qualcosa e quando arriva al clima dicendo "spero che sappiate che qui siamo in inverno !!...." vedo intorno a me gente sbigottita che rimane a bocca aperta ..   come se avesse sentito un'assurdità,  purtroppo come al solito molti vacanzieri in particolare dei viaggi All-Inclusive  non hanno nessuna cognizione di dove stanno andando, ne conoscono un minimo di geografia fisica per non dire astronomica! 

Arriviamo presso la nostra baia, ovvero la spiaggia di Flic and Flac, così chiamata perche passeggiando sul bagnasciuga sabbioso i piedi fanno questo rumore (ma anche in Italia è così!!), alloggiamo presso il Villas   Carolinas , un resort molto carino  , con casette gialle in stile mauriziano , incastonate bene nell'ambiente ricco di palme e con veduta sullo splendido mare, anche se il benvenuto non è dei migliori vista la pioggia!

Dal giorno successivo la musica cambia , tempo bello.... il paesaggio di Flic and Flac si trasforma, mare celeste con varie sfumature, divise dalla barriera corallina, spiaggia bianca, vegetazione circostante verde intenso caratterizzata da boschi di filaos !  Mi immergo subito con la mia maschera per uno snorkeling  nella laguna all'interno della barriera e vedo coralli , spugne e molti pesci tropicali di vari colori , anche se di piccole dimensioni , alcuni mi guardano minacciosi con il loro muso nero per farmi capire che sono dentro casa loro!

Nel pomeriggio giriamo nel paesino di Flic and Flac , qualche boutique di artigianato locale che espone belle creazioni , tra le quali mi colpiscono bellissimi mappamondi di madreperla colorata, ma soprattutto le raffigurazioni in pietra del Dodo, un uccello dal grosso becco, che purtoppo si è estinto già da un pezzo per colpa degli olandesi che lo hanno usato come pollo da mangiare, purtroppo il grosso volatile in realtà non volava e si riproduceva poco, così come spesso accade è sparito per diventare il simbolo dell'isola di Mauricius raffigurato oggi su pietre legno e altro... peccato sarebbe stato meglio vederlo vivo!

Nel paese l'atmosfera è rilassante, ci sono casette con giardino, animali domestici, altarini induisti a dimostrazione della forte presenza indiana, sono loro infatti che dominano l'isola sia dal punto di vista politico che economico . I creoli invece da quel che ho capito sono generalmente di classi sociali piu basse e si dedicano a lavori più manuali, comunque la convivenza è tranquilla, mi è sembrato di vedere molto rispetto per tutti  e un bell'esempio di democrazia.

Il giorno successivo è una giornata stupenda , continuo a credere nella teoria che ai tropici ci si và (se si  può) sempre nell'inverno corrispondente al relativo emisfero  (tranne casi particolari), ora infatti il tasso di umidità è basso e la temperatura accettabile, diffidare sempre da chi vi dice che non ci sono più stagioni e periodi migliori per andare nei posti, non è vero ... in tal caso cambiate agenzia, anche se non metto in dubbio che un pò di fortuna ci vuole sempre  !!  Così torna il sorriso anche ai nostri compagni di pullmino che iniziano a capire che l'inverno ai tropici non è come l'inverno ai 45 gradi di latitudine in Italia, meno male!

Al mattino di nuovo snorkelling, l'acqua non  è calda ma neppure fredda, in questa stagione è un pò come il mediterraneo.

Nel primissimo pomeriggio prendiamo un taxi ed effettuiamo una escursione al Casela Natural Park, una riserva dedicata agli animali, in particolare agli uccelli che sono sicuramente la classe più diffusa ed interessante di Mauritius, qui se ne vedono molti, alcuni liberi altri purtroppo in gabbia, spettacolare il contatto ravvicinato con  i  fenicotteri, i pavoni e altre specie del posto, ci lasciano un piacevole ricordo.  Altre specie  invece sono state portate da altre zone dell'africa , come le tartarughe delle Seychelles  e addirittura i leoni con i quali si può passeggiare assieme (noi non l'abbiamo fatto), inoltre c'è anche una vasta zona safari da poter percorrere con fuoristrada (tutto extra fuori biglietto).

Questo parco rappresenta un pò la volontà di questo paese di recuperare la splendida natura di questa isola, rimediando un pò ai danni subiti nel passato da parte dei vari colonizzatori che si sono succeduti , che senza nessun problema hanno disboscato foreste , sterminato animali anche unici di queste zone e introdotto altri animali come gatti e topi che hanno decisamente contribuito e alterato l'ambiente originale. 

