La Smart a gasolio esternamente si distingue dalle sorelle a benzina per le gomme anteriori di misura inferiore: 135/70 R15 anziché 145/65 R15.

La rumorosità del propulsore a gasolio è avvertibile solo per i pochi istanti successivi alla messa in moto con il motore freddo; una volta in marcia la rumorosità è contenuta come sul modello a benzina con la differenza che il sound ha una tonalità più bassa (al mio orecchio più piacevole).

Nonostante le dimensioni esterne minime lo spazio interno è sufficiente anche per persone di corporatura robusta; l’accessibilità è facilitata dalle portiere di grosse dimensioni e dalla posizione rialzata dei sedili che consente di non dover scendere per salire in macchina.

Il comfort in marcia è un pò limitato dalla durezza delle sospensioni; in compenso il tetto trasparente e la posizione rialzata dei sedili consentono di controllare tutto quanto avviene intorno.

Sono presenti molti vani per piccoli oggetti e sotto l’autoradio c’è un pratico cassettino.

Il bagagliaio è facilmente accessibile è non inesistente come si potrebbe pensare: la sua capacità è di 150 litri ed è paragonabile a quella di altre piccole da città come la Twingo (168) o la Seicento (170).

La possibilità di poter aprire solo il lunotto (semplicemente premendo il tasto sul telecomando o sul cruscotto) per introdurre pacchi di piccole dimensioni e sacchetti è molto comoda.

La Smart CDI è dotata di serie di un condizionatore d’aria a 2 velocità che si è rivelato efficiente e non troppo penalizzante per le prestazioni; in previsione della stagione estiva stiamo valutando l’acquisto del parasole per il tetto trasparente.

L’impianto di climatizzazione è anche dotato di un riscaldatore elettrico utile per portare più rapidamente in temperatura motore ed abitacolo durante la stagione fredda.

Su strada la Smart CDi si rivea meno sprintosa della sorella a benzina (che vanta 13 CV in più) ma è ugualmente piacevole da guidare: la maggior coppia del motore diesel consente anche un maggior impiego della sesta marcia che sulla versione a benzina (dove è utilizzabile solo per velocità superiori a 100 km/h).

Le sospensioni rigide rendono la guida sul misto molto piacevole; il cambio semiautomatico è molto pratico sia in città che fuori e consente di cambiare marcia con facilità e velocità: l’unico momento di tentennamento del cambio è nelle scalate che vengono eseguite piuttosto lentamente, ma ho notato che tenendo leggermente premuto l’acceleratore (quindi facendo il punta tacco in frenata) anche le scalate diventano rapide.

Quando si esagera l’intervento del sistema di controllo della stabilità Trust plus è pronto e segnalato dal lampeggiare della spia sul cruscotto: peccato che su fondi innevati o ghiacciati il suo intervento continuo costringa all’immobilità e quindi al montaggio delle catene; sarebbe staata utile la possibilità di disinsere il Trust, almeno parzialmente, in modo da permettere alle ruote motrici di slittare un minimo...

I consumi sono veramente minimi: nei primi 4 mesi abbiamo percorso un totale di 8157 km con un consumo medio di 3.9 litri per 100 km; poter fare il pieno con 30mila lire è per noi Genovesi una soddisfazione impagabile!

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