SATYRION
Recenti scavi archeologici fra Gandoli e Saturo hanno portato alla luce reperti
che attestano la presenza di civiltà: neolitica. Gli scavi hanno evidenziato la
presenza di due caratteristiche tipiche del Neolitico: il pavimento battuto e
pietre piatte per costruzione.
La scoperta di una tomba a forma sub-circolare, con frammenti di vasi, pietre
selci e oggetti funerari, testimoniano l'avanzato livello per il suo tempo della
civiltà primitiva nel territorio di Leporano. Leporano: un patrimonio
soterraneo che viene alla luce per spiegare la storia dell'uomo.
La
storia di Leporano è legata alle origini di Taranto. Le due versioni esistenti
circa le origini di Taranto sono entrambe legate a Saturo. Secondo quanto ci ha
tramandato Antioco di Siracusa, si racconta che a Falanto, capo dei Parteni, fu
concesso dall'oracolo di Delfi di abitare Satyrion e la pingue regione di
Taranto.
La seconda versione (quella più accreditata) ci riferisce che il termine
Satyrion deriva da Satyria, la ninfa locale amata da Poseidone e dal cui amore
sarebbe nato Taras che avrebbe poi fondato la città di Taranto. Entrambe le
versioni attestano l'anteriorità di Saturo rispetto alla stessa Taranto,
capitale della Magna Grecia.
Il Romano
Sul
patrimonio tra Porto Pirrone e Porto Saturo sono presenti i resti di una villa
che evoca la storia. Delle numerose ville di cui si ha riferimento, Leporano
possiede i resti dell'unico esemplare del territorio. Quella zona è, adesso,
sotto la diretta tutela della Soprintendenza. La planimetria della villa
permette confronti ed accostamenti con quella di Sirmione, con la villa dei
Misteri di Pompei e con qella dei Papiri presso Ercolano, grazie alla comune
posizione assiale, alla piscina ed al lungo ambulacro.
La villa è di epoca imperiale, per la presenza di frammenti di sigillata, di
vasellame per uso domestico, frammenti di lucerne del tipo africano e di marmi
pilicromi e di una moneta bronzea dell'età di Settimio Severo ritrovata sotto
un pavimento musivo a scacchiera di color rosso e bianco. L'edificio si divide
in due parti, La prima parte è definita degli ambienti residenziali, la seconda
degli ambienti termali. A nord-ovest degli ambienti si trovano un'ampia e capace
cisterna con volta a botte e alcuni vani usati dalla servitù. Leporano: preciso
riferimento residenziale e turistico dell'età classica.
Un lago sotterraneo che si trova tra Leporano e Saturo, chiamato "Pozzo di Lama Traversa", rappresentava, insieme ad altri pozzi sorgivi, la riserva acquifera del territorio. Un acquedotto d'epoca romana utilizzò l'acqua di Lama Traversa per fornire l'intera città di Taranto. La naturale ricchezza di acque sotterranee, utilizzata attraverso i pozzi, ha colmato la spiga, riempito il grappolo d'inebriante nettare e fatto fiorire gli alberi in un poetico fulgore primaverile.
Il Castello Muscettola
Di
forma quadrata, con cortile interno, il Castello Muscettola è ubicato sulla
aprte più alta del centro storico da dove domina tutto il paesaggio e, al tempo
stesso, lo caratterizza. L'edificio è di notevole dimensioni e si sviluppa su
due piani. Fu acquistato dal Comune nel 1980 dagli ultimi eredi Motolese-Lazzaro.
La sua costruzione si fa risalire al XV secolo, ma la presenza di una torre
quadrata e di una muratura in pietra e malta lascia incerti sulla data della sua
costruzione. Attraverso i tempi, col cambiare dei proprietari, l'edificio ha
subito modifiche e alterazioni a secondo dell'uso cui, di volta in volta, veniva
destinato. Luogo di villeggiatura degli antichi feudatari, il Castello è stato
occasione di feste, di ritrovo e di divertimenti. Adesso è in corso di
ristrutturazione. È probabile che nel futuro vi trovino posto un museo
archeologico e altri centri di studio.
Le Mura di cinta e le Porte d'ingresso
Delle antiche mura di Leporano, oltre ad alcuni resti, è possibile ammirare due
delle tre porte d'ingresso originarie. La prima, quella che attualmente permette
l'accesso da Talsano-Taranto al centro storico conserva interamente il suo
fascino antico, anche se ha dovuto subire qualche intervento di restauro. La
seconda, risalente al 1653, situata a sud-ovest del centro storico, è in stile
diverso. Nei suoi pressi, si dice, si è amministrata la giustizia dei
feudatari.
La pirateria ha sempre rappresentato un pericolo per le popolazioni costiere; da qui la necessità di difenderle dai ripetuti attacchi. Durante il governo di Vicerè, a partire dal 1560, fu realizzato un complesso di difesa sulla costa articolato in almeno 21 torri dislocate da Taranto a Punta Presuti. Delle vecchie costruzioni solo 14 sono ancora esistenti e fra queste Torre Saturo. Essa è ubicata a 9 mt. sul livello del mare, sul promontorio che divide Porto Pirrone da Porto Saturo, proprio nei pressi della villa romana. A base quadrata, il fabbricato si sviluppa su due livelli. Sul tetto della torre è stato aggiunto un altro corpo che si fa risalire agli inizi di questo secolo. Il maestoso edificio non presenta dissesti statici, per cui il suo utilizzo potrà essere finalizzato al turismo.
Il Parco archeologico
La zona a mare del territorio di Leporano tra Saturo e Gandoli è ricca di
ritrovamenti archeologici dell'età classica con reperti di inestimabile valore.
Per tramandare ai posteri tale ricchezza è allo studio un progetto per la
realizzazione di un parco archeologico che possa, appunto, conservare al meglio
e tutelare il materiale scoperto e quello che si andrà a scoprire.
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