A
questo proposito vorrei aprire una breve parentesi su di una teoria proposta
da John Feehan in "Bobby Sands and the Tragedy of Northern Ireland" riguardo
all'ondata di violenza che ha attraversato l'Irlanda del Nord. Secondo
l'autore, la violenza si compone di tre diverse dimensioni: la violenza
dell'ingiustizia, la violenza della reazione e la violenza istituzionalizzata.
"Serious
injustice in any state is in itself a major act of violence. This
in turn produces the second tier, the reaction of the oppressed
populace to injustice, which in turn produces the third tier, the
reaction of security forces to the second tier. It is of course
a waste of time trying to eliminate the second and third tiers while
the first still exists. Contrarywise eliminate the first tier and
you automatically eliminate the other two."
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Considerata in quest'ottica, la reazione di Bobby e dei tanti che avevano
deciso di entrare a far parte dell'I.R.A., come anche la stessa esistenza
dell'Esercito Repubblicano, si configuravano come la risposta necessaria
alla presenza permanente di una gravissima ingiustizia, un'ingiustizia
che aveva radici tanto antiche quanto l'avventura coloniale inglese
in Irlanda. Attraverso un movimento armato organizzato come l'I.R.A.
Bobby, come molti altri, poteva continuare a sperare, poteva credere
che fosse ancora possibile fare qualcosa di concreto per cambiare una
realtà da troppo tempo radicata nell'Ulster. L'organizzazione armata
in cui era entrato Bobby era però ben diversa da quella formatasi all'indomani
dell'Easter Rising. Dopo anni d'inattività e soprattutto di fronte ad
un I.R.A. indebolita ed incapace di reagire nonostante i continui attacchi
e soprusi subiti dalla popolazione cattolica nord-irlandese, la Northern
Brigade aveva abbandonato l'organizzazione militare per fondare un nuovo
movimento armato noto come Provisional I.R.A. e sorretto da un movimento
politico di stampo non marxista, Provisional Sinn Féin. Il nuovo Esercito
Repubblicano Irlandese si proponeva come difensore di quella parte di
popolazione che era oppressa anche nei più basilari diritti civili e
costantemente minacciata sia da organizzazioni paramilitari protestanti
sia dall'Esercito Britannico.
"The
I.R.A. shares in the ancient tradition of Irish rebellion, as opponents
to British rule. They see themselves as protectors of all things
Irish (language, history and culture) and as the catalyst to a united
Ireland where true democracy will flourish once the British are
forced out." |
Naturalmente entrare a far parte di un'organizzazione militare segreta
come l'I.R.A. non era cosa facile e chi veniva accettato doveva sottoporsi
ad un severissimo addestramento. Di sicuro diventare membri dell'I.R.A.
non era un gioco avventuroso. Essere Provos significava innanzitutto dedicare
la propria vita alla guerriglia, significava mettere in conto la possibilità
di essere incarcerati, torturati, uccisi; significava soprattutto essere
dipinti come criminali, assassini, terroristi da quel governo che si macchiava
degli stessi o anche peggiori crimini e li chiamava "misure di sicurezza".
CONTINUA
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