Storia di Cornelia Redgrowl

Autrice: Welverance

Pairing: Severus/Cornelia (una tenera bambinetta)

Censura: nessuna

Nota: i personaggi , (alcuni, non tutti ) sono della Rowling . Inoltre, l’ho scritta io , che sono un cane con le parole, perciò abbiate pietà e se non vi và di continuare a leggerla siete invitati a smettere! Grazie.

 

 

 

I Redgrowl, una ricca famiglia nobile che vantava di una numerosa stirpe di Serpeverde, avevano desiderato con tutte le loro forze un figlio a cui tramandare le loro esperienze , i loro valori insomma tutto ciò che un genitore può desiderare;  non potendo avere figli ricorsero ad un potente incantesimo che li aiutasse nel loro agognato intento .

-Badate però…- disse la vecchina che si apprestava al difficile incantesimo,-…che il bambino potrebbe possedere i geni di suoi antichi antenati-, molto bene, pensarono i giovani sposi, dopo tutto la nostra genealogia e pressoché perfetta ,il nostro e un nobile lignaggio come potrebbe nascerci un figlio che non segua le nostre impronte?!?!.

Adam e Lucrezia,mori  ,dalla pelle chiara con gli occhi verdi avevano adesso tra le braccia una splendida bambina bionda dagli occhi scuri,

-Tutto l’opposto ! insomma!!- tuono il padre,- Quella poteva anche dircelo che i tratti somatici non sarebbero stati come i nostri!!!-.

Ma non cera solo quello , molte volte succedevano situazioni che rivelavano un comportamento eccessivamente sensibile da parte della bambina;Adam non lo poteva sopportare,-Quella maledetta vecchia ci ha giocati!!!!!!-,-cerca di calmarti adesso,…dopo tutto è nostra figlia ciò che le insegneremo le entrerà nella mente e nel cuore-.

Passarono 10 anni, e finalmente arrivo la lettera che avrebbe cambiato la vita della ragazzina. Cornelia sapeva bene l’importanza che la sua famiglia dava a certi valori,  le era stato inculcato tutta la tradizione Serpeverdiana, il grande privilegio di esserlo  e l’amore per le arti oscure.

 

 

La scuola di Hogwards.

Un salone immenso avvolgeva una gran marea di ragazzini che si apprestava per essere smistati,

-dio mio e immensa questa sala, oh! Questi sono i 4 tavoli delle varie case…..-,era cosi spaesata da quella immensità che guardava dovunque, ma senza recepire niente, senza accorgersi minimamente che aveva appena sfiorato la spalla di Harry Potter. Ma poi quando il suo sguardo cadde sul tavolo dei professori…” Che meraviglia ,quell’uomo anziano dev’ essere  Silente,e pensare che mio padre ha sempre parlato male di lui , ……ma c’e anche un fantasma tra i professori, e…ma com’e piccolo quello…” nel mentre si faceva tutti i suoi pensieri e non curante del resto del mondo…McGrannitt:

-Redgrowl Cornelia………, REDGROWL CORNELIA!!!!!!!!!!!- ,

due ragazzi  : -ehi tu guarda che tocca a te!!!-      -!!!!!!!ODDIO!!!!!!!! permesso,scusate permesso…- facendosi strada;  -quella sarà sicuramente una tassorosso-, “gia una sbadata cosi può finire solo tra quelli” commentavano 2 stupidi ragazzini.

 

Era stata presa così alla sprovvista ,che non aveva avuto neanche il tempo di riflettere che stavano per assegnarle alla sua futura casa;  nel mentre che si avvicinava allo sgabello

, qualcuno nella tavola degli insegnanti si ricordava molto bene della sua famiglia,  si ricordava che per anni aveva servito assieme ai suoi genitori l’essere piu abominevole dei maghi,   e sentiva che

 presto si sarebbe aggiunto un nuovo valido membro alla casa dei Serpeverde,la sua casa,

Cornelia si sedette,ma come la donna gli sfiorò la testa col logoro e consunto cappello….

A quel punto

si senti una gran voce intonare:- TAS…-

                  “Serpeverde!!!!!!” ribatte forte la ragazza, col cuore che gli usci dal petto ,-serpeverdeserpeverdeserpeverde,tu mi metterai nei serpeverde- parlando piu piano al cappello,

 

La McGrannitt rimase allibita , continuava a fissare il cappello che da dopo essere stato interrotto dalla ragazzina non aveva piu parlato, molti ragazzi dai tavoli fissavano la scena con aria di sdegno.

 

                                                                     

-Allora :Serpeverde-,

La McGrannitt si girò guardando Silente che annuì,

Oddio c’è mancato poco……,pensava ancora traumatizzata su quello sgabello; -Ora puoi andare, sei stata assegnata non hai sentito?-,

in effetti non c’era stato il solito coro di esaltazione della casa assegnata,  la maggior parte dei suoi futuri compagni avevano udito distintamente la scelta iniziale del cappello , e molti arricciarono il naso all’idea di avere una “mezzo tassorosso” tra loro.

