L’Etruria Meridionale è una regione ricca di storia e di cultura. Abitata sin dall’età del ferro, rappresentò il punto di massimo sviluppo della cultura etrusca, intesa come evoluzione di quella villanoviana, dando vita alla migliore produzione artistico-culturale. Basta ricordare Veio, Volsinii, Caere, Tarquinia, Tuscania, Vulci ed altre città per dare l’idea della magnificenza della civiltà tirrenica in questa regione. Tarquinia, la città sacra per eccellenza, famosa per le sue tombe affrescate; Vulci, la città ricca di arte e di bucheri; Caere, la città delle necropoli ricche di arte; Veio, città ricca di arte e d’oro, che all’epoca dell’invasione di Brenno era destinata a prendere il posto di Roma; Volsinii, la città di cui ancora non si conosce l’esatta ubicazione, famosa per il santuario del Fanum Voltumna, sede di riunione della dodecapoli; infine Tuscania, ricca di tombe che richiamano lo stile del tempio etrusco. Non si dimentichino altri centri altrettanto importanti come Viterbo, Blera, Heba, Pyrgi (per il santuario Leucotea - Ilizia) che testimoniano la ricchezza della regione. Attraverso i porti della costa dell’Etruria Meridionale (Pyrgi in particolare) i prodotti della cultura tirrenica venivano conosciuti in tutto il mondo mediterraneo.
La cultura etrusca ha influenzato anche altri centri limitrofi, abitati da popolazioni latine. Tra questi ricordiamo Praeneste e Roma. Quest’ultima in età monarchica è stata governata da tre re etruschi, di cui il più significativo è stato Servio Tullio, un esponente della famiglia Mastarna, a cui si riferisce la tomba Francois di Vulci. Con esso si sono gettate le basi per il passaggio dalla monarchia alla repubblica, concretizzato con Tarquinio il Superbo e la sua cacciata da Roma contornata dalla leggenda. Con i re etruschi Roma ha smesso di essere un centro rurale ed ha iniziato ad essere una città, pronta a sfruttare la sua posizione strategica per i commerci lungo la valle del Tevere. Vediamo i principali centri.
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