RONCIGLIONE

           

Le origini di Ronciglione possono essere fatte risalire alla preistoria: la natura propizia con il lago di Vico, le vallette che offrono riparo dal vento e dal gelo, i boschi ed i corsi d'acqua costituivano un ambiente favorevole alla vita dell'uomo primitivo che poteva facilmente esercitare la caccia e la pesca. Recenti studi avrebbero rivelato l'esistenza di un insediamento abitativo umano dell'epoca delle palafitte. Come altri centri della provincia di Viterbo, Ronciglione è stata toccata dalla civiltà degli Etruschi.

Anche se i resti di tale civiltà consistono in necropoli di piccole dimensioni, gli Etruschi hanno molto inciso sul territorio, attrezzando la Selva Cimina, creando le prime infrastrutture, costruendo strade per collegare tutte le città della zona.

Le strade erano le vie di comunicazione essenziali dei Falisci e degli Etruschi e di sbocco verso il mare, considerata la vocazione di navigatori degli etruschi. La Selva Cimina forniva gran parte delle merci e dei materiali da costruzione delle navi. Insediamenti produttivi (i vici) erano diffusi sul territorio e servivano ad ospitare i cantieri navali, l'agricoltura, l'industria del legno. La civiltà etrusca fu ridimensionata dai romani intorno al 300 a. C.. La presenza dei romani si esprime nelle forme tipiche di tale civiltà: il potenziamento della rete viaria e la costruzione delle via Cassia ed il potenziamento delle strade interne che permisero anche a Ronciglione uno sviluppo. I romani costruirono anche opere idrauliche importantissime quali un acquedotto ed il cunicolo sotterraneo dell'emissario del lago di Vico. Ville romane, infine, rappresentano la testimonianza di presenze stabili di questo popolo nel territorio. Vestigia della presenza romana sono date dai resti dell'acquedotto, di alcuni mosaici delle ville, di reperti funerari quali cippi, lapidi e mausolei.

Le incursioni barbariche non risparmiarono il territorio di Ronciglione che subì numerosi saccheggi. Intorno all'anno mille, sorge il ducato romano voluto dai papi per riparare allo sfacelo politico, amministrativo sociale causato dalle invasioni. Il ducato romano era organizzato in "castrum" a difesa della via Cassia. Ronciglione ebbe il titolo di contea ed un castello fu edificato a conferma di questo nuovo rango. Il ducato romano fu affidato a prefetti. I prefetti di Vico - insediati nel loro castello a picco sul Lago di Vico - dominarono il territorio per circa quattro secoli sia attraverso apparentamenti con le famiglie più potenti, sia con l'uso sfrenato delle armi taglieggiando i traffici sia verso Viterbo che verso Roma. La contea di Ronciglione fu dominata direttamente dalla famiglia degli Anguillara che manifestò altrettanta ferocia, anche se con un misto di mecenatismo artistico.

 

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