Si alzo e si andò a sedere al tavolo,   “ speriamo che mio padre non venga a sapere di questa storia…..”, alzando timidamente gli occhi , nessuno sembrava darle importanza tranne un ragazzino biondissimo dal viso furbetto. -tu sei una Redgrowl!,-, gli disse,

-si ma…come……-

-Mio padre dice che la tua e una famiglia dalle “nobili “ origini in tutti i sensi-

-grazie-, ne era lusingata, ma adesso sul volto del ragazzo era disegnato uno strano ghigno:-solo ultimamente sono caduti cosi in basso da affidarsi a una vecchia megera per farsi fare uno scarto di figlio, é una vera vergogna da gente come loro.-

Era rimasta di stucco, non riusciva a dire niente, avrebbe solo voluto gonfiarlo di botte,massacrarlo  per tanto odio dimostratogli. Bastardo pensò, e le sue uniche parole furono:-Se hanno fatto quello che hanno fatto ,ci sono state delle valide ragioni!-

-Non sapevo esistessero valide ragioni per rovinare una famiglia!-, ridendo

Ma come osava?,come si permetteva di dirle cattiverie simili?,e con un tale tempismo!, aveva due grossi goccioloni agli occhi, quando soddisfatto del suo operato il ragazzo si alzò ,scegliendosi un posto migliore per la sua razza.

Cenò innaffiando il piatto con lacrime silenziose, e per tutta la serata rimase così, a testa bassa umiliata, e sentendosi infinitamente piccola e indifesa.

Stava ancora asciugandosi le lacrime quando tutti gli studenti si alzarono per andare ai loro dormitori;

distrattamente il suo sguardo cadde alla sua sinistra ,su un uomo alto, completamente vestito di nero e con un ampio mantello,    lo colpi il suo sguardo apparentemente assente,e triste, quando all’improvviso gli occhi neri di quel uomo fissarono i suoi.

Gasp!, fa paura!, poi si ricordò del suo viso ancora rigato e si girò d’improvviso verso i suoi compagni che nel frattempo stavano lasciando la sala grande.

 

 

Camminando per i bellissimi corridoi ,scendevano sempre più di livello,

“Mah…. perché solo questa casa sta cosi in basso….” Pensava Cornelia ,rimpiangendo una splendida vista da una maestosa torre. Poi girando la testa si accorse che poco distante il gruppo di ragazzi serpeverde del primo anno, c’era un ombra che li seguiva;  incuriosita arretrò,fino a rimanere l’ultima della fila,  poi voltandosi nuovamente rivide l’uomo oscuro che l’aveva fissata nella sala grande. Era stanco in volto, tremendamente e una nota di rammarico persisteva nel suo bellissimo viso. Cornelia si fermò a contemplarlo, ma l’uomo avanzando alzò lo sguardo incrociando nuovamente il suo solamente in meno di due metri di distanza;

-Che cosa fai lì impalata?, non vedi che ti stai allontanando dai tuoi compagni?-, le disse cupo,   -Ah !, si ,mi scusi……….ma lei è un insegnante?-,   - Per tutti i Gargoyle! Ma non hai ascoltato quello che ha detto Silente?-,

 

ehhh già, chissà dov’era stata con la testa in quel momento ,rapita com’era da tutta quella meraviglia che la circondava, rossa in volto non trovo altre parole che un timido -mi spiace……..-

-Sono l’insegnante di pozioni ,nonché capocasa dei serpeverde, Severus Piton.- Disse sbuffando,

 

                                                                        

 

Cornelia si accorse che il viso del professore adesso aveva lasciato spazio ad una buffa espressione scocciata.

 

-Cosa fai ancora lì??,muoviti o resterai a dormire fuori dal dormitorio!!-, stava incominciando ad arrabbiarsi.

-S-si ! subito!-, e prese a correre per il corridoio, - Ferma cosa fai!!!!!!! Non si corre nei corridoi!!!!!!- le parlò forte il professore. -Ah!!, mi scusi!!!- e prese a camminare in una scomposta marcia, ma ormai li aveva persi di vista .

-Ahhhhhh!!!!!!,studenti del primo anno!!!!!-,disse tra se e se Piton ,mettendosi una mano sulla fronte,che presto se la ritrovò davanti a se con uno sguardo supplichevole.

-Mi scusi professore……-, -Smettila di scusarti sempre!-, adesso era arrabbiato, e Cornelia stava disperatamente pensando a qualcosa di intelligente da dire per riparare la figuraccia. Ma Piton strattonandola per il braccio la condusse con se .

Ahi, mi stringe il braccio forte; adesso è così cupo, mi sa che l’ho fatto arrabbiare…….

Pensava tra se e se.  Questo uomo ha un viso cosi provato, però si sta prendendo la briga di condurmi nella mia casa……..

E mentre il Professore affrettava il passo, Cornelia lo fissava : guardando i capelli , il suo profilo, le spesse pieghe del mantello; quel abito nero che ai suoi occhi sembrava celasse un uomo buono.

Perché mi lascia il braccio adesso?,ah! Si e fermato.      

-La parola d’ordine di oggi è mandragora, e vedi di essere puntuale alle lezioni .- Concluse amaramente

-Professore la ringrazio moltis….-, -Di niente-,la interruppe ,e facendo una strana smorfia scocciata che pareva esser un sorriso si voltò veloce e se ne andò.

 

 

In vita mia non ho mai incontrato un personaggio così interessante…..,è anche l’insegnate della mia casa!,pensò gongolandovi nel suo lettino, insegnante………..,chissà che materia insegna…….

Si chiese dal momento che si era distratta a contemplare l’uomo che nel frattempo le aveva già risposto.

