Circumnavigazione del Salento  ...

    da Lecce , costa a costa giro completo

 

             

Questo reportage è dedicato ad una straordinaria regione dell'Italia Meridionale , il Salento , la parte finale del tacco dello stivale,  una terra particolare che oggi più che mai si fà conoscere per la sua storia e la sua natura .  La terra degli ulivi e dei fichi d'india, ma anche di stupende cattedrali barocche e località costiere con un mare stupendo che non ha nulla da invidiare a quello degli arcipelaghi tropicali.  Il racconto esce da una lunga serie di viaggi ed escursioni effettuati soprattutto in automobile attraverso le strade provinciali, in particolare tutta la fascia costiera che circumnaviga questa terra , partendo da Lecce*** meravigliosa città barocca che non descrivo perche ci vorrebbe troppo tempo e troppe nozioni , ma che consiglio vivamente di visitare poiche è il fulcro storico e culturale dell'intera regione e sicuramente una delle città più significative d'Italia.

Nella descrizione delle località , ho associato  , *  **  ***   ,  ossia una , due e tre stellette come importanza turistica ai vari posti,  quelle con tre stellette sono località assolutamente da non perdere!

Da Lecce***,  uscendo con la strada provinciale 364 verso est si giunge  sulla costa  orientale dal Salento, quella che guarda l'Adriatico, la prima località che si incontra è San Cataldo* ,  frequentata soprattutto dai Leccesi che in giornata si affacciano sul mare per prendere il sole,  non è tra i posti più belli ma qualcosa di caratteristico lo tira fuori.  Verso sud si incontra la Riserva Naturale Le Cesine** , che rappresenta quel che resta di una grande zona umida che si estendeva da Brindisi a Otranto e che venne bonificata per sconfiggere la malaria, dopo aver subito di tutto compreso essere territorio di caccia, dagli anni 70 con il crescere della coscienza ambientalista   oggi è diventata  uno straordinario ecosistema di paludi e macchia mediterranea dove trovano rifugio uccelli, anfibi e rettili, gestito dal WWF, accessibile  a tutti con prenotazione per visite guidate.

Proseguendo verso sud, lentamente e facendo attenzione ai numerosi segnali di limitazione della velocità e autovelox, si passa per Torre Specchia* , località che possiede una bella spiaggia e un bel mare cristallino,  per poi raggiungere San Foca*, località marina abbastanza grande , frequentata sia dalla popolazione locale , ma anche da turisti, in estate è un po’ caotica nel centro,  come mare secondo me nella zona  c’è di meglio.

Dopo appena un km , si giunge a Roca Vecchia*, altra località marina , qui superato l’abitato , sulla strada costiera compare , la Grotta della Poesia**, un angolino incantato di Salento, costituito da rocce marroni  che formano delle piscine naturali e contrastano col colore  celeste del mare.  Il nome è legato alla leggenda di una principessa bellissima che fece qui il bagno e per questo i poeti venivano qui a scrivere della sua bellezza.

Dopo alcune curve ,  compare Torre dell’Orso*** (Marina di Melendugno) , località balneare tra le più note del Salento, più  volte bandiera blu,    possiede una spiaggia grande bellissima, di sabbia bianca che ricorda quelle del Brasile nord est,  acqua celeste trasparente bellissima,  alle spalle una splendida e fresca pineta verde , mentre all'orizzonte   nel mare compaiono Le Due Sorelle,  due grossi scogli vicini tra loro, simbolo di questo posto.  Per quanto riguarda il paese invece non ha proprio nulla da dire, case basse  e abitazioni, costruite senza alcun criterio, si  stenta a riconoscere un centro del paese, tranne in estate quando aprono numerosi locali , è un posto frequentato soprattutto da giovani in cerca di divertimento.

Poco più a sud la strada si fa rettilinea  , qui merita sicuramente una sosta , almeno per vedere il panorama che si ha dal minuscolo arenile , Torre Sant’Andrea** ,  con i suoi faraglioni di roccia bianca o gialla  che spiccano da un mare da bandiera blu ,  un posto di indiscutibile bellezza …  non ci sono stabilimenti ma è molto frequentato dai turisti e da giovani che vengono a seguire gli spettacoli all’ aperto di un locale situato sulla spiaggia.

