Pagine realizzate da

Veronica e Filippo Bonesu

 

Le coste

 

Procedendo da sud verso nord, a partire dal canale scolmatore visibile dalla strada che conduce a San Giovanni di Sinis,

la costa ha aspetti e conformazioni diverse. Il tratto con orientamento Sud Sud-Ovest che corrisponde al limite settentrionale del golfo di Oristano, fino alla località di Mari Mottu, è caratterizzato dagli elementi tipici di una costa a ridosso dei venti dominanti provenienti da Ovest Nord-Ovest: acque poco profonde ricche di alghe perlopiù Poseidonia, e di diverse specie ittiche: spigole, mormore, muggini, anguille, e molluschi etc. Sulla terra ferma sono presenti vegetazione e fauna caratterizzate rispettivamente da ammofila, giunco, salsola, limonium, etc. e da varie specie di uccelli.Procedendo verso Capo San Marco dagli scavi di Tharros, la vegetazione alofila (resistente alla salsedine) cede il posto alle specie tipiche della macchia mediterranea: cisto, lentischio, palma nana, rosmarino, ginestra etc.Questo ambiente è l’habitat naturale di piccoli mammiferi, rettili, uccelli e insetti particolarmente adatti alla severità del clima.La costa rocciosa di capo San Marco, è gradualmente sostituita da quella sabbiosa, derivante dall’erosione degli strati di arenaria sia nella spiaggia di San Giovanni di Sinis sia in quella di Funtana Meiga. L’oasi di Turr’e Seu, gestita dalla WWF, si fa apprezzare per il suo movimento che culmina con punta Maiomoni e l’isolotto Is Coagheddas. La località è raggiungibile a piedi sia da San Giovanni che da Is Aruttas (e anche in auto). Qui esiste una vasta area coperta da quasi tutte le specie della macchia mediterranea in buono stato di conservazione e una fauna varia e abbondante (tartaruga, coniglio selvatico, riccio).A Nord di Maimoni e Is Aruttas, spiaggia di sabbia quarzifera caratteristiche per il candore delle dune, dove deponevano le uova le tartarughe marine, scomparse da circa dieci anni.

Il paesaggio si ripete fino a Mari Ermi e Portu Suedda costellato di dune eoliche a ridosso delle quali sopravvivono ciuffi di macchia mediterranea che confermano un degrado ambientale in atto, così si continua fino a Su Tingiosu ove la costa diventa bianca falesia, habitat ideale di uccelli ( Cormorani, Falco Pellegrino, Corvo imperiale e altri).