Il mattino seguente Cornelia non tardò a scoprire cosa insegnasse Piton, avrebbero avuto due lunghe ore di pozioni insieme agli studenti della casa del Corvonero;

ammirando il suo fascino interlocutore continuava a studiarlo.  Si capiva subito la predilezione che il professore di Pozioni aveva per la casa dei Serpeverde, da come assegnasse con estrema facilità punti alla sua casa e, da come guardava i suoi studenti , tutti tranne lei, proprio Cornelia che tanto lo ammirava.

 

 

Un suo compagno, un morettino che sedeva nei primi posti aveva alzato il braccio alla domanda e rispondendo correttamente, Piton lo guardò compiaciuto assegnandogli cinque punti;”Oh………che invidia! Se rispondessi anch’io forse potrei riparare alla figuraccia di ieri …….”

 

 

“Non fa più domande, a ripreso a spigare……..ma poi ,non sono molto afferrata nelle pozioni,accidenti!......”

Piton continuò a elencare alcuni degli ingredienti basilari per composti più comuni, quando i suoi occhi notarono qualcosa……., e incominciò a passeggiare lentamente fra i banchi in direzione di Cornelia.

“Oddio, e adesso perché incomincia a fare così??, viene verso di me………,ma perché e così cupo?........adesso mi prenderà in giro davanti a tutta la classe per ieri sera………….oh noo! Fa che non sia così! Fa che non sia così!”, Adesso Piton era davanti a lei, alto , muoveva le dita in quel modo, come un gatto si affila le unghie;

Cornelia non riusciva a tenere lo sguardo sugli occhi del professore , stranamente si sentiva in imbarazzo, ma quando smise di fissare il banco sollevando lo sguardo di un poco, e vide il suo addome,  

l’abito nero, i bottoni  le pieghe, e quel mantello ampio,  poi la sua mano,

la mano del professore che ora era ferma e attenta; avrebbe voluto che il banco sparisse , e anche la sua classe ; nella sua immaginazione adesso c’erano solo lei seduta su quella panca di legno, e Piton in piedi davanti a lei,

 

a quel punto ,sarebbe bastato così poco per entrare nelle sue braccia, per stringersi un poco al suo maestro, sentire sulla guancia i bottoni di quel nero abito , il suo respiro che avrebbe alzato e abbassato la gabbia toracica; che cosa avrebbe dato per un momento così!

Improvvisamente si sentì un tonfo in terra e Cornelia per un attimo si vide finir per terra quando invece si sentì realizzare il suo sogno,

il banco era veramente sparito e due dei suoi compagni che erano appoggiati a esso erano finiti in terra, Piton si era ritrovato improvvisamente la ragazza rovesciata addosso che ora stava tenendo su con le braccia. -Chi e stato???, chi si è permesso di fare un’ incantesimo di sparizione nella mia classe?-

Tutti si guardavano attoniti, erano solo ragazzi del primo anno e per giunta al loro primo giorno di scuola a Hogwards, nessuno avrebbe potuto tanto, a meno che non fosse stato un genio o avesse avuto qualche irresponsabile precettore che gli avesse insegnato un’ incantesimo simile alla loro età in un modo così impeccabile; il professore pensò a tutto questo e per una manciata di secondi si dimenticò di avere fra le braccia la sua allieva che già lo stimava tanto.

 

La piccola Cornelia ,che aveva solo undici anni, non avrebbe voluto alzarsi più, percepì in quei pochi attimi il tepore del suo insegnante, e per la prima volta si sentì circondata da braccia paterne.

In mezzo ai brusii delle due classi ,Piton drizzò la ragazza che fissava ancora il suo stomaco, poi tornò alla cattedra riprendendo il discorso e la bacchetta, -………verrò a scoprire chi è stato! Statene pur certi….- E continuando  fece gesticolare la bacchetta facendo ritornare il banco.

 

 

Il pranzo era abbondante , ma agli occhi di Cornelia nulla era così bello come quello che era successo al mattino in aula di pozioni, si sentiva incredibilmente forte,era convinta di essere riuscita a far sparire il tavolo senza bisogno della bacchetta, era fuori di se dalla gioia!

-Accidenti ! guarda che sorriso a questa!, sembra proprio fuori!-, e un’ altra:- Ma ti piace così tanto il pollo?-, -hummm….mmmmno!......mmmhmmm, èmmmhhh…che fono feife…hmmm..- rispose con la bocca piena e una mano davanti, ma per quanto si tenesse composta agli occhi del ragazzo e della ragazza sembrò buffissima, lei sorrise, lui:- ehi ma tu sei quella matta che ha gridato al cappello parlante Serpeverde!-. Così nacque l’amicizia fra  Cornelia la mezza serpeverde e Devymer e Mawell di tassorosso .

 

 

Alcuni giorni dopo, in un insolito pomeriggio assolato di metà settembre, i tre ragazzi stavano passeggiando nel giardino esterno della scuola, e continuando a costeggiare il lato destro dell’edificio tra risa sghignazzate e stupidi discorsi adolescenziali si fermarono all’ombra di un alto e fitto cespuglio.

Cornelia:-…….e poi è partito come un razzo su, dritto sparato fino alle torrette, quelle con le bandiere…-

I due ragazzini: -Madonna!!, non ci posso credere!!!,  ma così in alto!!!!!-

- Si si!!!, e poi deve aver preso contro col manico, perché roteava come un matto , ed è caduto giù come un fuso.-

-Incredibile….-

-Ma si poteva rompere di più da un’altezza così,è un mezzo miracolo che si sia rotto solo il polso-

-Ehi!,io ho sentito dire da Stecco che poi quel Potter ha fatto un garino con Malfoy!!!...-

-Si si!,infatti la parte più bella viene ora!!......-

Ma la loro eccitazione si eclissò quando udirono chiaramente la voce di  Piton in lontananza.

