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Se i siti sono veri e propri gioielli dell’arte funeraria etrusca, lo scrigno dove sono contenuti i principali reperti rinvenuti nella zona è il Museo dell’Accademia Etrusca di Palazzo Casali di Piazza Signorelli, con alcuni pezzi di indubbio valore. |
In
particolare un lampadario del IV secolo e l’intero corredo funerario della Tomba
del Sodo, con numerosi gioielli e una singolare collezione egizia. Si tratta
di uno dei più belli tra i lyknoi etruschi.
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Opera
in bronzo, di straordinario interesse, è il reperto più noto della polis
di Cortona. Realizzato probabilmente tra il IV° e V° sec., è stato
ritrovato a Fratta nel 1840. Si tratta di una lucerna a forma circolare, sicuramente destinata ad un edificio sacro. Sulla fascia esterna, compaiono figure alternate di Sileni, Arpie o Sirene. |
Sotto
i piedi dei Sileni guizzano dei delfini in una fascia di onde stilizzate. Nella
zona più interna c’è una testa di Gorgone. La bellezza del lampadario è
tale da aver affascinato anche il poeta Gabriele D’Annunzio che lo cantò in
una delle sue Laudi.Si riportano altri reperti presenti nel museo:
Bronzetti |
piatto
ceramica attica (560 a.C.) |
Vaso
apulo. Cratere a colonnette della prima metà del IV secolo a.C. |
Barchetta
egiziana sulla quale veniva trasportato nell'aldilà il defunto. |
Lekanis
ceramica attica a figure nere. 560/540 a.C.
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