MANI
INSANGUINATE
Autrice: Gwillion Censura: PT
Severus
Piton camminava per i corridoi della scuola, avvolto da una nuvola di malumore
che avrebbe potuto definirsi ormai ventennale. Poi dei rumori giunsero alle sue
orecchie, dei chiari rumori di colluttazione. Il mago digrignò i denti, come
incapace di credere che qualcuno dei mocciosi affidati alle sue cure avesse
osato iniziare una rissa proprio a pochi passi dal suo laboratorio, dal suo
ufficio, dalla sua ira e dalle sue punizioni. Allungò il passo, e
voltato l' angolo si trovò a fissare negli occhi un' Hermione Granger con il
labbro spaccato, e assolutamente terrorizzata. A terra, da un groviglio confuso
di braccia e gambe emergevano il volto pallido di Draco Malfoy ed i capelli
scuri di un altro ragazzo. Harry Potter ovviamente, il professore non aveva
bisogno di vederlo in viso per sapere di chi si trattasse. E non era nemmeno
trascorsa una settimana dall' inizio delle lezioni!
Severus
Piton piegò le labbra in un sorriso sardonico, pregustando mentalmente il
castigo che avrebbe inflitto al figlio di James Potter, proprio nel momento in
cui il giovane Grifondoro riusciva ad immobilizzare il suo avversario, e
prendeva implacabilmente a tempestarlo di pugni.
"
Sporco... figlio... di un mangiamorte! "
Ogni
parola era scandita dai colpi che il ragazzo infliggeva a Malfoy, ed ogni
parola grondava di un odio che il professore di pozioni non avrebbe mai creduto
possibile, non nel figlio di James Potter.
"
Professor Piton... "
La
voce di Hermione era un sussurro spaventato ma l' uomo non le diede retta, e si
chinò silenziosamente verso i due lottatori, mentre Harry continuava
imperterrito nella sua opera, che era poi trasformare il viso di Draco in un
ammasso informe e sanguinolento. Ed il mago avvicinò le labbra all' orecchio
del ragazzo, gli domandò con la voce unta di veleno se fosse soddisfatto del
proprio operato, o se non preferisse invece continuare a sfogarsi ancora per
qualche minuto, prima di seguirlo nel suo ufficio.
A
tali parole Harry si irrigidì, come se si fosse reso conto solo in quel momento
di quel che stava facendo, si alzò in piedi, teneva gli occhi bassi, senza
riuscire a fissare l' altro in volto.
"
Professor Piton, è stato Malfoy ad attaccar briga, Harry è stato provocato...
"
Hermione
parlava a stento, a causa della ferita al labbro, e Severus pensò fra sé che
questo avrebbe fatto passare la voglia alla saputella di intervenire
continuamente durante le lezioni, ma ciò in verità allo stato attuale era l'
ultima delle sue preoccupazioni.
"
E' ovvio Granger che sia stato provocato - ribattè con un' espressione
sprezzante - e persino il prezioso Harry Potter verrebbe espulso senza
esitazioni se avesse attaccato un compagno solo per il gusto di gusto di
ridurlo a brandelli sanguinanti. Ma Harry Potter è chiaramente corso in tua difesa
e questo lo salva da... "
Severus
si interruppe, mentre un rumore di passi affrettati annunziava l' arrivo di
Tiger e Goyle. I due scagnozzi di Draco arrivavano troppo tardi per soccorrere
il loro piccolo capo, ma almeno avrebbero potuto provvedere a trasportarlo in
infermeria.
"
Seguimi, Potter. "
Fece
Piton, e poco dopo lui ed il giovane Grifondoro erano soli nel suo ufficio.
"
Immagino sia inutile farti osservare che le risse fra studenti non sono
previste tra le norme della scuola, Potter, dal momento che sembri ignorare
cosa siano le regole, ed io sono stanco di doverti ricordare continuamente la
loro esistenza. Ma dimmi Potter, sei fiero di quanto hai fatto, sei soddisfatto
o ritieni che io ti abbia interrotto troppo presto? "
Solo
allora Harry sollevò lo sguardo, ed i suoi occhi verdi erano una gelida fiamma.
" Come osa lei - sibilò il ragazzo - come osa lei venirmi a parlare di norme e regolamenti, lei che ha passato i suoi anni a Hogwarts rinchiuso nel reparto dei libri proibiti,