Era bassa e suadente come sempre , ma il vento riportava a loro chiaramente i suoni e i fragori del lato in ombra della Scuola. L’istinto di Devymer e Mawell era quello di scappare, visto il disprezzo del professore per dei Tassorosso; dall’inizio dell’anno scolastico non aveva tardato a sfotterli, e Mawell in particolare si sentiva offesa,alimentando così uno speciale odio represso.

-No!!, che fate dove andate???-, sotto voce Cornelia,

-Ma sei matta vuoi spiare quella serpe di Piton??-

-Ma stiamo qui dietro…, ci stiamo tutti e tre ,poi è folto ci copre benissimo…-

Devymer:-Origliare il prof, potrebbe essere divertente!!-

-Scemo, quello è furbo,ci scopre!!!e siamo rovinati!!-

-Ma cosa dici Maw?!?!, non ha mica la vista a infrarossi!!!!-

-Magari veniamo a scoprire delle cose segrete!!!!-

-Ma non dire idiozie scemo-, Mawell non fece in tempo a dare uno sberletto al suo compagno che si accorsero che la voce diveniva più nitida.

-Io me la filo-

-Ehi aspettami..-

Girarono l’angolo, lasciando una Cornelia un po’ intimorita dalle parole della sua amica,

ora era rannicchiata dietro al fitto cespuglio e a poco a poco,si fece strada con le manine scoprendo così il lato opposto del giardino.

Il professore si era fermato, di fronte una ragazza che chiaramente doveva frequentare l’ultimo anno;

 

Una Serpeverde, e molto carina fra l’altro. Ma non mi sembra di averla mai vista…..

Pensava. La ragazza era quasi alta come Severus ,lunghi capelli castani, lisci, le coprivano metà del viso affusolato,

ora inclinò leggermente la testa , lasciando scoprire l’altro azzurrissimo occhio.

Si capiva subito quello sguardo chiaro , l’atteggiamento, la mano che con delicatezza scostava le ciocche dietro l’orecchio,”Quella ci sta provando!!quella ci sta provando!!!” Si diceva Cornelia a se stessa, si protese un po’ di più come a fare in modo che nessuna sillaba potesse sfuggirle.

 

Ragazza del 4° anno:-…infatti ho notato che con l’uso della Passiflora, in dosi minime ne altera la colorazione; poi dopo pochi minuti ha assunto una ….come dire ….,una patina giallognola,ecco…-

Severus:-Si ,di solito tende farlo quando entra in contatto con l’Eufrasia.-

Ragazza del 4° anno:-..sà…,non vorrei mi….-

Severus:-Non fa niente signorina Sephrely,non ha di che preoccuparsi , a quella temperatura non da problemi di alcun genere, tutta via ….-

Due ragazze Grifondoro stavano risalendo la stradina dal parco,isolandosi dagli altri chiassosi ragazzi, e dirigendosi così verso il professore di pozioni e la sua allieva.

“Chi sono quelle due???,uh! Si sono fermate!, hanno visto Piton e la tipa parlare……e adesso che fanno?,confabulano…….”

Cornelia ebbe la chiara sensazione che tra  le due Grifondoro e la Serpeverde non vi fosse una grande amicizia;”Mmmh….tornano in dietro???nooo…..ma che fanno….sembrano che girino in torno!!!...nn vorranno spiare anche loro!!!e…..se volessero fare uno scherzo???...-

le due s’infrattarono in un grosso albero con la radice coperta da un romanticissimo cespuglio di rose……

Severus si giro’ di scatto come richiamato da qualcosa di insolito, lasciando Sephrely dubbiosa,

Sephrely:-Professore….tutto bene?-

Disse di nuovo con quella pronuncia suadente che le apparteneva.

Ma l’uomo, rigirandosi dalla parte opposta di dove erano le due Grifondoro, mosse appena le labbra, come a sussurrar parole,

a Cornelia sembrò che stesse annusando l’aria,poi il terrore:” io sono molto piu’ vicina a Piton che non quelle due sotto il grosso albero!!!!

Nello stesso istante una scintilla luminosa spunto’ da dietro il cespuglio che stava alla base del tronco , e una lieve scia colpi’ la ragazza Serpeverde lasciandola solo con gli indumenti intimi.

-AAAHH!!!!-si chino’ velocemente..

-Cosa???..............!!!!- Severus istintivamente si fece scivolare il mantello di dosso e chinatosi avvolse la ragazza ormai violacea.

 

“UUUAAAA!!!!non ci posso credere!!!l’hanno fatto !!!quelle due l’hanno fatto x davvero!!!”

Severus in piedi alzo’ la bacchetta in aria e un’ anello di luce colpì esattamente il nascondiglio di Cornelia.

“Oddio!!!!,cosa succede!!!!non sono stata io!!!non sono stata io!!!perché non ha rivelato quelle due la infondo?!!?!!perchè?????”

Panico.

Severus si stava dirigendo con aria fremente proprio verso Cornelia , che ancora non riusciva a capacitarsi di cio’;non riusciva a muoversi, si chiedeva se l’avesse creduta nel dirgli la verità,ma fu troppo tardi per darsi una risposta,l’uomo puntò la bacchetta e il cespuglio si piegò rivelando la “sorpresa”.

