SARDI

Età  Nuragica - Architettura

In epoca nuragica, alla fine del Bronzo antico (1800 a.C.) compaiono i primi protonuraghi (o pseudonuraghi): sono strutture rozze e basse con un profilo che varia dal rotondo all'ellittico al rettangolare. L'interno, al piano terra, presenta uno o più corridoi; ai lati del orridoio si aprono alcune cellette e partono scale in muratura, a zig-zag, che portano al piano unico superiore dove spesso stanno i vani di dimora, rotondi o quadrangolari, col tetto di legno e frasche.
I due esempi più celebri di questa architettura sono la capanna circolare di
Sa Korona di Villagreca (CA), e la capanna di forma allungata di Brunku Madugui, presso Gesturi (CA).

I nuraghi monotorre

Durante il Bronzo Medio (1600 a.C.) si cominciano a costruire i primi veri nuraghi, monumenti che adornano le pianure e le sommità di tutta l'isola e costituiscono quasi il simbolo stesso della Sardegna.
La parola nuraghe deriva da un'antica radice nur che vuol dire mucchio o cavità I nuraghi sono edifici di pietra realizzati sovrapponendo grandi massi, appena sbozzati, senza usare alcun fissante.
Il modulo base del nuraghe è la torre tronco-conica.
La torre ha una pianta circolare e un profilo che va restringendosi verso l'alto. Lo spazio interno è articolato, nel caso più semplice, un monovano che presenta una volta a tholos, un tipo di copertura simile alla cupola, noto anche ad altri popoli del Mediterraneo come i Micenei.
Ricavati nella parete del vano interno sono alcuni nicchioni di varia forma e profondità.
La torre è provvista anche di una scala a chiocciola che porta al terrazzo posto sulla sommità dell'edificio. Esistono anche torri con più camere collocate su piani sovrapposti.
Questo appena descritto è il tipo più semplice di nuraghe, ovvero il nuraghe monotorre che è anche quello più frequente in Sardegna.

Le fortezze nuragiche

Nel Bronzo Recente e Finale (1300 a.C.) la forma base del nuraghe si evolve raggiungendo elevati livelli di complessità e imponenza: vengono costruite le fortezze nuragiche.
A molte torri singole di grandi dimensioni si addossano, fasciandole e rinforzandole, altre torri minori in vario numero (sino a sette), secondo schemi architettonici colossali. Il risultato è un nuraghe polilobato, nel quale le strutture unite tra loro da cortine in muratura, formano una massa dominata al centro dalla torre maggiore (il mastio). In questo caso il nuraghe assume la fisionomia di una vera e propria fortezza attorno alla quale si sviluppa il villaggio.
Gli esempi più noti sono quelli dello splendido complesso monumentale di
Barumini (CA), il complesso di Genna Maria a Villanovaforru (CA) e quello di Santu Antine a Torralba (SS), che con i suoi 17 m di altezza (in origine erano circa 22) è la più alta costruzione preistorica del Mediterraneo, escludendo i monumenti egiziani.

 

 

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