SULCI

 

La moderna cittadina di Sant'Antioco sorge sull' antico abitato di Sulci o Sulki, fondato dai Fenici nell' VIII secolo a.C. Sulci era una città fortificata da possenti mura ed era più vasta dell'attuale paese. Attualmente ciò che si può visitare dell'antica città è l'area dove sorge il santuario tofet: l'entrata al tofet è segnata da un ingresso stretto in mezzo alle rocce, ai piedi di una roccia sacra sono state rinvenute circa 2000 urne cinerarie, tra le quali numerose sono databili al periodo più antico di utilizzazione del tofet, cioè alla metà dell'VIII secolo. L'urna di fondazione del tophet è stata ritrovata nel lato sud, dove sono visibili anche i resti di un tempio datato al IV secolo a.C. ; Il tophet di Sulci è il più importante ed esteso della Sardegna, e si trova su un' altura trachitica  orientata a nord.


Resti di edifici dell'antica città

Resti di colonne e di pavimentazione

La necropoli del periodo punico (VI-IV secolo a.C:), riutilizzata anche in età romana è costituita dalle tipiche tombe a camera scavate nella roccia e precedute da un dromos a gradini, ed è visibile dall'alto della strada, in quanto è momentaneamente chiusa per lavori di restauro. Dall'altro lato della strada si possono vedere dall'esterno anche alcune strutture murarie dell'antica città, nell'area dove furono rinvenute le splendide statue gemelle raffiguranti due leoni accosciati, realizzate in pietra, che probabilmente erano sistemate ai due lati della porta d'ingresso della città. Se si inizia la visita  dall' Antiquarium, che si trova al centro del paese, si può acquistare il biglietto valido anche per la necropoli e il tophet, le aree archeologiche sono gestite da una cooperativa di giovani, che vi daranno tutte le informazioni.

Veduta del tofet : muro costruito con blocchi squadrati e bugnati e urne cinerarie

 

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