OCRICULUM

L’insediamento romano, abbandonato in epoche successive e conservato come tale, nacque probabilmente dopo la guerra che alla fine del IV sec. a.C. vide la distruzione del centro umbro fortificato, di cui si trovano testimonianze nell’agglomerato medievale di Otricoli, attualmente abitato.  Il prosperoso foedus aequum romano abbandonato è oggi uno spettacolo molto suggestivo del quale solo gli edifici più monumentali, per la maggior parte databili tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C., sono individuabili per il visitatore tra la ricca vegetazione cresciuta attraverso gli anni. La città romana di Ocriculum è situata nelle vicinanze di una grande ansa del Tevere, sulla quale si doveva trovare il porto detto “Porto dell’Olio”.  Ciò spiega la prosperità di questa cittadina, commerciante in prodotti fittili, ed, evidentemente, in olio, la quale doveva servire inoltre da porto per il resto dell’Umbria, per coloro che naturalmente preferivano percorrere il fiume, da qui facilmente navigabile, per arrivare a Roma. Comunemente si ritiene che il percorso dell’antica Via Flaminia seguiva l’attuale strada statale e comunale ad est di Ocriculum, proseguendo poi sul crinale che porta all’attuale Otricoli dove costeggiava le mura del centro umbro-medioevale ricco di reimpieghi romani.

Nulla però esclude che il “diverticolo” che, dalla statale, si dirige verso Ocriculum per attraversarla e poi ricongiungersi con la strada attuale poco oltre verso nord, fosse uno, se non il principale percorso della consolare Flaminia, tipicamente costeggiata da ben diciassette monumenti funerari prima di entrare nella città romana.  Dei mausolei superstiti, di cui, numerosi con pianta quadrangolare, sono singolari “il Torrone” con forma di torre circolare, e, a nord dell’anfiteatro, un imponente struttura a tamburo su plinto quadrato.

(Terme romane)

L’insediamento romano, abbandonato in epoche successive, nacque probabilmente dopo la guerra che alla fine del IV sec. a.C. determinò la distruzione del centro umbro fortificato, di cui si trovano testimonianze nell’agglomerato medievale di Otricoli, attualmente abitato.

resti dell'Anfiteatro romano

Il prosperoso foedus aequum romano abbandonato è oggi uno spettacolo molto suggestivo del quale solo gli edifici più monumentali, per la maggior parte databili tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C., sono individuabili per il visitatore tra la ricca vegetazione cresciuta attraverso gli anni. Nell’area recentemente scavata alle porte del foedus aequum sono da vedere, oltre ai monumenti funerari, la fonte pubblica ed uno stupendo tratto di strada basolata in pietra lavica larga circa 9 m., che costituisce, nella tecnica di costruzione, un perfetto esempio-tipo di strada romana, ai margini della quale si rilevano crepidini, la canaletta per il deflusso delle acque e soglie relative ai resti delle pareti di una fila regolare di tabernae.  Di rilevanza, nell’area archeologica di Ocriculum, sono anche le terme, il teatro, la basilica, oggi scomparsa, e la cosiddetta “Grande Sostruzione”, edificio di imponenti dimensioni, a più piani, con una serie di ambienti voltati, forse di pertinenza religiosa. 

 

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