MIDA ed i suoi Miti
Leggendario re frigio, figlio di Gordio, che tramutava in oro tutto ciò che toccava.
Le orecchie del re Mida
Apollo e Pan erano entrambi convinti di saper suonare benissimo, perciò decisero di sfidarsi in gara nominando il re Mida giudice della tenzone musicale. Mida, alla fine del concerto, assegnò la vittoria a Pan, attirandosi ovviamente, le ire di Apollo.
Apollo gli rispose che le sue orecchie lo avevano ingannato e poi sorridendo lo ricompensò facendogli nascere all’istante un bel paio di orecchie d’asino, che inutilmente egli cercò di nascondere con un ampio copricapo (berretto frigio di origini ittite). Il suo barbiere infatti, nel tagliargli la barba e i capelli, finì con l'accorgersene: egli aveva ben premesso e giurato di non dire nulla a nessuno, ma doveva riferire il segreto a qualcuno. Allora fece una buca in terra e, chinato sopra, bisbigliò: " Mida ha le orecchie d’asino ! ", e subito la coprì. Come d’incanto da quella buca nacque un folto cespuglio di canne che, ad ogni soffio di vento, mormorava: "Mida, il re Mida, ha le orecchie d’asino! ". Così tutti seppero il segreto e la vendetta di Apollo fu completa.
L'oro e Mida
Secondo la leggenda Sileno, compagno e maestro di Dioniso, era caduto dalla groppa del suo asino, perchè ubriaco, nel giardino di re Mida. Questi allora gli prestò soccorso e il dio, in segno di riconoscenza per la sua generosità nei confronti di Sileno, gli concesse di esaudire un suo desiderio. Mida richiese allora che tutto ciò che toccava si potesse tramutare in oro. La richiesta fu prontamente esaudita, ma con conseguenze impensabili e destinate a sollevare non pochi problemi al re: persino il cibo che egli toccava per portarselo alla bocca diventava oro nelle sue mani. Mida si vide perciò costretto a richiedere al dio di ritirare la sua grazia e di far cessare gli effetti dello straordinario potere che gli aveva concesso perché altrimenti sarebbe morto di fame e di sete. Dioniso gli ordinò allora di bagnarsi nelle acque del fiume Pattolo, che ebbero l’effetto di cancellare ogni traccia dei poteri straordinari del re, e che, secondo la tradizione, da quel giorno divennero ricche d’oro.
Mito e Realtà
I Greci hanno una buona ragione di ridicolizzare Mida trattandolo come un asino. Nella versione di Erodoto, infatti, Mida è non solamente re di Frigia, ma anche l'antenato dei Frigi. Il personaggio incarna forse una forma particolare della lotta mitico-eroica dei Greci e dei Frigi o Troiani.
Troia e i Troiani sono rappresentati dall'asino, come i Greci lo sono dal cavallo.
Il sole dissipa la notte. Il cavallo vince l'asino. Il Greco vince il Troiano. I Greci, personificando nell'asino i loro nemici d'Asia Minore, accentuano gli aspetti negativi dell'immagine del povero animale con le orecchie lunghe. E siccome la satira più amara è, spesso, quella che si rivolge contro il nemico, l'asino, che ha l'onore di rappresentare il Frigio, nemico tradizionale della Grecia, sconta, dunque, la pena di questa lotta eroica. Le orecchie d'asino sono, è chiaro, l'elemento più conosciuto del mito di Mida.
Mida preferisce alla lira del dio il flauto di Pan, ossia le seduzioni dei sensi all'armonia dello spirito o della ragione, la sensualità campestre alla musica del tempio. Il mito ci dice che dalle " orecchie lunghe " non si può aspettare molta finezza.
Sileno, precettore di Dionisio, si perde in un giardino di rose. Mida lo accoglie con rispetto e lo fa ricondurre presso il dio che, riconoscente, gli concede il dono di cambiare in oro tutto ciò che tocca. Le rose, l'oro e i rispettivi colori sono elementi fondamentali nel simbolismo di Mida e dell'asino, due personaggi inseparabili per natura e funzione. Mida, infatti, è il nome frigio di una sorgente o di uno spirito delle acque. Nato dalla stessa famiglia d'immagini mitiche dell'asino, il re frigio è legato all'eroe solare, il sole che feconda, con i suoi raggi, le spighe d'oro del grano.
Si tratta, effettivamente, di un simbolo di fecondità e di abbondanza facilmente applicabile all'asino mitico. Se l'asino della realtà quotidiana non è un fecondatore privilegiato, l'asino mitico, come nube di pioggia, può fertilizzare le campagne. Il sole, l'oro vengono dall'asino delle tenebre o da quello della nube. L'asino Mida cambia in oro tutto ciò che mangia e beve, anche la rugiada del mattino.
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