Ancora qualche km e si arriva nella zona dei Laghi Alimini***, un’area naturale protetta davvero eccezionale,  costituita da due laghi : Alimini Piccolo e Alimini Grande , generati da sorgenti di acqua dolce, il Grande fonde le sue acque con quelle del mare … fare una escursione o un trekking in questa zona è davvero interessante,  poi c’è il litorale che comprende una lunga e bella spiaggia bianca , purtroppo piena di stabilimenti che ben poco hanno lasciato alla spiaggia libera.  Comunque il mare è stupendo, uno dei più belli del Salento,  celeste trasparente e pulito, con alle spalle il verde della pineta, per questo   l’estate è un posto super affollato .. nella parte nord è rimasto anche il relitto di una nave arenata ed è un punto di riferimento per i bagnanti.

Per finire prima di arrivare ad Otranto ,  non si può  non citare la Baia dei Turchi***, cosi chiamata poiche , qui nel 1480 approdarono  le barche degli ottomani … ci si arriva con una stradina sterrata, che porta ad un parcheggio custodito,  poi  si entra nella pineta , percorrendo a piedi un  percorso dissestato tra pini e una profumata macchia mediterranea,  finche appare lo splendido mare celeste,  qui la spiaggia è piuttosto ridotta quindi  i visitatori  si accalcano sotto la falesia  in prossimità del bagnasciuga che per alcune ore calde fornisce anche l'ombra. 

Finalmente arriviamo a Otranto***, ricordata spesso per la "O di Otranto" ma che per me può essere definita la più bella perla del Salento, qui si fondono la storia e la natura di una regione straordinaria , chi arriva fin qui , all'estremo tacco dell'Italia ,non può non visitarla , almeno per un giorno e scoprire le sue ricchezze artistiche.

Girando per il suo centro storico, si viene illuminati da una forte luce solare e si percepisce una energia particolare,  le mura del castello e la città fortificata sono davvero imponenti, quanto lo è lo spessore della loro storia.

Qui infatti nel 1480 gli otrantini che non erano soldati, ma bensi contadini e normali abitanti del luogo combatterono contro i turchi di Maometto II che sbarcarono su queste coste con intenzioni espansionistiche e  mentre gli aragonesi che presidiavano queste zone scapparono via , i locali con grande coraggio resistettero all'interno del forte per molte settimane.  Alla fine costretti ad arrendersi , preferirono la morte e si  fecero decapitare uno dopo l'altro, anziche convertirsi alla religione islamica  .

I teschi degli 800 martiri sono conservati nella cripta della  della cattedrale , sono visibili a tutti e ricordano che se oggi non siamo finiti sotto l'islam lo dobbiamo un pò anche a loro!!  La cattedrale è straordinaria , la parte sotto è di età romanica, sopra invece sorge la chiesa con lo splendido mosaico , fatto da Pantaleone nel  1163  che ritrae l'albero della vita , un intreccio di storie ,leggende e misteri che meriterebbero uno studio molto approfondito.   Purtroppo l'opera che costituisce l'intero pavimento della cattedrale viene calpestata ogni giorno e battuta da tacchi a spillo  e sedie con le gambe appuntite in metallo,  credo che un'opera così importante  andrebbe salvaguardata in maniera ben diversa !

Otranto , merita un viaggio a se,  se si ha tempo, oltre al centro storico ci sono molte cose da vedere, anche solo spostandosi a piedi sia verso sud , ma soprattutto verso nord, dove nascoste dal turismo di massa si susseguono piccole baie  e vedute spettacolari, dove la natura regna ancora sovrana, citerei sicuramente la spiaggia di Porto Craulo, la Staffa, il canale del Càfaro.

Comunque anche senza spostarsi , nella baia si possono fare ottimi bagni soprattutto sotto la Chiesetta della Madonna dell'Alto Mare, l'acqua spesso è di un celeste bellissimo e limpidissimo,  se andate nel primo mattino troverete le "Cummaregge" ovvero le comari, donne di età più che matura a mollo nell'acqua che parlano ad alta voce in stretto dialetto salentino e la loro voce rimbomba in tutta la baia, rompendo il silenzio mattutino ...  ma anche loro fanno parte del folklore  di Otranto.

