BUDA    

 

Nel 13° secolo, l’invasione dei tartari indusse re Béla IV a costruire la cinta muraria della cittŕ, e la fortezza sulla collina di Buda, per rafforzare la struttura di difesa dagli attacchi. Cosě, col nome Buda cominciň a denominarsi la fortezza e, con Óbuda, l’antica cittŕ.

Per tutto il Medioevo, Buda, sontuosa e ricca convisse con Pest, la cittŕ dei mercanti e dei commerci. Nei due secoli successivi, regnanti gli Angioini, e piů tardi Mattia Corvino, sia Buda sia Pest vissero un’epoca di splendore. Nel XVI secolo, l’occupazione turca determinň una lunga fase di decadenza dalla quale la cittŕ poté risollevarsi solo nel ‘700, quando Maria Teresa d’Asburgo vi fece ricostruire il Palazzo Reale e Giuseppe II vi portň l’universitŕ. Nel XX secolo, durante la seconda guerra mondiale, Buda fu bombardata, incendiata e in gran parte distrutta. La ripresa degli anni a venire ha ridato una cittŕ ampliata e ristrutturata.

Uno dei punti piů belli della cittŕ č il Quartiere della Fortezza. Si trova sull'incantevole collina della Fortezza (Várhegy), che si alza sopra 50/60 metri dal livello del Danubio e si estende in direzione Nord-Sud per circa un chilometro e mezzo. Il Quartiere, circondato da bastoni e mura di protezione, racchiude mirabili segni del passato: č ritenuto "la vera anima della cittŕ". Il fascino del borgo rimane intatto tra le abitazioni civili e la parte meridionale occupata dal Palazzo Reale (Királyi Palota) eretto nel ‘200.

Per rendere piů gradevole la visita č preferibile salire con la funicolare che parte dai pressi del Ponte delle Catene (Lánchíd).

La Chiesa Mattia dall'altoAnche se la nostra permanenza si limitasse a qualche giorno, non potremmo rinunciare ad una passeggiata in questo quartiere, cominciando dalla Porta di Vienna (Bécsi Kapu) - costruita nel 1936, dopo averne demolita un’altra preesistente che risaliva al XVIII secolo - verso la piazza della SS. Trinitŕ (Szentháromság tér). Qui siamo al centro del quartiere, con il monumento barocco dedicato alla Santissima Trinitŕ, il palazzo del vecchio municipio e la famosa Chiesa Mattia. Questa chiesa č uno degli edifici piů emblematici della Capitale, su cui ogni epoca ha lasciato impronta. La sua definitiva forma in stile neogotico risale alla ricostruzione avvenuta nel secolo scorso. 
Lungo il percorso troviamo le principali vie: Úri utca, Országház utca, Fortuna utca, Táncsics Mihály utca.

Sulla Úri utca si puň far visita alla chiesa di Maria Maddalena (Mária Magdolna templom), di cui č rimasta soltanto la torre campanaria, con una fila di 24 campane, che ormai funge da belvedere. Si tratta della costruzione piů antica del quartiere e risale al XIII secolo. In questa via si trovano inoltre molte abitazioni che dispongono di singolari nicchie - decorate con archi di pietra romanici, gotici e rinascimentali - dotate di sedile, che servivano probabilmente per far accomodare il seguito degli ospiti e l’entrata nel sistema di grotte, che consiste in una rete di gallerie creata, a scopo di difesa, per congiungere le cantine delle case di Buda. Il sistema di gallerie sottostante al quartiere puň essere visitato anche dalla Grotta del Castello.

Una via del quartiere della collinaNell’Országház utca č allocata la sede del vecchio Parlamento, dove la Dieta si riuniva tra il XVIII e il XIX secolo. Oggi č sede di iniziative culturali e di studio. In Fortuna utca ha sede il Museo ungherese dell’industria alberghiera dove, tra i tanti oggetti risalenti alcuni all’epoca romana, puň essere ammirato l’arredamento originale di una csárda ungherese e di una pasticceria dell’Ottocento. La Táncsics Mihály utca percorre l’area di un vecchio ghetto ebraico, di cui sono stati trovati alcuni reperti ora esposti nel Museo degli Ebrei. Nella parte occidentale della collina, dalla Tóth Árpád sétány, vi č il romantico passeggio del bastione (Bástya-sétány), con incantevole panorama; mentre a Nord, si trova il Museo di storia militare (Hadtörténeti Múzeum).

A sud dell’antica fortezza, sul Danubio, s’innalza il monte Gherardo (Gellért-hegy), sulla cui sommitŕ č situata la statua del santo.

Il monte Gellért con la statua del santoIl monte prende nome dal vescovo Gherardo, d'origine italiana, che nel 1046 fu gettato dalla rupe nel fiume, dai pagani in rivolta contro il cristianesimo.

Continuando a scendere troviamo la Krisztina körút che, con Attila út, racchiude il parco del Vérmező, oltre il quale ci sono la stazione Sud (Déli pályaudvar), da dove partono i treni per il Balaton e per altre localitŕ, e il capolinea della metropolitana.

 

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