Samugheo

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Maria Cantada

Un pastore di nome Juanni Loisu trascorreva i suoi giorni seguendo il suo piccolo gregge e coltivando un campicello.In un inverno particolarmente freddo notò tre cornacchie che sostavano ogni giorno nello stesso punto e osservavano i suoi movimenti.I primi giorni non diede importanza alla loro presenza, ma poi pensò che avessero fame, prese tre vecchi ciotole di terracotta e vi mise un po' di formaggio.Le cornacchie si precipitarono e si misero a mangiare con avidità. Da quel giorno Juanni Loisu, riserva una parte del formaggio per le tre cornacchie che continuavano a frequentare il suo ovile.

Passarono i mesi invernali,giunse la primavera e infine l’estate.Al tempo della mietitura il raccolto fu scarso a causa della siccità, e ciò che si ricavava era inaridita senza portar frutto.

Poiché in paese l’annata era scarsa per tutti,juanni Loisu pensò di andare verso i paesi più fortunati per tenere avanti la famiglia. Così con il suo asinello si incamminò verso Fordongianus con la speranza di trovare un po’ di grano.Giunto al ponte romano di Allai notò tre belle fanciulle vestite di nero presso la riva del fiume. Appena lo videro una di esse esclamò:” La tziu Juanni Loisu! Comment’istais? Est dea meda chi non si bieus”.

Il vecchio le guardò molto sorpreso,poi chiese :”E chie seis? E comente ischeis su numene meu?”.

“Siamo le tre cornacchie che tu sfamasti durante l’inverno”, risposero le fanciulle ,”e sappiamo che ora sei diretto a Fordongianus per acquistare del grano del grano”.

Gli consigliarono in quale famiglia avrebbe dovuto andare per poter fare qualche buon    acquisto. “Noi ti attenderemo qui”, aggiunsero, “perché al ritorno dobbiamo darti qualcosa da consegnare a Samugheo”

Arrivato a Fordongianus Juanni Loisu cercò la casa che era stata indicata dalle tre fanciulle.Fu ben accolto e ospitato per la notte.L’indomani dopo aver acquistato il grano necessario lo caricò sull’asinello eriprese la via del ritorno.Giunto nel ponte romano incontro le tre fanciulle che le diedero un pezzo di pane e gli dissero “dovete portare questo pane a Maria Cantada, vi darà un dono se porterete questo pane come ve lo vedete ora

L’uomo prese il pane, rassicurando alle tre donne che non l’avrebbe toccato,anche se non era sicuro che avrebbe ricevuto un prezioso dono da Maria Cantada.

Quando rientrò nella sua casa era ormai tardi .Si mise a scaricare il grano mentre la moglie si accostava alla bisaccia per tirar fuori il tovagliolo ,meravigliata trovò in una mano un grosso pane,bellissimo tutto decorato.”Juanni Loisu,di chi è questo coccoi?”, chiesa meravigliata. “ Lascialo stare, non toccarlo”, rispose il marito, “è una consegna che devo fare a Maria Cantada.

La donna aveva l’ acquolina in bocca, quel pane esercitava su di lei un’ attrazione particolare; non resistette alla tentazione e,senza che il marito se ne arcoggesse ne staccò un morso, poi lo rimise dentro la bisaccia facendo finta di nulla.

L’indomani di buon ora il marito si avviò a Pappu de Lèi, ove si trrovava la dimora di Maria Cantada. Questa lo attendeva sull’uscio e subito lo fece entrare nella stanza in cui tesseva nel suo telaio d’oro. Anche gli accessori del telaio erano tutti d’oro. L’uomo estrasse il pane dalla bisaccia e mentre teneva la mano per consegnarlo si accorse che ne mancava un morso.

Maria Cantada, vedendo che il pane non era integro, caccio via il pover uomo dicendo:”Tutto quel che vedi sarebbe stato tuo, se avessi tenuto fede alla parola data. Ora invece tutto si ridurra in polvere”. 

Juanni Loisu, desolato, abbandonò la dimora di Maria Cantada e fece ritorno a casa continuando a vivere miseramente, come aveva sempre fatto. Da allora non rivide mai più le 3 cornacchie che gli avevano tanuto compagnia per un intero inverno.