IL BALLO SARDO

Sin dai tempi antichi il ballo sardo si eseguiva per svariati motivi, spesso per riti propiziatori, quali avere una buona semina e quindi un buon raccolto, e così via.
Il ballo sardo veniva eseguito anche come momento di svago e di aggregazione sociale. Il ballo, in linea di massima, si svolgeva nelle piazze a ridosso del sagrato delle chiese.
Ogni zona della sardegna ha un suo modo di eseguire il ballo, con suoni, passi e movenze diverse. Nella nostra zona, denominata logudoro (luogo d'oro), il ballo principale è "su ballu tundu" (ballo tondo), che si ballava nelle principali ricorrenze come il matrimonio, la mietitura e la tosatura. Esso si esegue in cerchjo con i ballerini che si tengono per mano alternati: uomo,donna.
Il cerchio rappresenta il mondo il ballerini la loro unione "su ballu tundu" è un ballo molto allegro dal ritmo dei piedi cadenzato.
L'altro ballo tipico di ploaghe è il cosidetto "su ballittu de Tiligheddu Pintu". Questo, si esegue in coppia singola ed è detto anche "danza di corteggiamento"; infatyti , è in questo ballo che il ballerino dimostra alla sua donna la propia abilità e vitalità movendo in modo frenetico le gambe e tenendo eretto il busto. Era anche l'unica occasione in cui il ballerino potesse scegliere la propia ballerina, visto che era un ballo di coppia.
Nel nostro paese, si esegue anche "su ballu e s'arza" (il ballo d'argia, che è un ragno velenoso).
Quando una persobna veniva punta dall'argia, veniva colpita da febbri molto alte è il malato veniva portato al mondezzaio, ricoperto dai rifiuti in modo che potesse sfebbrare. Intorno al "malcapitato" si formava un grande cerchio dove tutti ballavano in modo da distrarlo dai forti dolori provocatogli dalla puntura del ragno.
Il balo veniva eseguito a turno da donne nubili, sposate e vedove. Questo era legato alla considerazione che l'argia che aveva punto la persona sfortunata potesse essere, appunto, nubile sposata e vedova.
Si ballava pe ore ed ore vino a quando i dolori e la febbre fossero diminuiti. Il ballo veniva accompagnato anche dalla recitazione di versi che inveivano contro l'argia, ad esempio:
"malaita siat s'arza
malaita da'e Deus
chi at puntu a Tomas meu"