ARZACHENA

 

I  SARDI                                I  NURAGHE

 

Area Archeologica

Nuraghe Albucciu

Questo nuraghe, datato al 1600 a.C., si trova addossato ad una grossa roccia granitica, la quale sostituisce parte della muratura, ed è realizzato con grossi blocchi di granito non rifiniti, a parte l'architrave e alcuni mensoloni sporgenti dalla facciata.

Il nuraghe ha un solo ingresso nella facciata est, che si apre su un corridoio trapezoidale, il quale ha il soffitto a mensole. Nella parete opposta all'entrata, sull'angolo sinistro, c'è la scala che porta al bastione; ancora più a sinistra si apre un lungo cunicolo cieco. Sulla destra del corridoio si trova una cella ovale con una celletta più piccola sul retro, nella quale si apre un cunicolo scavato nella roccia viva, che, se percorso carponi porta all'esterno, nel lato nord. 

La camera più grande è situata a sud, ed è accessibile solo da un cortiletto cieco, che si può raggiungere solo con una scala calata dall'alto; in questa camera si trova un sedile lungo il muro. Al piano superiore si trova il bastione sul quale si trovavano delle torri, delle quali si vedono i resti e le scale d'accesso in pietra.

 

Circoli Funerari Li Muri

Questo sito dà il nome ad una particolare cultura preistorica sarda, detta di Arzachena, o "Cultura dei circoli megalitici" (fine del IV-inizio del III millennio a.C.).  Le tombe a circolo sono quattro, vicino alle quali si trova una tomba di tipo allèe couverte.  

Le tombe a circolo sono composte da un dolmen, il quale è circondato da una serie di piccole pietre disposte a cerchi concentrici, dai diametri che vanno da m.8,5 a m.5,3. Accanto al cerchio di pietre più esterno, è posto per ogni tomba un menhir

Nell'area interna compresa tra le tombe a circolo, sono stati trovati dei piccoli contenitori in pietra per le offerte, ed altri due menhir protoantropomorfi.  All'interno dei circoli sono stati trovati pochi resti di ossa, e residui di ocra rossa con la quale si dipingevano i defunti. 

Interessanti sono i manufatti ritrovati: coppette in steatite, lame in selce, accette in pietra dura e grani di collane in steatite verde. 

 

Tomba dei Giganti - Coddu Vecchiu

Questa tomba nuragica ha un'origine molto antica, risalente circa al 2500a.C., con riferimento alla Cultura di Monte Claro.  In origine era quindi un'allèe couverte (simile a un dolmen), che si può ancora vedere in quanto costituisce il corridoio interno, lungo 10m, che si trova al centro della tomba.  

Il dolmen era coperto con lastre di pietra poste in orizzontale; tutto l'insieme era coperto di piccoli ciottoli. La tomba venne poi riutilizzata da popolazioni della cultura di Bonannaro intorno al 1800 a.C.; e infine ricostruita dai nuragici dopo il 1600 a.C., in questo periodo venne aggiunta la stele e l'esedra, la piccola anticamera posta tra la parte antica e la stele, e venne rifatta la muratura esterna. La stele, alta m.4,40 e larga alla base m.1,90, è formata da due parti sovrapposte.

Il nuraghe "La Prisciona" è di tipo complesso, costituito da una torre principale e da due torri secondarie racchiuse da un bastione, il tutto è circondato da un'ulteriore cinta muraria.

 

Tomba dei Giganti - Li Longhi

Questa tomba ha due fasi di costruzione, una più antica appartenente alla cultura di Bonannaro (1800 a.C.), ha prodotto quella che oggi è la parte terminale del cunicolo, di m. 3,70 x 0,95 m., ed ha tutto intorno un ellisse di pietre. 

La parte costruita nel periodo nuragico è composta dalla stele centinata, dai primi 23m. del cunicolo e dall'esedra esterna. La stele è alta m. 3,75 ed è larga alla base m 2,45, ai suoi lati si apre l'esedra, formata da 14 pietre di altezza scalare infisse nel terreno. All'interno della tomba, durante gli scavi del 1965, si sono trovati vasetti e ciotole della cultura di Bonannaro e ceramiche nuragiche. 

 

 

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