Nabucodonosor

 

Re babilonese, figlio del predecessore Nabonassar, ha rappresentato una figura di alto rilievo culturale e politico per il mondo pre-classico. Ha regnato d al 605 a.C. al 562 a.C. con il titolo di Nabucodonosor II.

La storia lo ha tramandato come l'autore della deportazione a Babilonia di 5.000 ebrei, come il rappresentante del diavolo.

In realtà questo personaggio deve essere relazionato ai tempi in cui ha vissuto. In quel periodo Babilonia ingaggiò una dura lotta con l'Egitto per ottenere il controllo dei territori siro-palestinesi, ricchi di materie prime e di porti. In questa impresa però rientrava anche il contrasto con l'Assiria, ormai domata, e la Media, ritenuta alleata da un matrimonio contratto dallo stesso re mesopotamico. Babilonia si avvaleva anche di una serie di alleanze con tutti i polpoli mesopotamici.

E' in questo contesto che va collocato il comportamento di Israele che si ribellò in diverse occasioni. Dunque era necessaria la repressione, anche per dare l'esempio a tutti i potentati siriani che erano sotto il dominio babilonese.

Nabucodonosor fu comunque un re moderno: considerò i popoli conquistati come alleati, rispettando i loro usi e non interferendo sulla scelta dei regnanti, amò le arti e fece di Babilonia la città più bella del mondo allora conosciuto, si rivelò un valente generale, ottenendo prestigiose vittorie militari.

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