-Signorina Redgrowl!!!!!!......-

acidissimo.

-noooo!!,la prego …c’è …-

Ma lui continuando più acido che mai:-Cinqu…no,dieci…no,(è una serpeverde dannazione!)si alzi in piedi immediatamente!-

-Ma vede…ecco..-

Severus allungò il braccio e la prese per l’orecchio ,sollevandola da terra.

-Ahiaaaaa!!!!.....-

Le due colpevoli intanto osservavano la scena confabulando, avevano trovato il modo di uscire silenziosamente dall’improvvisato nascondiglio.

-Ahiiiahiiii…-

-Smettila di frignare!!!, e muoviti, ti garantisco che passerai una bella notte!!,signorina Sephrely, cosa fa ancora lì??, Vitious non vi a insegnato ancora niente sugli incantesimi semplici di sparizione???-

 

Era acidissimo.

Non aveva nemmeno ascoltato la ragazza ,continuava nella sua marcia verso il sotterraneo, e con la povera Cornelia con le guance rigate per il dolore .

-professore ….non mi faccia del male…..,la prego….-

continuava a ripetere piano piano tra un singhiozzo e l’altro.

Severus era imperterrito, anzi pareva che ogni volta Cornelia lo supplicasse ,lui provasse disgusto.

La porta dell’aula si aprì, trasmettendo lo stesso impeto che trasudava da Piton.

-Come ti è saltato in mente di fare una cosa così stupida?!!?!!vergognati!!!!!.

  Dovrei farti mandare in giro per tutta Hogwards nelle stesse condizioni in cui hai lasciato quella 

  Ragazza!!!-

-Non ..sigh..sono stata…sigh sob..io….-

-Ai anche il coraggio di mentirmi eh?,e sentiamo…….chi sarebbe stato allora?-

-Due ragazze……,due grifondoro ,ma non le conosco,non so chi siano……sembravano del 4°anno..-

-Sei anche bugiarda oltre che sfrontata!poco prima che tu facessi il tuo stupidissimo incantesimo, ho lanciato un pre-rivela-incantesimi istantaneo !!!,dunque oltre che comportarti in modo disdicevole sei anche maleducata e bugiarda!.

Vergognati!, e ora siediti lì , non ti alzerai da quel posto finche non avrai terminato il tuo compito!-

Cornelia tirò un simbolico e soprattutto mentale sospiro di sollievo , per un attimo credette che Piton spifferasse tutto a suo padre, con conseguenze a dir poco disastrose; ma poi sentendolo dire che avrebbe dovuto rimanere lì nella sua aula, accanto al suo studio per fare un compito si sentì rincuorata ;”Se farò un buon lavoro  forse potrò recuperare un po’ della mia dignità…..e poi , poi posso stare accanto al prof…….”.

 

L’uomo si voltò di scatto, recuperò un oggetto dalla sua scrivania, e lo porse alla ragazza che nel frattempo si era seduta,

una specie di minuscolo raschietto e un piccolo coltellino a mo di bisturi.

-In quella tinozza c’è una tipologia di ragni velenosi a cui è stato dato del sedativo, ho bisogno del loro liquido letale da vivi…..ma anche delle loro gambe, dovrai mutilarli e mettere l’addome ben , e sottolineo ben riposto in questo contenitore; non tollero sbagli!, avrai altro lavoro da fare se solo vedo che il taglio della lama li ha feriti o in qualche modo danneggiati!-

-Noo! Professore!!!io soffro di aracnofobia!!!, non posso sopportare la vista di quelle cose!!!la prego mi faccia fare qualcos’altro!!!la prego!!!non ce la faccio!!!-

-Smettila!!, è questa la tua punizione!!!dovevi pensarci prima, cara.-

Severus gli sbatté davanti agli occhi la tinozza colma di quei grossi ragni.

-AAHH!!!, no professore la prego!!!-,Cornelia si alzò velocemente rannicchiandosi dietro una colonna, impaurita a morte.

-Cosa stai facendo???, vieni subito qui!!!-

-Noooo!!!professore ho pauraaa!!!-

-Dannata ragazza!!!ma come osi???,come ti permetti???!!!!-

furibondo,con passi pesanti afferrò le braccia di Cornelia ,

-Professore!! La preeegooo!!!non resisto!!!-

-Smettila!!! Stupida ragazzina frignona!!!-

disse sussurrando,e incominciò a trascinarla al tavolo.

-Non sono stata io!!non sono stata io!!!-

-Adesso basta!!!, piantala o ti farò immobilizzare a quel tavolo con quei ragni finche loro avranno vita!-

-Uaaa hahaaaaa…- E ricominciando a piangere appoggiò la testa sul petto di Piton,-Non sono stata io!!!-

-Questo è troppo - ,la allontanò da se ,poi la riprese per un braccio strattonandola alla scrivania.

-siedi –

Poi si voltò nuovamente mostrando la schiena in tutto il suo splendore,

e rovesciò in un bicchiere quella che sembrò acqua agli occhi della ragazzina.

-Bevi-

e gli porse il bicchiere.

“oddio……questo mi vuole avvelenare!!!, è la fine!,o i ragni o la morte????, la morte!!!”, e bevve.

-Allora signorina Redgrowl, chi è stato a fare l’incantesimo di sparizione alla signorina Sephrely?-

-Due ragazze del quarto anno Grifondoro-

entrambi non credettero alle proprie orecchie.

Le parole erano uscite spontanee, anzi, era come se uscissero per conto proprio, come fossero delle persone .