Otranto (Castello

Otranto (Bastioni)

Otranto (Stazione)

Faro di Palascia

Otranto (Canalone)

 

Il viaggio continua ... e punta verso sud, da Otranto Prendiamo la strada provinciale 87  e cominciamo la discesa verso Leuca…   dal punto di vista paesaggistico questa è senza dubbio la parte più bella del Salento, tutta rocciosa , ricca di scorci panoramici e vedute mozzafiato, una natura quasi incontaminata,  anche tratti di costa  scogliosa molto belli dove fare il bagno, ma attenzione!!  Se cercate le spiagge di sabbia non andate in questa direzione , bensi considerate quelle già descritte  a nord di Otranto !!  Se siete in estate non dimenticate una bottiglia d’acqua sempre in macchina poiche la temperatura  può essere davvero notevole!

Inoltre vorrei ricordare , soprattutto per chi ha poco tempo, per poter sfruttare bene la luce del sole (e qui comunque ce ne è sempre tanta)  che stiamo percorrendo il tacco...  su questa costa si guarda l’est e quindi se potete visitatela nella prima meta della giornata, soprattutto se non siete in estate, mentre il lato occidentale che vede il tramonto la si puo visitare comodamente nel pomeriggio , ma queste sono solo considerazioni personali.

Le indicazioni stradali in Salento sono una vera usanza del posto … in alcuni punti  sono ben distribuite e chiare, ma può capitare e non è raro di non riuscire a venir fuori da un paesino di mille abitanti poiche hanno dei riferimenti circolari che ti riportano sempre allo stesso posto, oppure può capitare di leggere le indicazioni per un certo posto con relativa distanza chilometrica e procedendo verso di questo ritrovare una nuova indicazione con i km che aumentano anziche diminuire!  Oppure trovare una strada chiusa con tanto di divieto di transito ma tutti ci passano  e cosi vià ,  ma poi ci sono sempre gli abitanti locali  pronti a darti qualsiasi indicazione, su di loro potete sempre contare, sono sempre disponibili!  

In ordine di percorso , i primi punti di interesse… a volte ritratti sulle cartoline che si vendono nei negozi del Salento,  ma ahime quando li cerchi non li trovi perche poco indicati sulla strada… sono : la prima località è la Spiaggia dell’Orte*, rocciosa e riparata dai venti, consigliabile quando  tira vento da nord, per raggiungerla bisogna fare un tratto di sterrato pieno di buche, volendo in estate c’è anche una navetta che fa su e giù con il porto di Otranto,  il mare è molto bello ma per entrare in acqua non è il massimo viste le rocce dure e frastagliate, se state facendo una escursione in auto per vedere pi posti possibili in direzione di Leuca io la salterei, poiche fà perdere troppo tempo.

Poi assolutamente consigliato uno stop presso la Ex Cava di Bauxite**, sfruttata fino agli anni  70, un posto da cartolina , praticamente un cratere di roccia rossa  (dal quale si estraeva l’allumino), con un laghetto formato dall’acqua depositata dal colore verde smeraldo, inoltre circondata da una meravigliosa vegetazione di macchia mediterranea verde e profumata,  un vero spettacolo di colori da ritrarre con una foto obbligatoria!  Qui la natura si è ripresa la sua terra e oggi ci vivono anche tanti animali, uccelli e rane .

Proseguendo, c’è un altro sito molto antico  di notevole importanza storica di tutto il Salento che è l’Abbazia di S.Nicola di Casole*, dove nel 1100 i monaci andavano a pregare, probabilmente anche casa di Pantaleone (colui che realizzò il mosaico della cattedrale di Otranto) , di tutto ciò sono rimaste solo delle rovine e su queste è stata costruita una masseria con tanto di  proprietario (e non è facile poterla visitare senza il permesso)!   Anche se non sei Sgarbi , sapendo che fine ha fatto questo monastero  ti viene da incazzarti!!

