Francia : Parigi                   

    Periodo :   Aprile 1985   ( 5 giorni) 

    Partecipanti : 3 + altri     (Paolo,Pierpaolo,Paolone)

    Organizzazione : Gita scolastica superiori

    Mezzi di Trasporto :   Treno,bus,metro

    Itinerario :  Parigi, Versailles

 

                       

 

 Note di viaggio

Non si può non vederla almeno una volta nella vita

Perdetevi nel quartiere Latino pieno di locali

Parigi ha una straordinaria vita notturna con tanti negozi aperti

Salite sulla torre Eiffel è godete della spendida veduta

Se avete tempo fate una escursione fuori porta ... ad esempio Versailles

I dolci a Parigi sono buonissimi e le pasticcerie tante!

La metro è eccezionale potete arrivare dovunque

     Ile de la Citè cuore della città da non perdere
     Un giro romantico in battello sulla Senna

Percorrete a piedi i grandi stradoni lunghi largi e puliti

   

 Racconto del Viaggio

La mia prima vera esperienza all'estero, è legata alla gita scolastica svoltasi durante l'ultimo anno di scuola superiore, ormai lontana ma impressa dai ricordi indelebili di questa splendida capitale, unica al mondo, ricordi antichi ma sempre vivi come le foto originali dell'epoca scannerizzate su questa pagina.

Partenza di pomeriggio dalla stazione Termini di Roma assieme ai miei 2 compagni di classe (visto che il resto non ha partecipato), ossia i mitici Pierpaolo e Paolone, più  altri provenienti da altre sezioni. 

Il viaggio è stato lunghissimo anche perche non esistevano ancora i treni veloci, ed inoltre a causa di un incidente il macchinista è stato costretto a cambiare percorso per poter varcare le Alpi, così  impiegammo più di 20 ore per raggiungere le desiderata capitale!

Nel primo mattino, mentre dormivo assieme ai miei compagni  nello scompartimento sono stato svegliato dalla polizia francese, con il classico elmetto protuberante che ci ha controllato i documenti, noi li battezzammo " i pizzardoni", furono molto fiscali con noi  anche perche in quel periodo le frontiere erano sicuramente più chiuse di oggi.

Dopo ore di viaggio, guardando curiosi il pianeggiante paesaggio francese dal finestrino arrivammo alla stazione parigina di Gare St Lazare, molto bella ed in stile antica Europa; da li ci trasferimmo con un pulmino in albergo.

Le prime impressioni parigine mi danno la sensazione di una città in grande, ben organizzata, pulita, con larghe vie spesso a senso unico, relativamente con poche macchine e senza mai vedere gli ingorghi del traffico tipici della nostra capitale.   Una delle prime cose che mi incuriosiscono sono i motociclisti tutti muniti di  casco, anche i secondi passeggeri  , visto che in Italia nessuno ancora lo indossava.

Arriviamo in hotel e sistemiamo le valige, in zona Poissonnierè non lontano dal centro, una parola che a Parigi va usata adeguatamente considerando che la zona centrale della città è davvero molto vasta; così ancora sballottati dal viaggio usciamo per cambiare le lire in franchi e comperare la card per sperimentare la famosa e tanto decantata  metropolitana francese. 

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Panorama

Versailles

Notre Dame

Panorama

Pompidù

La rete ferroviaria che attraversa Parigi è davvero impressionante ed è una delle cose che ci colpisce maggiormente, un continuo intersecarsi di linee efficienti e continue che tagliano tutta la città e ti consentono di visitarla con estrema facilità!

Partiamo dal nostro hotel a piedi e il primo monumento che ci compare, data la vicinanza è l'Opera, uno dei teatri lirici più importanti del mondo, costruito nel 1862.  Imbocchiamo la metro e facciamo subito tappa all'Ile de la Cite, l'isoletta sulla Senna, sopra la quale sorge il celebre Notre Dame, la cattedrale di Parigi, il più importante edificio religioso cittadino, sorto dal 1163, del quale si possono ammirare le stupende architetture sia interne che esterne, e magari  immedesimarsi nella storia del "Gobbo".

Poi visto che avevamo altro tempo ci inoltriamo per il vicino Quartiere Latino, famoso perche  frequentato da tantissimi studenti di ogni paese e di ogni colore, luogo di confronto e di scambi culturali. 

Dopo aver girato durante il giorno per alcune vie centrali, cominciamo ad assaporare qualche cibo parigino, evitando i ristoranti classici che erano piuttosto cari per le nostre tasche di noi poveri studenti,  così non potendo mangiare qualche specialità di classe  i primi rifornimenti li troviamo nei fast food e in deliziose pasticcerie i cui dolci erano veramente buoni.