Severus appena seduto si ritrovò di nuovo in piedi malcelando un arcigno stupore.

 

Ci fu un lungo silenzio.

- E tu cosa ci facevi dietro quel cespuglio?-

-Volevo sentire i vostri discorsi-

Ma Severus era troppo colpito dal fallimento del suo incantesimo per ferire nuovamente la ragazzina,

doveva capire, doveva assolutamente capire che cosa aveva sbagliato,

ammesso che fosse lui che aveva sbagliato.

Guardò Cornelia con aria indagatrice,

- Va bene signorina Redgrowl,ti risparmierò i ragni caso mai ci fosse una prossima volta.

  Per questa notte , ti affiderò un compito più, come dire ….leggero, mi luciderai i contenitori delle ultime tre file degli scaffali, quelli a destra.-

“I più orrendi….”pensò,”beh….perlomeno ci sono saltata fuori……”

-Al lavoro ,Cornelia ,e in fretta.-

detto così uscì come un fulmine dalla buia aula.

 

-OK, diamoci da fare!,-

Prese lo straccio, e si mise al lavoro,

“però ripensandoci bene…,c’è qualcosa che non mi torna…., perché ha lanciato un rivela incantesimi?, se sapeva che sarebbe partita una magia…non poteva fermarla??uuh!!e se si fosse accorto che si trattava di una magia-spogliarello e avesse voluto godersi lo spettacolo???, mica stupido il prof!!!, boh….però mi sembra strano…….”

Passò molto tempo , ma assorta come era nei suoi pensieri non fece caso che era orario di cena.

Ben presto passarono anche le nove, e non era ancora a metà.

“Chissà quando rientra Piton……”

E più il tempo passava più la testolina di Cornelia si riempiva di buffi pensieri,come di un improvviso ritorno di Piton nell’aula a chiedergli scusa:-Scusami Cornelia ,sono stato uno stupido ad accusarti ingiustamente,vieni qui…-

E se lo immaginava davanti a lei con le braccia aperte come per accoglierla abbracciandola….

 

Passò la mezzanotte da poco quando rientrò sinistramente Severus,

“eccolo!!!è tornato, così tardi………………..ce l’ha con me….”

Rimase per un istante sull’uscio, come a meditare, come ad osservare,

in completo silenzio,

-Cornelia,

  vai a letto,-

-uh?, professore…non ho ancora finito!-

-Mi hai sentito , vai nel tuo dormitorio.

E non voglio ripetermi.-

Scese dalla scaletta si diresse all’uscita ,dove non arrivava la luce,dove era rimasto ancora là il professore,

Si fermò davanti a lui,

Nel buio pareva una figura terribilmente altera, silenziosa allo stesso tempo,

-Grazie ,professor Piton, buonanotte.-

“perché non mi risponde?,che cos’ha?.”

-Professore, sta poco bene?, posso fare qualcosa per lei?-

 

^^pausa^^

il lungo braccio dell’uomo, avvolto dal nero mantello si alzò,portando la mano sulla spalla della ragazzina…..

 

^^il silenzio^^

Era calda quella mano, più di quanto non immaginasse,

pareva che quel tepore le penetrasse in corpo, a raggiungere i suoi sensi…a raggiungere la sua intimità….

Cercava il suo viso in quell’ombra, gli occhi avanzavano avidamente come per cercare un segno….come per cercare una conferma, una spiegazione a quel’incredibile gesto d’affetto che era diventato per Cornelia.Ma….nulla, quell’intensa oscurità rendeva tutto come un’antica fiaba dimenticata nel tempo.

 

-Professore……-un suono delicato e leggero.

-posso chiederle se posso….abbracciarla?-

 

La mano di Severus scivolò , ritraendosi al suo posto.

A Cornelia sembrava tutto irreale, persino trovarsi Piton davanti a lei, e soprattutto quell’atto che aveva fatto, ….”ma è davvero lui?, è davvero il Maestro di pozioni sadico e crudele di oggi pomeriggio??....”

 

La voce uscì stanca e senza tono

- Perché –

“cooosa??,è veramente lui!!, è la sua voce…oddio….

…..sembra così stanco, vulnerabile….”

-ho detto: perché, signorina Redgrowl.-

e Cornelia a quella risposta dura si vergognò profondamente di avergli chiesto di abbracciarlo.

C’era bisogno di un perché alla richiesta di un gesto d’affetto?,era evidente dal tono ,: Severus gli aveva esposto con freddezza lo splendido “principe” Rifiuto, in tutto il suo macabro splendore.

 

Severus fece un passo avanti , rivelando il volto pallido e spietato.

Alla ragazzina non rimase che abbassare gli occhi e uscire.

 

 

Quando fece rientro al suo dormitorio , c’era quella ragazza dell’ultimo anno seduta sulla poltrona .

“merda!!!!questa crederà che sia stata io!!!!,meglio svignarsela….”

E facendo il più piano possibile sgattaiolò al suo lettino.

 

Il giorno seguente la notizia del presunto spogliarello di una delle più odiate ragazze serpeverde,fece il giro di tutta la torre grifondoro, come anche della colpa che misteriosamente si abbassò su di una sconosciuta serpeverde del primo anno.

Anche Cornelia fece bene il suo lavoro di gazzettino ufficiale dei Tassorosso, che impararono per primi come erano veramente andati i fatti.

