LAMED 

pronuncia L

La lettera LAMED rappresenta l'insegnamento e l'intenzione.

La LAMED è una lettera grandiosa che si innalza sopra le altre dalla sua posizione in mezzo all'alfabeto. Per questo essa rappresenta il Re dei Re. Da un lato della LAMED siede la KAF, che allude al KISSE' HAKAVOD (il trono glorioso di Dio), dall'altro lato si trova invece la MEM, che allude all'attributo MALCHUT (regno di Dio). Queste tre lettere insieme formano la parola : MELECH (Re) (Otiot Rabbi Akiva)

 

Il nome LAMED, deriva da LAMAD, che significa sia insegnare che imparare. L'uomo ha il dovere di insegnare la Legge e la Volontà di Dio, ma non può farlo sino a quando non ha acquisito conoscenza. Per questo la l è la più alta lettera dell'alfabeto, suggerendo che il vero talento dell'uomo sta nella sua capacità di imparare ed insegnare.

Nell'alfabeto, le lettere BET e  LAMED, formanti la parola LEV (cuore), sono precedute dalle lettere ALEF e KAF, che formano, a loro volta, la parola ACH (ma). Il termine "ma" indica, generalmente, una limitazione. Ma le stesse BET e LAMED sono seguite dalle lettere GHIMEL e MEM, che insieme formano la parola GAM (anche), un termine che indica un di più a quanto appena detto. Ciò conferma il detto dei Saggi : non importa se si fa troppo poco o si esagera, l'importante è fare con il cuore. (Berachot 5b)

La lettera LAMED indica direzione, moto a luogo, scopo. Il Talmud dice: uno che saluta un amico non dovrebbe dirgli "LECH BESHALOM" (vai in pace)", ma "LECH LESHALOM" (vai verso la pace). Una persona di successo va avanti in direzione dei suoi scopi e delle sue intenzioni. (Berachot 64a)

La LAMED è la più alta lettera dell'alfabeto, mentre la più bassa è la YOD. Insieme formano la parola LI (a me). Come è scritto: VEHAYTEM LI SEGULLA' (e sarete per Me un tesoro) (Esodo 19:5), dove la relazione tra Dio ed il popolo ebraico è simboleggiata dal termine LI, a Me. (Pesiktà Rabatì)

La Torah inizia con la lettera BET e finisce con la lettera LAMED. Si può leggere LEV (cuore) o lBAL (non). Dio ha detto ad Israele: "Figlio mio, se sei guidato da questi due termini - cuore, che rappresenta la sincerità, e non, che rappresenta la coscienza di ciò che si deve evitare, allora hai ubbidito a tutta la Torah" (Otiot Rabbi Akiva)

 

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