Torniamo al  resort w usciamo a piedi anche di notte dopo cena, non ci sono problemi di sicurezza,  ricordo un simpatico episodio... mentre passeggiavamo, un ragazzo mauriziano faceva la pipi contro un muro e non si era accorto di noi, quando ci vede rimane sorpreso e imbarazzato, si scusa ripetutamente per ben tre volte.... a  Roma non sarebbe mai successo!

Sempre di notte ci prendiamo un drink in un bel locale , dal nome strano di Aanari, io assaggio un rhum "agricole" buonissimo ma anche fortissimo , qui è il liquori di eccellenza ,vista la grande quantità di canna da zucchero coltivata su tutta l'isola, scopriamo la presenza di alcuni hotel come quello dove ci troviamo che sono molto accoglienti e non fanno parte di grosse catene turistiche pubblicizzate in tutto il mondo... un ottima soluzione per venire la prossima volto per conto proprio ovviamente.

Il giorno seguente altra bellissima giornata, decidiamo di effettuare una visita di  Port Luis , un pò per curiosità di vedere la capitale di questo piccolo stato, un pò perche la mia compagna di viaggio è in cerca di un paravento in legno lavorato in tipico stile mauriziano, che ha visto all'interno del resort e del quale si è innamorata tanto!

Così da buoni viaggiatori prendiamo un autobus del posto,  un po scassatello , che  già di per sè è una esperienza,  all'inizio era vuoto poi man mano salgono abitanti del luogo, lavoratori e donne indiane vestite con splendidi abiti colorati. Passiamo in zone completamente coltivate a canna da zucchero, questa nonostante sia una delle principali fonti di reddito del paese rappresenta anche il segno di una passata attività di deforestazione di splendide aree naturali di cui questa isola era ricca , oggi Mauricius è molto attenta alla conservazione delle piante e degli animali , ma purtroppo i danni fatti in passato sono stati tanti, oggi alcune zone molto belle e ricche di natura non nascondono un avvenuto intervento umano per il recupero!  

Durante i  cinquanta minuti di percorso tra paesini e campi da zucchero,  notiamo il paesaggio mauriziano  a volte spunta qualche montagna e le celebri  guglie verdi che caratterizzano l'isola  di indiscussa origine vulcanica , infatti questa potrebbe far parte di un unica catena sommersa di vulcani assieme alle  Mascarene , Reunion e Seychelles  la cui origine risale a 8 10  milioni di anni fà..  Arrivati al porto della capitale ci dirigiamo subito verso Le Caaudan Waterfront, la zona più moderna elegante  e commerciale dove sorgono locali e negozi, posizionati lungo una splendida e luminosa baia, baciata dal sole.

Notiamo sempre più la presenza indiana su questa isola  , conferendo stranamente ad essa un aspetto più asiatico che africano, la gente è molto cordiale e sorridente , ci troviamo sempre a nostro agio.

Dei paraventi neppure l'ombra, sono proprio paraventi!  Cambiamo zona e ci dirigiamo verso il mercato popolare , nonche centro storico della cittadina, qui si notano architetture di origine inglese, francese e olandese lasciate dai rispettivi a seconda del periodo.  Qui la musica cambia:  uomini di varie razze urlano e cercano di vendere di tutto , un misto di mercati africani ed indiani che coesistono, c'è anche una diffusa ma dignitosa povertà, ma dei paraventi nemmeno l'ombra!

Il caldo aumenta, ce ne andiamo a mani vuote , l'unico pezzo che mi riporto è un dodo in legno comprato al Le Cauden.  La stazione degli autobus è un luogo caotico , ma senza troppe difficoltà ritroviamo il torpedone per il ritorno, paghiamo un economicissimo biglietto e usciamo dal traffico della capitale che sicuramente c'è piaciuta!

Torniamo a Flic and Flac dove  nel pomeriggio faccio uno dei bagni più belli della mia vita, con un tramonto sul mare spettacolare, una luce rossa che cambia i colori e dà forma a qualsiasi cosa, l'atmosfera è indescrivibile, scatto delle fantastiche fotografie!

Plain Magnein

Flic and Flac

Flic and Flac

Casela Park

Port Luis

Port Luis

Trou aux cerfes

Black Rivers George

Giorno successivo :  sfruttiamo l'intera giornata per effettuare un tour organizzato dal resort attraverso il sud selvaggio dell'isola, con vari aspetti culturali ma soprattutto naturalistici.

