VEIO

     

 

Formello

 

La storia antica di Formello è strettamente legate alla civiltà etrusca, allo sviluppo dell'Ager Veientanus ad opera di Veio ed al decadimento e spopolamento del territorio in epoca romana. Posta a 17 km da Roma (nell'attua-le territorio del comune di Formello), in grado di controllare l'estremo corso del Tevere, Veio ha nelle fonti classiche la connotazione della grande nemica di Roma per tutta l'età arcaica e classica, fino alla definitiva conquista da parte di Camillo nel 396 a.C. La storia più antica della città collega questo centro con i miti relativi all'età monarchica: più volte le fonti menzionano un re di Veio, un Morrius e un Propertius. Non meno frequente è il ricordo di guerre tra Roma e Veio nell'età regia per il controllo della riva destra del Tevere, ove erano i "septem pagi" (secondo la leggenda presi ai Veienti già in epoca romulea) e soprattutto le saline alle foci del fiume, punto essenziale per il controllo del prezioso minerale e dell'approdo marittimo. In questa lotta, oltre a Capena, appare inserita una fedele alleata di Veio, Fidene. Ciò dimostra che il grande fiume di confine tra Etruschi, Latini e Umbro-Sabini, nella sua qualità di via d'acqua per il collegamento fra il ricco entroterra e il mare, era motivo centrale della discordia tra Roma e Veio. Il territorio di Formello ha restituito tombe di notevole importanza, che hanno contribuito allo studio e alla conoscenza della civiltà etrusca.

 

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