Poco più avanti , sempre senza alcuna indicazione si arriva al Faro di  Palascia**, che dalla strada mentre guidi non si vede, non ci sono indicazioni, ma te ne accorgi perche sulla sinistra c’è una zona militare invalicabile, li si può parcheggiare e scendere a piedi, ne vale  la pena…. Qui infatti siamo al Capo d’Otranto , ovvero il punto più a est d’Italia,  un tempo c’era il guardiano che viveva dentro la casetta, oggi invece c’è il museo del mare, non sempre aperto,  la vista è fantastica, nelle stagioni di primavera e autunno , si possono avvistare tonni, delfini e anche capodogli, è un posto pieno di fascino!

Poi la strada sale e scende , tra vallate ricoperte da una bassa e profumata vegetazione,  rocce scoperte e scorci sul mare, ci sono più indicazioni per trovare i posti … Torre Sant’Emiliano* è una delle prime torri che si incontrano … servivano per avvistare i turchi e dare l’allarme ai vicini paesi.

Dopo pochi km si giunge a Porto Badisco***, una delle perle  del Salento, un braccio di mare verde che entra come un fiordo tra le rocce calcaree bianche, davvero molto bello!  Il problema è che d’estate è super affollato e la spiaggia è piccola,  se posso scegliere preferisco vederlo fuori stagione, col sole , quando è deserto … anche rinunciando al bagno in mare!    Se si ha tempo e non fa troppo caldo si può fare un bel trekking passando tra le rocce in direzione nord , godendo appieno di profumi dei erbe e di mare , costeggiando la zona della Grotta dei Cervi, importante sito preistorico , scoperta solo negli anni 70,  ricca di pitture rupestri del neolitico , ma non è visitabile in quanto chiusa poiche con l’aria si sbiadiscono le raffigurazioni.

Continuando sulla strada , sulla quale si consiglia di guidare piano visto che è stretta e piena di curve, ma anche perche in questo modo si possono ammirare gli splendidi  panorami,  si giunge a Santa Cesarea Terme*** ,centro turistico e termale del Salento , che ebbe una notevole importanza in anni passati,  oggi sembra un posto fuori dal mondo, dimenticato, isolato  e magico, posizionato su una alta scogliera che domina il mare aperto , con splendide terrazze panoramiche , da una delle quali ho avvistato un gruppo di grossi tonni che saltavano dall’acqua , un vero spettacolo.  La bellezza intrinseca di questo posto è difficile da descrivere , bisogna andarci di persona, oltre alle terme che io non ho mai frequentato, sorgono ville in stile liberty e anche in stile arabo moresco come Villa Sticchi che ti fa venire il dubbio se sei un Italia o in qualche paese del nord africa,  ma nell’ottocento questo stile  era molto diffuso  nel Salento.  Per fare il bagno consiglierei "Il Caicco"  lo  storico stabilimento ricavato nella roccia , molto caratteristico!  Li vicino sono presenti anche delle grotte , tra le quali quella Sulfurea, visitabile in barca o facendo un bel pezzo a nuoto ,  sotto la quale c'è proprio una sorgente sulfurea! 

Uscendo sempre in direzione sud, sempre nel comune Cesareo si incontra Porto Miggiano**,  una splendida insenatura con mare stupendo e con tanto di alta scogliera, ha l'aspetto di una cava che finisce con il mare,  ma che però  attualmente ha problemi di  sicurezza e accessibilità  soprattutto di agosto quando si riempie come una arena , una migliore cura e gestione potrebbe farla rendere molto di più, ad oggi per certi aspetti non è un bell'esempio  di Salento!

La strada continua , scende e poi risale in direzione di Castro,  prima di raggiungere questa località, se si ha tempo sufficiente, almeno un'ora e mezza tra tutto , non si può rinunciare ad una escursione in barca alla Grotta della Zinzulusa***, esempio di carsismo marino del Pliocene,  in dialetto i zinzuli sono gli stracci, un  termine usato per identificare le stalattiti e stalagmiti un po’ irregolari , fusiformi  che si osservano all’interno.  Per visitarla si parte in barca e poi si scende a piedi per un breve percorso all’interno, attenzione al suolo che è bagnato e molto scivoloso,  l’acqua color verde rende il fondale molto suggestivo.