 

La sua casa era l’unica a non aver ancora imparato di quella storia,

chissà per quali strambe ragioni , un silenzio era calato sulla casa dei serpeverde; alcuni avevano nasato qualche notizia da altri studenti,ma chissà perché, alla fine parevano dimenticarsene o fare finta di niente. A Cornelia sembrava che qualcuno avesse gettato un’enorme manto invisibile su tutta la casa serpeverde come a celare chissà quale vergogna….

 

Il giorno dopo ancora arrivò la tanto agognata lezione di pozioni di Cornelia.

Entrarono tutti accompagnati dai loro soliti brusii,anche i corvonero del primo anno.

Severus Piton:

-Fate silenzio.

  Tirate fuori i composti preparati per la pozione di risveglio-rapido,

  voglio i vostri recipienti pieni e fumanti prima che la signorina Fomgords possa rimettersi a mitragliarci coi suoi starnuti!.-

 

La Fomgords, che non reggeva il freddo dell’aula di pozioni,si mise subito il fazzoletto davanti al naso, in un attutito: Etccciuuuu’ ….

 

Il professore si alzò dalla scrivania:

-Tu.

  Eric Bestelfaw, -

Il ragazzo trasalì.

 

Severus:-come dobbiamo procedere per una pozione postuma.-

Eric , un po’ titubante guardò sul banco come in cerca di un ‘appunto , un qualcosa, un maledetto straccio di suggerimento che gli dicesse come fare con quella dannata pozione di non so cosa.

Niente,

veloce rigirò gli occhi ai suoi vicini di banco serpeverde,

una ragazzina china come a prendere qualcosa che le era scivolato in terra gli stava suggerendo la risposta.

I ragazzini del corvonero , abili, intuirono la soffiata.

-Ehi ,ma quella che fa???-

-shhhhh, stai zitto!!!, che ti becca il prof!-

-becca me e non dice niente a quella che gli suggerisce?!?!-

-stupido!! È una serpeverde!!!-

-EHI Voi laggiù, si fa conversazione?-disse Severus minaccioso avanzando come un temporale d’estate.

 

Cornelia , tra i primi banchi d’avanti osservava incantata come al professore gli bastasse così poco per farsi rispettare.Gli era passato d’avanti ,

il suo mantello si era dispiegato come l’ala di un albatros che spicca il volo sulla sua preda,

facendo volare i fogli di Cornelia  che aveva usato come appunti.”Upps!!!”,pensò sbracciandosi in aria come per coglierli al volo.I serpeverde dietro:-cosa fa quella scema??-,-huhuhuhu-,-oh!, guarda Piton che cagna quei scemotti di corvonero!!,hihihi-

 

Severus si voltò indietro:

-signor Bestelfaw,

 sto ancora aspettando la sua risposta!-

Il gruppetto dei corvonero che aveva Piton d’avanti si zittii immediatamente.

Eric:-ehhhh…….bisogna cuocere a fuoco lento e fiamma bassa ,tenendo sempre mescolato per almeno 30 minuti.-

Severus fissando i giovani corvonero:-Molto bene.5 punti a serpeverde.-

 

“OOOOooh,ci ha assegnato 5 punti fissando i corvonero…..,è come se….come se gli avesse voluto dare una lezione……non sono stati solamente punti per premiare la risposta corretta.

Ooooh,incredibile!,quanta sapienza!!!”

Cornelia pareva avesse gli occhi a forma di cuore ,mentre fissava contemplativa Severus ancora davanti, alto ,sul gruppetto dei giovani “corvi” che aveva osato bisbigliare.

 In quell’istante:

TOC  TOC

Severus rigirandosi come per andare alla cattedra:-Avanti-

Tutti gli studenti si voltarono:

Minerva ,con al seguito 2 studentesse della sua casa che dovevano essere del quarto anno,

senza indugio si fecero avanti, in reverenziale silenzio

fino al cuore dell’antro,del “dungeon” sotterraneo, dove sedeva regnando incontrastato :Severus Piton.

 

A Cornelia pareva avessero detto che aveva vinto al super-enalotto.

“Sono quelle due!!!!,sono loro!!!!finalmente un po’ di giustizia a questo mondo!!!, adesso il prof le cagnerà davanti alla McGrannitt e magari le caveranno anche dei punti! Tiè!!!!”

 

I professori si scrutarono per una manciata di secondi,

“E adesso?, perché non si dicono niente?, …..

  …e le due ragazze…..sembrano tranquille,ma è solo una mia sensazione:devo stare calma devo          stare calma!!!dopo tutto il professore ha provato la mia verità!!! Perché mi devo preoccupare??!!??”

 

Severus alla classe:-Molto bene, mescolate attentamente la pozione,

    mi assenterò per qualche minuto;badate di comportarvi bene.

    Tu: Leonard Melusin, sarai il capo classe ,e responsabile dei tuoi compagni,

     ovviamente.-

Leonard(un corvonero che aveva “osato”…):-Si professor Piton.-

 disse senza batter ciglio.

 

Severus si alzò e in quell’istante la McGrannitt si girò alla sua sinistra dove stava seduta una dubbiosa Cornelia.

“Urgh!, la babbiona mi guarda!!!che vuole questa???”

-Andiamo nel mio studio Minerva.-

e buttando un occhio a Cornelia:

-Anche tu,

   signorina Redgrowl. SEGUICI .-

“ARGHHH!!!!!!nello studio del prof!!!!vedrò dove corregge i compiti…..vedrò dove prepara le sue pozioni …..dove fa le sue cose….. personali!!!!!!”(Nota.di.Welverance.:qui doppi sensi a balassa !!!please!!!!!hahahaha).

