ENNA

 

Enna sorge nella parte più alta della Sicilia e sin dalla preistoria fu un centro di grande importanza proprio grazie alla naturale posizione strategica del luogo.
Già nel VII° sec. a.C. conobbe, non si sa bene se ad opera di Gela o di Siracusa, la penetrazione greca in Sicilia.
Henna si resse in modo indipendente per un lungo periodo di tempo. Nel 397 a. C. fu presa da Dionigi I e nel 307 da Agatocle.
Sin dagli inizi e fino alla metà del III secolo la forte influenza cartaginese la portò, nel 259, ad essere occupata, durante la guerra punica, da Amilcare. Un anno dopo venne conquistata dai romani.

Sotto il dominio romano, dietro ordine del prefetto Lucio Pinario, subì un'orribile strage: nel 135 a.C. è teatro dell'inizio della guerra servile capeggiata, dallo schiavo siriano Euno, estesasi poi a tutta l'isola e durata ben sette anni.
Con il dominio bizantino Henna rafforzò il suo carattere di fortezza, infatti, dopo la conquista da parte degli Arabi di Palermo, vi si ritirarono la forze difensive sopravvissute. Ma nell'859 la città cadde ugualmente. La dominazione araba fece rifiorire Henna rinominandola Cars Ian divenuta successivamente Castrogiovanni.
Con l'avanzare delle milizie normanne volte alla conquista dell'isola e l'indietreggiare delle truppe greche Castrogiovanni fu scelta da queste ultime come ritiro di difesa, essendo ritenuta la località più difficile da prendere di tutta la Sicilia.
I Normanni, infatti, riuscirono ad occuparla nel 1087 grazie ad un accordo con il comandante saraceno Ibn Hamund.
I Normanni ricostruirono le fortificazioni della città: essa divenne uno dei più importanti teatri della vita culturale e politica dell'isola. Fu preferita alle altre città da Guglielmo e da Federico II di Svevia; Federico II d'Aragona la scelse come residenza estiva e qui prese il titolo di re di Trinacria nel 1314 riunendovi, nel 1324, il primo Parlamento siciliano.
Divenuto re Martino, Castrogiovanni godette di particolari privilegi ed esenzioni; nel 1459 fu nuovamente convocato il parlamento.

La città segue poi le vicende del resto dell'isola ribellandosi ai Borbone e sostenendo Garibaldi. Nel 1927 riassume il nome antico, Enna.

 

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