Partito dei Comunisti Italiani

Maddaloni

Via Ponte Carolino - 81024 Maddaloni (CE)

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LA POLITICA

I sondaggi commissionati dai gruppi politici, oltre a dare delle indicazioni sui possibili vincitori delle prossime consultazioni elettorali evidenziano sempre di più l’allontanamento dei cittadini dalla politica ed ancora di più all’espressione del voto; diventa sempre più forte il partito degli astensionisti.

I Comunisti Italiani ritengono che tale fenomeno sia ascrivibile a tre fattori essenziali:

  1. Frammentazione dei partiti dell’area Comunista;
  2. Litigiosità delle coalizioni;
  3. Mancanza di credibilità.

Dalla svolta della "Bolognina" con la trasformazione del P.C.I. in P.D.S. con la conseguente nascita del Partito della Rifondazione Comunista, con l’evoluzione del P.D.S. in D.S. e la scissione dell’Ottobre 1998 con la nascita del P.d.C.I. , il grande Partito Comunista Italiano è di fatto diventato 3 partiti.

I tre partiti allo stato non sono riusciti nel loro insieme a guadagnare gli stessi consensi del P.C.I.

La divisione a sinistra ha portato una perdita di consensi a sinistra; i consensi mancati hanno visto sempre più crescere una nuova espressione di voto: "l’astensionismo".

Le analisi politiche fatte dai tre partiti hanno determinato conclusioni diverse.

I D.S. maggiore Partito della Sinistra si è fatto carico di responsabilità e con le altre forze dell’Ulivo ha governato, con l’astensione del PR.C. il paese fino al mese di Ottobre del 1998 (GOVERNO PRODI);

La caduta del governo Prodi determinata da Rifondazione Comunista, che da forza aggiunta del governo si è voluta posizionare all’opposizione ha determinato la scissione del Partito con la nascita del P.d.C.I. e del governo D’Alema;

i non brillanti risultati elettorali delle Europee 1999 e delle regionali 2000 hanno determinato le dimissioni di D’Alema e la nascita dell’attuale governo Amato.

E’ questa litigiosità delle forze di governo che sempre più evidente non ha fatto si che i Cittadini tutti potessero capire ed apprezzare gli sforzi dell’Ulivo prima e del Centrosinistra dopo per far si che si raggiungessero dei risultati che dessero al nostro Paese il risanamento ed una maggiore credibilità nell’ambito Europeo ed internazionale.

L’obiettivo dei governi dell’Ulivo e del Centrosinistra, ovvero il risanamento dei conti pubblici, è stato raggiunto con grandi sacrifici per il paese e con una politica rigorosa dei conti pubblici. Noi Comunisti Italiani responsabili e consapevoli abbiamo sostenuto apertamente e lealmente l’azione di governo sicuri che la rinascita e lo sviluppo del paese dovesse per ragioni di forza maggiore avere una fase di rigore su cui costruire credibilità e prospettive.

La nostra azione di governo è stata essenzialmente tesa alla difesa dello stato sociale. La Legge finanziaria per il 2001 ha visto premiata la nostra lealtà e correttezza. In questa legge finanziaria, finalmente, la politica per la difesa dello stato sociale, è fortemente presente con tangibili risultati (abolizione dei tiket, allargamento della aliquota IRPeF più bassa, aumenti delle pensioni etc.)

Siamo riusciti, dopo tanti sacrifici a far distribuire a tutti il risultato (primo dopo tanti anni) del risanamento e dei sacrifici.

I fatti ci hanno dato ragione, noi Comunisti Italiani, riteniamo che la partecipazione diretta ai governi nati dal 1998 sia stata senz’altro un grosso sforzo ed un grosso impegno, ma era l’unica ed indispensabile strada per bloccare il tentativo di elezioni anticipate avanzato dal Polo delle Libertà. Oggi è facile per chi per anni ha criticato e fatto solamente opposizione strumentale dare addosso a chi a cercato di garantire la democrazia ed il risanamento del Paese.

I partiti, purtroppo, in più occasioni hanno mostrato ai cittadini soltanto gli aspetti più negativi delle colazioni.

Più volte nel centrosinistra la non chiarezza delle singoli componenti ha presentato agli Italiani un quadro politico non coeso verso gli interessi del paese ma solamente come tanti strenui difensori dei loro spazi di potere.