Durante la prima notte, ci accorgiamo che a Parigi si può fare vita mondana anche dopo cena, moltissimi negozi rimangono aperti fino a tarda ora, riempiendoci di vita e di allegria, spesso si incontrano artisti e pittori in strada, nelle periferie comunque è bene prestare attenzione, soprattutto nelle zone buie..

Il mattino seguente dopo una discreta colazione, riprendiamo la nostra cara metrò e ci dirigiamo di nuovo verso la Senna, stavolta cominciamo la giornata con una doverosa visita del Louvre, uno dei musei più famosi e più grandi del mondo, nell'attesa di entrare socializziamo con altre scolaresche del nord Italia prevalentemente femminili, e non nascondiamo un pò di scetticismo sapendo che dovremo affrontare una lunga serie di sale espositive che spesso annoiano il  giovane turista, (della serie prima usciamo e meglio è,  forse non era l'età giusta per apprezzarlo pienamente !).

Ma bisogna davvero ammettere che il Louvre è  qualcosa di unico e di grande, sia per le sue architetture e giardini, sia per il numero incredibile di opere contenute presso le sue sale (più di 200.000) , molte delle quali hanno un valore inestimabile, e provengono da vari paesi, anche l'Italia ha dato il suo grosso contributo. Credo che sia impossibile ed inutile citarle tutte, ma vedere la "Gioconda" dal vivo è una vera emozione! 

E' quasi ora di pranzo, ma noi seguitiamo a  percorrere lunghi stradoni, stavolta per raggiungere il mitico Arco di Trionfo, fatto iniziato nel 1806 da Napoleone a glorificazione delle armate imperiali, saliamo in terrazza assieme ad altri turisti italiani e abbiamo una delle visioni più belle e panoramiche della capitale, la sensazione è di essere al centro di tutto, infatti le grandi arterie che tagliano come una torta il centro della capitale si incontrano proprio sotto di noi. Guardando verso nord invece si scorge una vasta zona completamente moderna, piena di grattacieli e mastodontiche costruzioni, ci si rende cono di quanto è estesa geograficamente questa città.

Giriamo per le lunghe vie parigine, che mi hanno colpito oltre che per la loro larghezza e lunghezza, perche generalmente sono molto pulite e ordinate, anche la gente è molto rispettosa, quando c'è da fare una fila si incolonna senza passare avanti e non a gregge come si usa in Italia. Comunque quando si esce dalle zone centrali, soprattutto nelle stazioni metro periferiche è facile incontrare qualche faccia poco raccomandabile ed è bene fare attenzione ai borseggiatori.  Ci hanno colpito e non poco  anche le donne francesi , è giusto dirlo per la loro  classe, eleganza  e femminilità che le rende a mio giudizio tra le più  curate in Europa (come al solito senza generalizzare).

Per concludere la giornata, non ancora stanchi, visti i nostri floridi 17 anni,  tentammo di raggiungere il mitico stadio di calcio Parco dei  Principi, dove gioca la squadra del Paris Saint German, ma  dopo tanto camminare ci dobbiamo accontentare di vederlo solo dall'esterno, poiche i cancelli come sospettavamo erano chiusi .

Nel giorno seguente cominciamo a visitare i vari monumenti presenti vicino alla leggendaria torre Eiffel, così metro dopo metro, stazione dopo stazione, e camminando lungo i grandi viali raggiungiamo la piazza della Concordia teatro della rivoluzione francese  e ricordata per la ghigliottina con la quale vennero uccisi numerosi personaggi  storici dell'aristocrazia.

Finalmente ci avviciniamo al monumento simbolo della città, l'altissima torre Eiffel, costruita dall'omonimo ingegnere nel 1889, nonostante  le critiche sul cambiamento del  paesaggio , ma indubbiamente è un gran capolavoro. 

Noi non vedevamo l'ora di arrivare in cima, scalando i suoi diversi livelli, che mi sono rimasti impressi nella mente , tanto più  ricordati poi dal video "A view to a kill !" dei mitici Duran Duran girato qui  dopo poco tempo della nostra presenza .  Arrivati in alto con fatica ed entusiasmo , veniamo ricompensati da splendidi panorami sul centro della capitale ma anche sui lontani orizzonti che sfumano pian piano  tra i quartieri piu lontani, è una emozione grandiosa, non si può venire a Parigi senza salire qui sù .... ti senti davvero in cielo!