Baia dei Turchi

Cava di Bauxite

Porto Badisco

S.Cesaria Terme

Porto Miggiano

Pochi km di auto e si giunge a Castro*** ,  che è una delle località più note dei questa costa, anche se secondo me và un po’ capita nella sua bellezza.  Il suo centro è arroccato su un promontorio,  tipicamente medioevale ed elevato rispetto al mare, la miglior visita è a piedi quindi bisogna salire e scendere tra i vicoli ma ricordate che nell’estate col sole a picco può essere dura .  Poi c’è la parte balneare , con un mare stupendo al quale sono state conferite diverse bandiere blu,  ma il problema è che non c’è spiaggia,  cosi i salentini si sono inventati dei bracci di cemento che non sono il massimo da vedere dai quali però tramite scalette ci si può immergere nelle acque subito  profonde (dovete saper nuotare).

Lasciando Castro la strada provinciale risale per un tratto molto bello che si estende nel comune di Diso* , proprio all’inizio si trova una piccola e splendida insenatura chiamata Acquaviva**, per la presenza di piccole sorgenti di acqua fresca sorgiva , il colore del mare è verde , la spiaggetta è piccola e d’estate ovviamente affollata.

Poi la strada pressochè rettilinea, attraversa la frazione di Marina Marittima** passa su una scogliera di roccia bianca-grigia calcarea, cosidetta “Chianca” qui sorgono  villini e basse casette caratteristiche ognuna col suo piccolo podere, separati dai caratteristici muretti in pietra che caratterizzano la zona …. è il regno dei fichi d’india , degli ulivi , dei mandorli , dei gelsi, delle agavi , del mirto,  dei ginepri , del pino nano e numerose altre  piante mediterranee,  consiglierei una sosta per scendere a piedi  in una delle tante viuzze che dalla strada arrivano fino alla riva,  non ci sono spiagge ma dalla roccia si ha uno splendido contatto col mare, un paesaggio straordinario, una natura di altri tempi alla quale non siamo più abituati!,  da provare se si arriva fin qui!  

Si arriva poi a Marina di Andrano* e successivamente a  Tricase Porto** che meritano una sosta,  anche qui qualche caletta in cui fare il bagno si trova, splendidi tornanti di strada che accarezzano il mare e qualche torre mozzata che compare nei posti più panoramici .... invece un posto da vedere e dove sostare  è nelle vicinanze di Marina Serra* , in questa zona frequentata da chi ama le immersioni, sorge la Grotta dei Monaci**, che è una vera piscina naturale, aperta tra le rocce marroni, come una grotta sopra il livello del mare con passaggi e  vasche dove possono fare il bagno anche i bambini, da non perdere!

Si continua verso il Capo di Leuca e si passa per la Marina di Novaglie*,  poi all’altezza di Gagliano del Capo*, la strada crea un posto spettacolare, ovvero il Ponte Ciolo ***,  assolutamente imperdibile ,  ci si può fermare con l’auto nel parcheggio del bar che lo precede e a piedi affacciarsi per vedere la splendida caletta sottostante , un tempo porticciolo di pescatori, ma poi diventata localita marina e turistica, oggi  è anche un posto  famoso per i tuffatori che si lanciano da 40 metri nell’acqua verde smeraldo (assolutamente sconsigliato se non sei del mestiere).  La vista dall’alto è mozzafiato , se avete tempo scendete a fare il bagno ne vale davvero la pena, anche se la spiaggietta in estate è sempre stracolma di gente.  

Il percorso si completa  arrivando a Santa Maria di Leuca***, località molto più famosa di altri posti perche rappresenta la fine del tacco dell’Italia,  e anche l’incontro tra due mari ionio e adriatico, chiamata dai locali “Lu pizzu de lu mondo” ,  Leuca secondo me ha più fascino che bellezza, è uno di quei posti difficili da descrivere, sonnolento e soleggiato , spesso deserto, sembra come volesse far pesare a tutti la lunga strada che devi fare per arrivare fin qui.