Partiamo al mattino e risaliamo  all'interno fino a raggiungere Curepipe, il secondo centro come importanza dopo la capitale, famoso perche nel 1876 con l'epidemia della malaria , gli abitanti si spostarono dal mare verso regioni più salubri ed elevate sull'altopiano .

Dopo aver superato una zona residenziale dove vivono i ricchi di Mauritius, arriviamo al cratere di Trou aux Cerfes, probabilmente uno dei più antichi dell'isola . Piove ma ci dicono che in questa zona è normale, è così per tutto l'anno!

Proseguiamo con una visita di una fabbrica di galeoni e modellini di antiche navi,  uomini e donne lavorano con pezzettini di legno da assemblare, tutto fatto a mano, questa sembra essere una delle maggiori attività artigianali del posto, spero tanto che poi non ci vendono roba che viene dalla Cina.

Poi lasciato il paese puntiamo a sud-ovest attraversando il cosidetto Mare aux Vacoas, che in realta è un lago artificiale che serve a rifornire d'acqua il sud dell'isola, da lì entriamo nel Black Rivers George , il parco nazionale più importante e selvaggio di Mauritius (direi una meta obbligatoria) , la vegetazione già bella in tutta l'isola qui trova il massimo splendore con foreste tropicali, miste a pini e ad altri alberi ad alto fusto , la natura è sovrana e rigogliosa,  se volete vedere la  vera Mauricius dovete venire qui assolutamente!! 

Giungiamo ai piedi della grande  statua di Shiva che domina il sottostante lago sacro , Grand Brassin centro di culto induista e luogo di pellegrinaggio per i fedeli  in certi periodi dell'anno.

Entriamo nel tempio di Shiva che è uno tra i puù grandi fuori dell'India e partecipiamo pure a una funzione e a una preghiera induista, con benedizione colorata sulla front,e giriamo pure con i nove pianeti, una bella esperienza da ricordare!

Proseguiamo il viaggio nel parco nazionale, a piedi lungo un sentiero ci affacciamo da una fantastica veduta dalla quale si domina su una immensa valle ricoperta da foreste, una alta cascata alla nostra destra poi torniamo al pullmino ma prima di salire ci rinfreschiamo con una bevanda naturale tirata fuori direttamene dalla spremitura della canna da zucchero, dalla quale si ottiene un liquido verde buonissimo, sicuramente da provare!

Scendiamo verso Charamel, strada tortuosa, discese con molte curve, paesaggio meraviglioso  con foreste fitte alternate a qualche coltivazione di banani, caffè, tè, vaniglia e tante palme da cocco di vario tipo;  Arriviamo così a un ristorantino sito proprio nel mezzo della vegetazione, in tipico stile mauriziano, accanto a noi ci sono tavoli di famiglie locali che mangiano fuori visto che oggi è sabato, tra l'altro questo periodo è anche periodo di ferie e non a caso se le godono nel loro inverno. Il cibo è buono e sembra piuttosto genuino come l'ambiente circostante.

Dopo il pranzo ci spostiamo nel parco di Charamel , visitiamo prima una splendida cascata che compie un salto di cento metri e poi ci dirigiamo a piedi verso le famose Terre Colorate, una serie di strati di materiale vulcanico raffreddato a varie temperature che oggi assumono colori diversificati, questo posto è molto pubblicizzato turisticamente parlando ma a me  sembrano decisamente  sopravalutate , in più nel momento in cui noi le visitiamo manca la luce del sole che è fondamentale per poter notare i vari colori, comunque la zona nel complesso è notevole e sicuramente  da visitare.

Vicino alle terre ci sono delle splendide tartarughe giganti,, un tempo l'isola era piena di queste testuggini ce ne erano a migliaia tanto da poterci camminare sopra, poi il colonizzatore di turno come al solito ha rovinato tutto e sono diventate cibo per i loro denti  fino alla loro inevitabile estinzione.  Oggi quelle che si possono vedere sono state importate dalle isole Seychelles, vengono protette e sono tenute con cura,  loro ricambiano ampiamente , sono molto socievoli e affettuose , la mia compagna se ne innamora  e  dopo avergli grattato un pò la testolina  non vuole più staccarsi da loro!  Sono degli animali eccezionali che vedono questo pianeta per molti anni di vita.

