ALEF 

Pronuncia A,E,I,O,U - a seconda della vocale 

La lettera Alef rappresenta Dio, Uno, Unico ed Eterno. La forma grafica della lettera Alef simbolizza la natura infinita ed eterna di Dio. Essa consiste di tre parti: il segmento superiore destro è una Yod, quello inferiore sinistro è, ancora, una Yod, e queste due lettere sono connesse da una Vav diagonale. Ogni Yod vale 10, e la Vav vale 6. La somma è 26, che è esattamente il valore della somma delle lettere del Nome Divino formato da quattro lettere (Tetragramma Yod=10, He=5 Vav=6, He=5). 

Questo è il nome che rappresenta Dio come Eterno, perché con queste quattro lettere si possono formare le parole HAYA' (era) HOVE' (presente) e IHIE' (sarà).

ALEF sta anche per ADAM (Uomo), la più nobile tra le creazioni di Dio. Le tre lettere che formano la parola ADAM alludono all'unicità dell'essere umano: ALEF per ADAM (uomo), DALET per DIBUR (la capacità di parlare), MEM per MAASE' (la capacità di fare ).

Tutte le grandi cose si fanno con un primo piccolo passo. Mattone su mattone si costruisce una casa, soldo per soldo si mette su una fortuna. La ALEF (uno), cresce e diventa ELEF (mille), semplicemente cambiando una vocale.

Ma come può un medio essere umano raggiungere la saggezza della Torah, che è profonda come il mare? Come fa un principiante a partire dal riconoscere una alef per diventare un ALUF (maestro) di Torah? La risposta è data nella Torah stessa: "Perché questi precetti che io ti comando oggi non sono una cosa straordinaria oltre le tue forze né sono cosa lontana da te; non è nel cielo.. e neppure al di là del mare..questa cosa è molto vicina a te: è nella tua bocca, è nel tuo cuore perché tu possa eseguirla." (Deuteronomio 30:11) Per spiegare questo un Midrash descrive un ignorante che entra in Sinagoga. Vedendo la gente che studiava la Torah, egli chiese: "Come posso io studiare tutto questo?" Chi ascoltava gli rispose: "Comincia con l'alfabeto, continua con le Scritture, e quindi vai avanti con la Mishnà e la Ghemarà". Dopo aver sentito ciò, egli pensò e concluse: "Come farò a studiare così tanto?" e se ne andò.

 

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