Ci sono molte ville ottocentesche e varie architetture religiose, da vedere sicuramente è la Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae, visitata da tanti papi, il porto e la spiaggia meritano una passeggiata ma non hanno gran che di caratteristico.

 

Grotta Zinzulusa

Marina Marittima

Ponte Ciolo

Ponte Ciolo

Torre Nasparo - Tiggiano

 

Attraversando il paese di Leuca e  prendendo la strada che procede verso nord-ovest , si risale il tacco , si passa praticamente in un altro mondo,  non più scogliere , calette e scenari  suggestivi,  ma costa piatta, belle spiagge e paesi decisamente meno caratteristici di quelli precedentemente descritti ,  Torre vado è il primo da citare , il nucleo e il porto si sviluppano vicino  all’antica Torre , molto ben conservata , l’acqua del mare è molto bella, celeste e limpida.

Più avanti , passata Marina di Pescoluse, sono rinomate e conosciute le spiagge denominate meritatamente Le Maldive del Salento*** , per la loro sabbia bianca e la limpidezza dell’acqua, per entrarci bisogna pagare un pedaggio compreso di parcheggio auto, nonche lavaggio automatico quando si esce con la macchina tutta insabbiata… per raggiungere il mare si passa tra canneti e bella vegetazione che rende il paesaggio molto caratteristico …  io ci sono stato in agosto  e ovviamente erano piene di gente!

 Continuando la risalita verso nord , si giunge a Torre Pali*, anche qui , mare bello , spiaggia un po’ meno, a parte la caratteristica Torre mozzata che esce dall’acqua , l’urbanistica che si è sviluppata intorno è abbastanza insignificante, case costruite senza un criterio e nessun concetto di estetica,  nonostante questo ci sono molte strutture turistiche che durante l’estate si riempiono di gente, è un posto abbastanza movimentato anche di sera.  Le stesse parole piu o meno valgono per le successive località di  Lido Marini* e  Torre Mozza*

Si entra cosi nella zona di Ugento , un paese interessante posizionato però  un po’  all’interno,  sul litorale la Marina di Ugento** è un altro paradiso del salento con belle spiagge di sabbia bianca , poco profonde che durante l’estate si accendono di colori spettacolari, a mi o avviso è anche una località meno sputtanata di altre.    Poco dopo c’è  Torre San Giovanni** con la sua marina, la località che su questo versante occidentale mi ha convinto di più ,  il paese è più curato e più elegante , ha un grazioso porticciolo per le barche , un bel mare e relativo litorale sabbioso  inoltre un lago molto caratteristico nel quale stanziano molti uccelli migratori, un vero angolo di natura salentina…. Io l’ho visto anche in inverno, con i riflessi del sole di febbraio e tanti volatili di colore bianco, un vero spettacolo da birdwatching!!

Saliamo ancora e troviamo una caratteristica riviera scogliosa, con rocce brune che si susseguono per chilometri, siamo nella frazione di Capilungo*, ogni tanto compare qualche casa e qualche locale sulla spiaggia, per chi ama la tranquillità nel veder eil mare è un posto ideale,  ma non c’è sabbia.

Ancora qualche km e abbiamo la possibilità di inoltrarci nella riserva di Punta Pizzo** ,  poco a sud di Gallipoli (Caddipuli),  questo è un posto magico e posto sotto la tutela del Parco Naturale Isola di Sant’Andrea, presenta una serie di piccole spiaggette sabbiose incastonate tra basse scogliere rocciose. Questa zona si presenta agli occhi del turista carica di un forte fascino selvaggio: acque limpide, pinete, ampie zone di macchia mediterranea ed ampie scogliere dove sdraiarsi per prendere il sole, sicuramente uno dei posti più interessanti di questo litorale occidentale.

