L'ERA RAVANO



 

Nell'estate del 1953, ancora sotto la presidenza di Parodi, venne ceduto all'Atalanta 'Nano' Bassetto che in sette anni e 196 presenze in serie A aveva segnato 93 gol. In cambio arrivò Testa, centravanti possente e di belle speranze, destinato, però, ad una carriera in sordina. Alla partenza di Bassetto corrisponde il ritonro in blucerchiato di 'Pinella' Baldini.
In settembre ci fu il cambio della guardia e il nuovo presidente, Alberto Ravano, cambiò l'assetto societario e preparò quel salto di qualità che permise alla Samp di stazionare nelle posizioni medio-alte del centroclassifica. Così quell'anno, 1953/54, grazie anche alla definitiva consacrazione di Podestà e all'imporsi dell'estroso Tortul, la Samp conquistò un prezioso ottavo posto alla fine del campionato.
Nell'estate del 1954 l'allenatore Tabanelli fece acquistare il collaudato terzino Farina (dal Torino) e il giovane Bernasconi. Il torneo 1954/55 si concluse con la Samp al nono posto (clamorosa la vittoria a San Siro contro il Milan - poi campione - per 3 a 1).
Nell'estate del 1955 la Samp ingaggiò, per sostituire Baldini, l'italo-anglo-sudafricano Eddie Firmani e, grazie anche ai suoi gol (18 in 29 partite), si poté festeggiare il 'decennale' di vita con un brillante sesto posto alla fine del campionato 1955/56.
Il campionato 1956/57 vide tra le file della Samp Ernst Ocwirk, genio del Prater, capitano e 'mente pensante' della nazionale austriaca. Al traguardo la Samp giunse quinta.
La gestione Ravano funzionava nel migliore dei modi, ma l'anno successivo, 1957/58 , si raccolse meno di quanto ci si poteva aspettare: nonostante la brillante regia di 'Ossi', i 23 gol di Firmani, le promettenti prove del terzino Sarti (prelevato dal Padova), del promettente Marocchi e del lancio di Mora ci si ritrovò, alla fine del torneo, al tredicesimo posto; salvi per un pelo!
La svolta decisiva ci fu nell'estate del 1958 con l'arrivo in blucerchiato degli 'scarti' delle squadre milanesi: Vincenzi (Inter) e Bergamaschi e Cucchiaroni (Milan). Senza dimenticare l'affermazione definitiva di Mora. Al termine del campionato 1958/59 la Samp si ritrovò al quinto posto.
In estate arrivò un altro 'scarto' milanese (sponda Inter): Nacka Skoglund, tanto genio e ancor più sregolatezza che, nel 1959/60 contribuì attivamente (con due reti ) alla retrocessione del Genoa (ottavo posto per la Samp) e nel 1960/61 colse, con la Samp, il miglior risultato della sua breve storia: quarto posto!
Ma l'acquisizione del quarto posto del campionato 1960/61 porta anche, forse soprattutto, la firma di un altro 'scarto' del calcio milanese (sponda Inter): Sergio Brighenti, autore di 29 reti.
Purtroppo, come sempre accade, i tifosi non digerirono la cessione di Mora alla Juventus (la terza cessione impopolare dopo quelle di Firmani all'Inter e di Sarti alla Juve) e allora, vista incrinata la fiducia della crescente tifoseria blucerchiata, il presidente Ravano rassegnò le dimissioni.