CORRENTI  del  GIUDAISMO

 

ASHKENAZITI

YIDDISH

SEFARTIDI

GIUDAISMO ORTODOSSO

GIUDAISMO LIBERAL-RIFORMISTICO

GIUDAISMO CONSERVATORE

 


 

ASHKENAZITI

La maggior parte degli ebrei odierni discendono dagli Ashkenaziti o dai Sefarditi. "Ashkenaz" significa Germania ed è soprattutto da qui, oltre che dalla Francia e da altri paesi eurocentrali, che provengono quegli ebrei in seguito trasferitisi in Polonia e URSS. Questo gruppo ha sviluppato la lingua yiddish (dialetto tedesco medievale) e ha prodotto una ricca cultura artistica, letteraria e musicale. 

 


 

YIDDISH

Questa lingua ha le sue origini in quella ebraico-tedesca che andò sviluppandosi nel Medioevo (yìddish occidentale); essa si diffuse poi nel territorio slavo dell’Europa orientale, diventando la lingua parlata dal popolo (yìddish orientale).

Nel Medioevo esisteva una letteratura yìddish di intrattenimento piuttosto vasta, nell’epoca moderna si ebbe una letteratura religiosa; nel tardo XIX secolo lo yìddish divenne nell’Europa orientale una moderna lingua letteraria, che continuò a rimanere viva anche dopo la Seconda Guerra mondiale in alcune comunità chassidiche, negli USA e in Israele.

E’ una lingua nata dal mescolamento di ebraico e tedesco in misura maggiore, francese, ungherese, polacco, galiziano, rumeno e russo. E’ lingua parlata e non scritta, in quanto la sua scrittura adotta i tipici caratteri ebraici e lo sviluppo da destra verso sinistra, sebbene la lettura richiami i fonemi tedeschi.


 

SEFARTIDI

Gli ebrei sefarditi provengono invece dalla Spagna (Sepharad) e qui hanno elaborato la lingua ladina (uno spagnolo popolare), allacciando stretti rapporti, prima dell'espulsione del 1492, col mondo musulmano.

I sefarditi sono una delle grandi divisioni del popolo ebraico. Più precisamente sefarditi furono detti quegli ebrei che abitarono la penisola iberica, per distinguerli da quelli che abitarono la Germania e le altre regioni dell’Europa centrale e orientale indicati con il nome di Ashkenaziti. Gli ebrei sefarditi riuniscono elementi tradizionali raccolti lungo le loro peregrinazioni. I testi sefarditi antichi risalgono alla Spagna medioevale e il repertorio si compone di ballate, di canzoni che illustrano il ciclo della vita, di brani religiosi ma anche di testi pieni di allegria e di ironia.

Il fatto di discendere da questo o quel gruppo etno-culturale oggi non ha molto significato, perché il popolo ebraico è da duemila anni sparso in tutto il mondo. Le differenze culturali da un gruppo all'altro oggi sono enormi: si pensi al divario che separa gli ebrei falasha neri dell'Etiopia dagli ebrei indiani del Messico. E' quindi più costruttivo fare riferimento alle differenze politico-religiose. In questo senso le principali sono tre: ortodossia, riformismo e conservatorismo, tutte radicate nel giudaismo rabbinico o talmudico.


 

GIUDAISMO ORTODOSSO

 

Il giudaismo ortodosso si considera l'unico vero giudaismo. Durante la prima metà del sec. XIX era già un movimento ben definito, deciso a preservare il giudaismo tradizionale (classico) contro l'emergente movimento riformistico est-europeo. Praticamente è l'ala integrista del giudaismo contemporaneo. Essa accetta il rapporto col mondo laico o non-ebreo solo nella misura in cui la Torah rimane salvaguardata nella sua interezza. Inutile dire che questo atteggiamento estremistico spesso copre interessi tutt'altro che religiosi. Politicamente appoggiano i sionisti e il governo di Tel Aviv. Curano molto gli aspetti scolastico-educativi. L'ala ultraortodossa è costituita dai Chassidim, che per voler restare fedeli alla "lettera" della Torah sono costretti a isolarsi quasi completamente dal mondo.

 


 

GIUDAISMO LIBERAL RIFORMISTICO

 

Il giudaismo liberal-riformistico (sviluppatosi soprattutto negli USA) mosse i primi passi in Germania, coll'Illuminismo, e puntò a modificare le leggi rituali, cultuali e alimentari della Torah. Tradusse le preghiere ebraiche in lingua moderna, introdusse l'uso dell'organo nelle sinagoghe, abbreviò le funzioni religiose, abolì il matroneo e dal 1970 ha istituito il rabbinato femminile. Alcuni gruppi cominciano addirittura a svolgere il culto di domenica. Questa corrente è la più progressista, sia perché considera la "rivelazione" come un processo evolutivo, sia perché dà più peso agli insegnamenti etici dei profeti che non alla legge rituale, sia perché si preoccupa di cercare un rapporto col mondo moderno e con le altre religioni. Il ramo più giovane di questa corrente è il Ricostruzionismo, che considera la religione un fenomeno culturale.


 

GIUDAISMO CONSERVATORE

 

Il giudaismo conservatore sorge alla fine del XIX sec. (sempre negli USA) come reazione ai mutamenti introdotti da quello riformistico. Esso in pratica si sforza di conciliare le esigenze dei riformisti con quelle degli ortodossi. Politicamente è sionista, ma sul piano etico-religioso è più flessibile, lasciando ai singoli gruppi una relativa autonomia.


 

 

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