Per quanto riguarda il centrosinistra ciò non è stato ed i risultati raggiunti nella riduzione del debito pubblico e la ripresa economica del Paese lo dimostrano.

Il polo trasfromatosi poi in Casa delle Libertà in questi hanno si è comporrtato sempre come un "bastian contrario" dichiarandosi sempre contro qualsiasi azione di governo, votando perfino contro loro iniziative fatte proprie dal governo.

Ai cittadini è questo lo scenario che appare.

Questo è lo scenario che determina la disaffezione per la politica e per i partiti.

Noi riteniamo che sia facile dire sempre tutto ed il contrario di tutto dai banche dell’opposizione senza voler essere proprositivi ma solamente distruttivi.

Noi Comunisti Italiani riteniamo che il culto dell’immagine sia finito. I risultati si raggiungono con fatti ed azioni di responsabilità non con promesse e demagogie.

E’ facile dall’opposizione promettere mari e monti, illudendo tutti.

Gli italiani non creduloni, ma critici dissentono e purtroppo scelgono la strada dell’astensione. E’ a questi che noi ci rivolgiamo ed è a questi che noi chiediamo con forza di ritornare protagonisti nell’attività e nel voto.

Lo sappiamo che lo senario presente non è incoraggiante, oggi la politica è diventata demonizzazione, oggi un progetto politico diventa difficile perché l’opposto schieramento non controbatte con idee ma con azioni di delegittimazione e diffamazione degli avversari politici.

La politica per molti sembra diventata un loro affare per cui nella difesa dei propri interessi ogni mezzo è buono.

Le parole corrono i fatti restano.

Nella nostra Maddaloni la giunta di centrosinistra con grosse difficoltà ha cercato di raggiungere gli obbiettivi programmati. Nella politica sociale la nostra presenza ha dato vita a progetti i cui risultati sono visibili (assegno di maternità, i progetti 285, l’assegno per il terzo figlio, il servizio civico, i contributi sul canone).

A questi risultati i nostri avversari politici del polo e non rispondono con atti pubblici che tendono a diffamare e criminalizzare i partiti ed i loro rappresentanti nel governo cittadino.

E’ questo lo spettacolo a cui assistono quotidianamente i cittadini di Maddaloni leggendo giornali e manifesti vari.

Dall’opposizione non vengono proposte ma sono denigrazione e non rispetto per il lavoro altrui.

L’opposizione Maddalonese sembra unita solo ed esclusivamente per abbattere le persone con la diffamazione ma alla base non hanno un progetto politico.

Si legge da più parti di veti alle persone. Ebbene se queste persone sono state gli artefici della politica locale in quanto rappresentanti di partiti e movimenti, con gli stessi partiti e movimenti si vogliono cercare alleanze purché i partiti rinneghino ed abiurino i loro rappresentanti locali.

E’ questo che determina la disaffezione alla politica ed al voto.

Noi Comunisti Italiani riteniamo che il ruolo e la funzione sciale dei Partiti siano ancora determinanti nella gestione e lo sviluppo della nostra città.

Riteniamo che personaggi e miti se ci sono stati siano stati determinati soprattutto dalla mancata capacità dell’opposizione di essere credibile sia nelle istituzioni che fuori.

Qualsiasi progetto che determina sviluppo va approvato non votato contro per partito preso.

La politica deve riprendersi il proprio ruolo di centralità ed i Partiti essere focolai di idee e di progetti.

Noi Comunisti Italiani ci abbiamo provato, ci stiamo provando e crediamo fortemente che un rigenerato entusiasmo e credibilità nei Partiti possa far ritornare tanti cittadini alla politica ed alle urna.

I Partiti debbono ritornare ad essere protagonisti ed il militante orgogliosamente promotore e diffusore delle progettualità del Partito.

Un nuovo e rinato entusiasmo può solo far crescere la cultura e la politica nel nostro paese.

Il protagonismo ed il personalismo hanno sempre prodotto danni, la partecipazione diretta e l’impegno hanno sempre prodotto risultati utili e soddisfacenti per tutti.

La democrazia in tutte le forme di partecipazione rappresentano per noi Comunisti Italiani il massimo risultato di credibilità e rinascita di fiducia negli organismi di massa.