Davanti alla torre abbiamo modo di apprezzare gli splendidi giardini di Champ de Mars, dove ci sdraiamo su una morbida e curatissima erbetta  che poco dopo ci invita anche a far due tiri con il pallone, il sole rende ancor più bello questo ricordo. 

Sempre vicino alla torre, sorge un'altro monumento che mi è rimasto nel cuore, ossia  il Trocaderò, lo si trova proprio di fronte , attraversando la Senna  e passando sul lato nord, il grande palazzo bianco che lì per lì mi ricordava un pò il nostro Altare della Patria di Piazza Venezia, prende nome dalla fortezza spagnola conquistata dai francesi nel 1823, ricordo che c'era uno splendido sole e tantissima gente tranquilla che pattinava li intorno. 

Verso la sera decidiamo di addentrarci nel quartiere a luci rossi di Pigalle, un'altro posto a suo modo famoso ; qui  tra le vie spuntano donnine, locali per spettacoli e spogliarelli, sexy shop  e  tutto ciò che è legato al sesso in maniera più o meno artistica . Ci sono locali di tutti i livelli da quelli  più  popolari a quelli che  sono diventati  monumenti basta pensare alle pale del Moulin Rouge legato alla memoria del pittore Toulouse-Lautrec, o al Crazy Horse  o al Follies Berget. 

Questo quartiere è dominato dalla collina alta 130 metri  dove sorge il Montmartre, quartiere pittoresco frequentato dagli artisti, e pieno di vita notturna, un posto da non perdere assolutamente. 

Il penultimo giorno di vacanza lo dedichiamo alla visita della reggia di Varsailles, uno splendore conservato tra le alture boscose a qualche decina di km dalla capitale.  Per raggiungerla prendiamo il trenino che conduce verso nord, e dopo più di mezzora arriviamo nella cittadina francese.

Versailles nacque nel 1624, grazie a Luigi XIII che vi fece costruire un castello purtroppo per le sue cacce, poi le varie guerre e rivoluzioni travagliarono la sua storia e la sua estetica, oggi il palazzo è una vera meraviglia, la sua grandiosità e ricchezza, i tesori d'arte che racchiude, la bellezza incomparabile dei suoi giardini, sono l'espressione più eloquente della potenza, magnificenza e raffinatezza della monarchia di Francia nel secolo suo apogeo. 

Gironzolando tra i verdi giardini e fontane, con Pierpaolo e Paolone conosciamo anche un gruppo di ragazze di Milano, molto simpatiche e rimarremo in contatto con loro...  anch'esse in gita scolastica.

L'ultimo giorno, ce la passiamo con calma e senza troppi obbiettivi,  dopo i tanti monumenti che in questi giorni hanno assuefatto la nostra mente, ci dirigiamo assieme alle amiche di Milano, verso qualcosa di diverso, ossia la visita del Pompidoù. Si tratta di un moderno centro commerciale , tutto di vetro, con vari piani collegati da potenti scale mobili e ricco di merci assai varie; per noi fù una vera novità, apprezzabile  poiche in quegli anni in Italia non esisteva ancora nulla del genere, chi avrebbe detto che poi ci sarebbe stata l'invasione fino alla nausea?

All'uscita, (cosi come all'entrata), ci si trova in una piazza frequentata da artisti e punk dalla cresta colorata, un ritrovo di giovani di tutte le razze e categorie, il mondo in pugno della mano!

Scende la sera e in fretta riprendiamo le valige in hotel per recarci di nuova alla stazione, anche qui tra la gente e i treni si vive una atmosfera da Oriente Express, ma  da dove un'altro treno notturno pieno di studenti in gita ci riporterà in patria, con tante ore di viaggio... a malincuore salutiamo la capitale  nella speranza di tornarci presto,  al nostro arrivo a Roma , dopo aver visto Parigi ho la sensazione che la città eterna nonostante tutte le sue bellezze sia molto piccola e stretta !

 

Conclusioni

Credo che la prima esperienza all'estero, dovunque essa sia, non si dimentica mai, neppure dopo anni e anni, e cosi è stato per Parigi, una città piena di vita, di cultura e di storia, ricca di monumenti, musei ma anche ben organizzata sotto tutti i punti di vista, moderna, antica e fascinosa al tempo stesso ; se si parla di Europa è sicuramente una dei primi posti da considerare e da visitare.

 

Musica: riproduzione strumentale di Reality di Richard Sanderson

 

 Mail :  paolomag2005@gmail.com