La giornata và a finire, riscendiamo dal massiccio verso la costa ovest dove ci fermiamo per un altro stupendo panorama stavolta con veduta mare, sul promontorio di Le Morne che io ribattezzo il Pan di Zucchero di Mauritius, vista la forma a cupola , è una zona molto bella  piomba sul mare ed intorno è circondato da spiagge bianche e barriere coralline, la guida ci dice che oltre Le Morne in genere , il tempo  è sempre peggiore, poiche si và verso la costa orientale che  in questa stagione è più esposta ai venti e alla pioggia, anche la temperatura può essere un pò piu bassa.

Grand Brassin

Grand Brassin

Black Rivers George Nt.Park

Charamel

Danza Segà

Filc and Flac

Le Morne

Grand Baie

Noi possiamo dire di aver goduto di temperature di circa 25 gradi , ma anche di più , cielo quasi sempre sereno e di sera non abbiamo mai messo un golf !

Il giorno successivo dopo tutto il giro del sud dell'isola , ci concediamo una giornata di relax al mare, quindi bagni, sole, snorkelling,  facciamo una bella passeggiata in direzione sud fino a scorgere il promontorio di Le Morne magicamente illuminato verso il tramonto, un gruppo di mauriziani suonano e alcune ragazze si esibiscono nel ballo del Segà, tipica danza locale nata in un tempo ormai passato quando i lavoratori della canna da zucchero trascinavano i piedi senza alzarli! (E' quella che ascoltate da questa pagina se avete l'audio attivo).

Qualche parola sul cibo che è stato sempre buono , anche i piatti locali a base di pesce, carne o altro tutto speziato con carry, zenzero , peperoncino sono stati molto apprezzati e ben digeriti senza nessun problema, ottima la frutta tropicale e i dolci soprattutto a base di cocco!

Ultima escursione per il giorno seguente, decidiamo di fare una puntata nel nord dell'isola, prendiamo un taxi , costo complessivo 40 euro , diciamo che questi ultimi sono comodi ma un pò cari, se uno ha tempo, pazienza e un pò di spirito di adattamento con i bus locali si  risparmiano tanti soldi.

Ci dirigiamo quindi a nord , ripassiamo per la trafficata Port Luis che ci fà perdere più tempo del previsto,  poi raggiungiamo  Grand Baie, un centro abbastanza turistico ma bisogna dire bella e particolare, il paese si estende attorno ad una baia talmente circolare che sembra chiudere il mare dentro se stessa, l'acqua è bella e trasparente, sabbia bianca,  palme lussureggianti e vegetazione tutta intorno, ci sono molte botteghe , negozi e alberghi che la rendono un posto piuttosto commerciale rispetto ad altri punti dell'isola.

Facciamo anche un giro all'interno di un grosso market, ma non troviamo nulla di particolare, il tempo imbruttisce e comincia a  piovere, riprendiamo la strada del ritorno e parliamo un pò con il tassista che ci rivela alcune situazioni politiche ed economiche dell'isola... dice che anche qui i governi sono corrotti, però tutto sommato è un sistema che funziona e che negli ultimi decenni sono state fatte molte cose e c'è stato un considerevole sviluppo economico rispetto ad altri paesi, scopro che comprare una macchina nuova costo molto più qui che in italia !

Il viaggio finisce così.... il giorno dopo riattraversiamo l'isola e ci ritroviamo sul versante orientale che è stato quello da noi meno visitato, anche per motivi climatici di stagione, se andate nel loro inverno pernottate sulla costa occidentale che è sicuramente piu al riparo... però credo che un paio di settimane sia il tempo ideale per conoscere meglio l'isola, magari facendo base una settimana sulla costa occidentale e una su quella orientale, magari  per poter visitare anche l'isola dei Cervi che noi non abbiamo visto.

Dal  Plain Magnein Airport decolliamo vedendo sotto di noi la Blue Bay e poi di nuovo tutto mare!

 

Conclusioni :

Mauritius è sicuramente un bel posto dal punto di vista naturale, il mare corallino le spiagge bianche e il verde della sua vegetazione costituiscono motivo di interesse.  Non vi aspettate gran che dal punto di vista storico e culturale... è un mondo nato tra l'africa e l'asia , di entrambi se ne coglie l'atmosfera, attraverso la gente ospitale e tranquilla, i cibi e le musiche!  

 

Musica: riproduzione strumentale di Segà , musica folkoristica delle Mauritius.

 

   Mail :  paolomag2005@gmail.com