 

La porta dello studio si aprì con un arcigno cigolio.Pensiero di Cornelia: “proprio degno di un film dell’orrore ovviamente!manca solo che ci accolga una mummia putrida alla:” Zio Tibia” e siamo a posto!!!!Augh!”

 

Ma nello studio non c’era nessuna mummia putrida ad accoglierli;sbordante di macchinari contorti libri tanto vecchi da sembrare ammuffiti,scaffali ricolmi di intrugli dai colori più disparati.

sembrava che ogni cosa,ogni singola cosa dovesse celare chissà quale proibito segreto.

E poi sul fondo una porticina scura catturò l’attenzione della piccola mezzo-serpeverde.

“Che sia la porta della sua  camera da letto?….”

Minerva aveva alla sua destra le due ragazze,una biondina e una rossa: serie,e un po’ impazienti.

Severus , al centro della stanza stava guardando minaccioso Cornelia.

-Redgrowl!, ha finito di guardarsi d’attorno?-

dal fondo ,ancora sulla soglia:-Oh!, ehh….mi scusi…-

-Cornelia vieni subito qui!-

E fece cenno col dito ad indicare di raggiungerlo al suo fianco.

 

Una forte emozione avvolse la ragazzina.

Lui,il suo maestro di Pozioni, la voleva vicino a se.

E così fece.

 

Minerva:-Bene Severus, è meglio sbrigarsi,tra meno di un’ora ho lezione, se fossi così gentile da…blabla bla bla….-

Severus aveva appoggiato delicatamente la sua mano destra sul collo di Cornelia,in una tenera presa, producendo così un totale completo deficientismo alla ragazzina.”Non capisco più niente…..aiuto, che cosa sta dicendo la babbiona???bla bla??…..-

Era calda quella mano.

E nel collo , là dove incomincia la schiena; in quel luogo dov’era la mano di Severus come a simboleggiare un  assoluto dominio ,così almeno sembrava a Cornelia,

 si espandeva a macchia d’olio un tepore di infinita bellezza.

Si sentiva così al sicuro col suo professore così vicino,

Lui sapeva la verità ,lui la teneva in quel modo,” come se gli appartenessi…”pensò.

Per un attimo gli parve di percepire nella schiena il dorso del suo insegnate,

le sembrò che lui l’abbracciasse.

 

Una lieve pressione sul collo la fece precipitare dal sogno.

-Cornelia ,rispondi,

  dille quello che è successo .-

Severus,con tono fermo.

 

Cornelia:-aehh…..-

Le ragazze del grifondoro la guardarono sorprese.

-Ecco…..ho visto che hanno lanciato un incantesimo all’altra ragazza……da dietro il cespuglio ….-

Le due sbiancarono; una si morse il labbro, l’altra afferrò il lembo del camice della compagna.

“Oddio!!!cos’ ho fatto!!!!queste me la faranno pagare!!!!……”.Avrebbe voluto voltarsi ad abbracciare Severus, come a cercare rifugio tra le sue braccia. Ma tutto quello che fece fu un mezzo quarto di passo indietro:andando a contatto con il busto del professore di pozioni.

“emozione”

La sua testolina era contro il seno dell’uomo.

La mano di Lui ruotò fermandosi a cavallo della spalla, in una posizione più morbida, più avvolgente e tanto ,tanto più rassicurante.

 

La schiena di Cornelia, come praticamente tutto il resto del suo lato posteriore ,era in contatto con il corpo ,l’abito nero, del suo insegnante.

Sentiva il suo respiro,

l’alito le scendeva sulla testa,lo sentiva sulla fronte, sull’orecchio , sulle guance.

 

Continuavano a parlare ,Minerva ora con le due ragazze.Ma tutto quello che Cornelia riuscì a capire fu un:-…….sospendervi l’intervallo per tre settimane…-

Severus che a parte la mano con cui teneva la sua studentessa non si era mosso di un millimetro sentenziò:-Ci vorrebbe qualcosa di più incisivo Minerva: come tre giorni di reclusione e il divieto di partecipare al ballo del ceppo. –

Minerva:-Se non ti dispiace Severus,visto che sono della mia casa penso che tre settimane di     sospensione dell’intervallo  possa andare bene…E visto che quello che avete fatto è ai danni di un’ allieva della casa dei serpeverde lo passerete nell’aula di pozioni.-

Severus con ghigno sadico guardò le due, e in un sussurro disse:-Vi farò sudare sette camice-

Una delle due :-Non ci verrò-disse con le labbra tirate sui denti.

Severus:-Fai come vuoi, fate come volete.Ma la punizione, se non venite in aula di pozioni sarà di tre giorni di reclusione e il divieto di partecipare al ballo del ceppo. Afferrata l’idea?-

Nessuna disse niente.

 

Cornelia era ancora in quella postura.Ferma immobile a godersi della meravigliosa sensazione che le stava regalando un Severus crudele e punitore.

Parlarono ancora, poi la McGrannitt e le due ragazze uscirono così com’erano venute. Fu allora che Piton si accorse.

Strinse la spalla della ragazzina,si girò velocemente trovandosela d’avanti a se,

la guardò cupo per un istante.

“che cosa vuole dire???”.Pensò Cornelia.

-Fuori!-

Ecco cosa voleva dire!!!.Veloce la ragazzina uscì dallo studio.