Tornando sulla statale , poco dopo si giunge  finalmente a Gallipoli***, (Caddipuli),  perla dello Ionio,  città regina di questo versante,  posto storico in cui si sono succeduti i greci, i romani, i barbari, i bizantini e gli spagnoli,  possiede un centro storico molto bello situato sull’isola fortificata , alla quale si accede con un ponte , con stradine, viottoli e soprattutto splendide chiese  barocche del XVII secolo , come S.Francesco da Paola, Sant’Agata , S.Francesco di Assisi etc,  una visita qui  è davvero obbligatoria.   Il problema di Gallipoli secondo me è il caos, in estate c’è sempre troppa gente, troppe macchine in giro,  a parte il centro storico sull’isola che è davvero notevole, il resto è diventato paragonabile a una città di mare,  sono stati costruiti tantissimi edifici, lungo la costa, spesso brutti e insignificanti,  primo tra tutti è il grattacielo che si innalza di fronte al porticciolo, che non ha nessun senso in un posto del genere,  i numerosi hotel della zona permettono una notevole capienza turistica, personalmente nell’insieme , preferisco dieci volta la cugina rivale Otranto.

 

 

Marina di Diso

Torre Vado

Lago a Torre S.Giovanni Gallipoli

Usciamo verso nord e il Salento ci regala ancora un tratto di costa molto interessante,   passiamo per Rivabella* e Lido Conchiglie*, un tempo disabitati, ma dagli anni 70 sono stati sfruttati turisticamente , grazie ai  tratti di bella spiaggia, sicuramente rappresentano un posto migliore per evitare il caos di Gallipoli , pur rimanendo vicino alla cittadina,  questo lato del Salento possiede una quantità di spiagge superiore rispetto alla parte orientale precedentemente descritta, questo ha fatto si che sono sorte molte più strutture alberghiere e comunque esiste una ricettività turistica molto maggiore, questo ovviamente crea nella stagione estiva una notevole concentrazione di gente.

Il nostro viaggio tende al termine.. ma bisogna ancora descrivere un'altro tratto spettacolare di costa , che comincia con Santa Maria al Bagno** ( frazione di Nardò ) è davvero un bel posticino dove soggiornare, in bel paesino storico di antiche origini , i Romani  vi fecero le Terme e oggi accoglie numerosi turisti, una bella spiaggetta consente di entrare nell'acqua pulita, io ho sperimentato anche le correnti di acqua fredda che fuoriescono dalle vicine rocce della scogliera. Anche il paese possiede  dei bei palazzi e ville nobiliari dei periodi passati.

Continuando sulla strada SP 286 , si entra in una zona molto verde e ricca di vegetazione che costeggia il Parco Naturale di Porto Selvaggio*** , io ci sono solo passato vicino ma non lo ho mai visitato ahime! ... Comunque è meta assolutamente da non perdere, baie , calette selvagge e scogliere che racchiudono un mare stupendo, da quel che dicono tra i più belli del Salento,  attenzione però perche per raggiungerle bisogna camminare seguendo dei lunghi  sentieri da trekking sotto al sole, quindi prima cosa informarsi bene e organizzarsi a seconda del periodo di visita.

Per finire , lasciando il parco e continuando verso nord dopo una diecina di km si raggiunge Porto Cesareo*** ,   nella splendida Area Naturale Marina Protetta omonima,  una zona davvero particolare..  il paese sonnolento, dimenticato  e dai borghi e architetture abbastanza insignificanti , trova il massimo splendore nel suo porticciolo molto carino con spiagge bianche e  un mare celeste caraibico spettacolare, tranquilli localetti e ristoranti si affacciano su di esso,   di fronte si apre l'area naturale marina, un meraviglioso ecosistema costituto da lagune , secche, acque basse che poi diventano alte e le isole della Testa e la più  famigerata isola dei Conigli...  in questo ambiente flora e fauna trovano una grande espressione,  pesci di vario tipo, nonchè mirto , timo , ginepro e altre piante affiorano nella macchia.   Arrivare fin qui agli estremi del Salento , non capita spesso ma il posto merita anche da solo un viaggio a se, soprattutto se si amano gli ambienti naturali da scoprire.

A questo punto termina la provincia di Lecce sul mare e anche la nostra lunga circumnavigazione del Salento, anche se le belle spiagge continuano nel territorio di Taranto.... da qui rientriamo all'interno percorrendo qualche decina di km a secondo della strada scelta , per tornare al punto di partenza da cui siamo partiti, ovvero alla splendida città di Lecce***.