Area Archeologica di AGRIGENTO

 

Il Tempio di Ercole

 

Forse il più antico dei templi akragantini (fine VI secolo) - come testimoniano alcuni caratteri arcaici della costruzione, era certamente il più celebre della città. Periptero esastilo, aveva una superficie pari a circa 2.000 mq.

Dell'antica costruzione - posta in posizione spettacolare sopra la Porta Aurea - rimangono, purtroppo, solo otto colonne (sulle quali, sia pure in minima parte, si possono scorgere tracce di pittura purpurea) di cui quattro con i relativi, stupendi capitelli, nonché il basamento e gli avanzi dell'altare.

 

 

Il Tempio di Giunone

 

Il nome di questo tempio quasi del tutto identico a quello della Concordia e posto spettacolarmente su un dirupo è convenzionale. Nei pressi sono ancora ben visibili un grande altare per i sacrifici (a est) e un tratto di strada profondamente solcato dalle ruote dei carri.

 

 

Il Tempio della Concordia

 

"Nel Tempio della Concordia - scrive Pietro Griffo, uno dei massimi studiosi di Akragas - l'architettura dorica della metà del V secolo a.C. si presenta in tutta la gamma di raffinate sottigliezze che ne caratterizzano lo stile. 

L'intero edificio, solo che lo si guardi da posizione idonea, offre anche a occhio nudo - nel basamento nelle colonne, nella trabeazione - curvature e rastremazioni quali sono note da altri templi greci ma che qui raggiunsero, forse, estremi di applicazioni tali da farne un capolavoro assoluto di forme euritmiche, di squisite armonie impossibili ad esprimersi con le parole".

Il suo nome è del tutto convenzionale essendogli stato assegnato poiché vi fu rinvenuta una iscrizione romana che tuttavia, con il tempio stesso non ha alcun rapporto. L'ottimo stato di conservazione è dovuto a un fortunato episodio: contrariamente agli altri tempi pagani che la superstizione e l'ignoranza dei cristiani vollero demolire, esso fu convertito in chiesa. Tale trasformazione, nonostante le manomissioni, ne consentì la conservazione. Nel 1788 l'edificio è stato restituito alla sua antica ineguagliata forma.

 

 

Il Tempio dei Dioscuri

 

Nell'ampia area sacra circostante il Tempio di Giove, ove insistono numerosi santuari, tracce di altri templi e la stessa agorà, svettano elegantissime le quattro colonne residue del piccolo edificio realizzato nel V secolo (rialzate nel 1836). Era il più piccolo tempio della collina sacra ma, per forme, numero e disposizione delle colonne non si dissociava dagli altri più grandi.

 

 

Il Tempio di Esculapio e la Tomba di Terone

 

Questo piccolo tempio, sempre del V secolo, si differenzia dagli altri sia per l'insolita ubicazione fuori le mura (a valle del Tempio della Concordia) sia per la forma che per le contenute dimensioni. Nel cuore della necropoli romana che si estende sulle pendici della collina fuori le antiche mura (a sud del Tempio di Ercole) si trova la tomba di Terone o Hereon, un magnifico esempio di architettura dorico ionica risalente al terzo secolo a.C. innalzato molto probabilmente dai romani a memoria dei soldati morti durante l'assedio della città.

 

 

Il Tempio di Giove Olimpico

 

Questo immenso edificio sacro, uno dei più grandi in assoluto dell'antichità, presenta numerose singolarità rispetto ai canoni costruttivi dei Greci: Periptero esastilo, con una superficie complessiva di poco meno 6.500 mq. era diviso all'esterno da mezze colonne con un diametro di ben 4,50 m. aggettanti da una parete piena intercolonnare.

Costruito nel periodo più splendido della storia di Akragas, questo immenso tempio, alto più di 30 m, presentava una soluzione del tutto nuova dal punto di vista architettonico: i telamoni, colossali figure umane, elementi decorativi e partecipi, assieme alle colonne, della funzione portante. Gli akragantini avevano quasi portato a termine la costruzione del colossale edificio, quando la città venne presa dai Cartaginesi, i quali lo saccheggiarono e ne devastarono l'interno, ma non riuscirono a demolirlo. Il tempio rimase in piedi sino al medioevo quando, a poco a poco rovinò completamente.

 

 

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