TREVISUM

 

Il primo insediamento su tre modeste alture (oggi piazza S. Andrea , del Duomo, dei Signori) risale all'età del bronzo(secolo 15 A.C.). In seguito (dal X secolo A.C.) si sviluppò la civiltà dei paleoveneti e nel IX a.c. si pensa che Treviso fosse in parte interessata dalle penetrazioni celtiche. Municipio romano (II secolo A.C.) non fu attraversata , in seguito al riassetto del territorio operato con le centuriazioni, da alcuna strada consolare, né dalla Postumia (Genova- Aquileia) né dalla Claudia Augusta (Altino Danubio), né dalla Annia (Rimini Concordia), né dalla Aurelia (Padova - Asolo). Importante era invece il territorio attorno a Treviso per il controllo delle vie di comunicazione sia dal punto di vista militare che commerciale.

 

Treviso Medioevale

Con la caduta dell'impero romano d'occidente nel '400, Treviso assiste allo stabilirsi nelle sue terre degli Ostrogoti guidati da Teodorico. Con la discesa dei Longobardi, guidati da Alboino, la piccola Tarvisium viene risparmiata grazie alla sottomissione del vescovo Felice. In questo periodo nasce Venezia. Nel '774 Carlo, re dei Franchi, pone fine al dominio longobardo, dando vita ad una nuova struttura amministrativa: il Feudalesimo. Il sacro romano impero passa poi nelle mani Germaniche portando nella nostra penisola armi e armati molti dei quali rimangono, costruendo sulla vetta di qualche colle, in punti strategici, i loro castelli. Col declinare dell'autorità dell'imperatore si pone fine a secoli di sottomissione: nasce il comune. In questo periodo emergono famiglie spesso di origine transalpina. Alcune di esse passarono alla storia con il nome di uno dei loro principali castelli: Da Romano, Da Camino, Collalto, Camposampiero o con uno derivato dalle figure del loro stemma: Da Coderta; non si devono dimenticare inoltre i feudatari ecclesiastici, vescovi di Treviso e di Ceneda. Nel maggio 1164 l'imperatore Federico Barbarossa riconosce il comune di Treviso. L'ambito del comune era ristretto originariamente alla riva destra del Piave, mentre la sinistra era soggetta a famiglie, signorie e dominazioni diverse (es. Caminesi, Collalto, Veneziani). L ' indipendenza del comune di Treviso attraversa fasi alterne, come la sottomissione agli Ezzelini, ai Da Camino, per finire nelle mani degli Scaligeri e poi di Venezia nel 1339. Tra il 1329 - 1388 la Marca trevigiana attraversa uno dei suoi momenti più critici, percorsa da eserciti e sottoposta a saccheggi e rapine. Il territorio passa dall'uno all ' altro dei possessori i quali spremono fino all'ultimo denaro, requisiscono raccolti, uomini, bestiame, carri ecc… così che finalmente il dominio di Venezia fu salutato come apportatore di pace . Malgrado l'instabilità politica i secoli XIII - XIV furono importanti per la ristrutturazione e l'ampliamento della città, con la nascita di cantieri conventuali in cui lavorò anche Tomaso da Modena di grande vitalità per la vita culturale. Nel XV secolo ci fu un'intensa attività edilizia che abbellì Treviso di belle case affrescate e in stile gotico fiorito e veneziano. Con la guerra di Cambrai (1509) la città fu trasformata in fortezza in difesa di Venezia. Risalgono a questo periodo le mura che la racchiudono con un perimetro di circa cinque chilometri. La direzione dei lavori per la fortificazione fu affidata a Giovanni Da Verona, detto Fra' Giocondo, che ideò il sistema idraulico mediante il quale, innalzando le acque del Sile e quelle del Botteniga, si provocava l'allagamento delle campagne isolando le città . Nei secoli seguenti la vita fu tranquilla sotto l'insegna del leone di S. Marco.

 

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